
Nella prossima gara infatti i Knicks affronteranno i Suns, in una gara che si prospetta molto interessante non solo per la sfida a chi segnerà di più, ma anche perchè ad enfatizzare maggiormente l'approdo di Amar'e nella terra in cui ha dato tanto per 8 anni, ovvero in quel di Phoenix, è stato lui stesso:
"Se stavano pensando di ricostruire ed io ero il giocatore attorno a cui volevano farlo, allora potevamo giungere ad una soluzione. Ma a quanto pare non era così... Mi sentivo come se non mi volessero, come se non fossi apprezzato. Mi sentivo come se non si notasse il mio gioco in campo."
Parole che sottolineano come la scelta di cambiare area non è stata in principio la sua. Soprattutto, Stoudemire ha scelto la certezza. Una squadra che crede fino in fondo in lui tanto da premiarlo con $100 milioni di contratto, contro i dubbi che nutrivano ai Suns, quei dubbi sulle sue ginocchia e sul ritorno ottimale dopo l'operazione all'occhio, che indussero Sarver a proporgli un contrattone da $97 milioni, ma non tutti garantiti. "Se si ha il miglior staff medico, allora i miei problemi alle ginocchia non erano molto più di una preoccupazione… C’era qualcos’altro che non lo rendeva sereno (Robert Sarver, il proprietario dei Suns, Ndr). Da qui ho preso la mia decisione”.
Ora però lo staff della franchigia dell'Arizona con una probabilità pari ad 1 (ovvero il massimo) non ha più dubbi, così come non hanno mai avuto dubbi i Knicks quando hanno lo hanno scelto.
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