GALLINARI E BUTLER OUT: LE STRATEGIE DI NEW YORK E DALLAS

Sembra quasi una sorta di destino crudele, quello che vuole che spesso e volentieri, quando le squadre girano e sembrano aver trovato assetti ed alchimie, si intromettano quegli inevitabili ostacoli, gli infortuni, che ci mettono un attimo a sorgere ma che possono rovinarti un bel periodo di forma od addirittura anche un' intera stagione.

E' il caso, rispettivamente, di due team, di due tegole avvenute per due squadre che stavano marciando sopra le righe in questo avvio di stagione, i Knicks ed i Mavericks. Più precisamente è il caso di Danilo Gallinari e di Caron Butler.

Per l'italiano, fortunamente, ci sono stati solo una ventina secondi di spavento, il tempo di vedere Danilo lasciare i compagni che lo supportavano per camminare ed arrivare agli spogliatoi con le sue sole forze. La prima impressione era stata distorsione al ginocchio ed i responsi non hanno fatto altro che confermare quanto pronosticato. I tempi di recupero oscillerano tra le due e le tre settimane. 

A New York si cambierà assetto, stando a quanto ha affermato D'Antoni e si tornerà alla soluzione di partenza ovvero Stoudemire ala grande con un centro di ruolo accanto. Il designato ha già un nome ed un cognome, Ronny Turiaf, e non potrebbe essere altrimenti vista la penuria di minuti che D'Antoni sta cocedendo a Mozgov (ora probabilmente si rivedrà spesso in campo). Questa soluzione è forzata, perchè si dovrà ovviare all'assenza di un Gallinari 4 tattico che apriva le difese e che dava pericolosità sul perimetro anche tra i lunghi. Il problema è che i Knicks sembravano aver trovato il bandolo della matassa ed ora dovranno tornare indietro cercando di riadattarsi in fretta per non perdere posizioni.

Molto più grave è il problema di Dallas che stava procedendo veramente bene, come spesso gli accade in stagione regolare salvo perdersi nei playoff, e che ora deve fare a meno di una pedina fondamentale come lo è Butler. Caron si è operato anche per lui si trattava del ginocchio, ma la situazione era un pò più compessa, ed è stato costretto all'operazione che lo terrà lontano dai campi fino al termine della stagione.

Il problema di Dallas è che Butler era stato preso per essere la seconda bocca da fuoco della squadra. Non stava producendo una stagione esaltante, ma probabile che per la sua esperienza sarebbe stato importante nei playoff. 
E' vero i Mavericks non dovranno fare sostanziali modifiche, perchè inizialmente tornerà un quintetto più atletico con l'innesto di Shawn Marion di nuovo titolare, ma poi il ritorno di Beaubois consentirà a Dallas di provarlo al posto di Butler (o al massimo ad agire da sesto uomo con Terry in quintetto). La giovane guardia-play dei Mavs aveva prodotto una stagione notevolissima l'anno passato, tanto da sentirsi dire da Kidd che sarebbe stato disponibile a cedergli il suo posto se fosse servito alla squadra, ma Rodrigue rimane comunque un giovane tornato dopo un grande stop con tante aspettative e responsabilità in più, perciò non è così scontato che il suo apporto possa far dimenticare, soprattutto in post season. 

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