Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

martedì 25 gennaio 2011

MINNESOTA IL PROBLEMA E' LA DIFESA

A Minnesota le cose stanno migliorando rispetto alla stagione passata, è pur vero che è difficile fare peggio dell' anno precedente quando, solo grazie ai Nets, non si è parlato di quello successo ai "lupi".

Andato via Jefferson, croce e delizia del team, Kahn ha lanciato un chiaro messaggio a Love, quello di preferire lui tra i due e dunque la volontà di costruire attorno all'ex UCLA. Mossa che col senno del poi è da considerarsi vinta, visto quello che sta producendo il giocatore. Lo staff però non si è limitato a ciò ed ha rischiato nuovamente assicurandosi i servigi di un altro player, Beasley. Un talento indiscutibile che però non aveva la testa ancora adatta a fare in modo che quel talento si esprimesse. Anche qui la scommessa è stata vinta, soprattutto perchè, tra l'altro, è stato preso in cambio di praticamente nulla, ed ora Minnie si ritrova due futuri All Star (Love potrebbe già esserlo oggi) in squadra.

Il rinnovamento è passato anche per via Milicic, anche qui un giocatore da recuperare, anche qui materiale su cui si poteva lavorare ed anche qui una riuscita, perchè Darko fino ad ora non era mai stato così utile ad un team. Nel settore piccoli è stato promosso Ridnour a discapito del promettente Flynn ed a guardia un progetto come Johnson. Un team giovane che sicuramente l'anno prossimo farà bene, soprattutto se rientrerà nei piani un certo Rubio, ma quella è un'altra storia (che vedremo).
Il fatto è che questa squadra per come i giocatori si stanno esprimendo, potrebbe già da adesso fare decisamente meglio.

Il problema risiede per la maggior parte nella difesa e nei turnovers, tralasciando il concetto che servirebbero come il pane un paio di "anziani del gioco" in panchina, come guida per i giovani, per migliorare su questi punti. Questa notte, la gara contro Houston, è stata la partita modello che meglio rappresenta la squadra. Un team in grado di segnare 125 punti e perdere semplicemente perchè ha concesso 129 punti all'avversario, frutto anche di 16 turnovers. Ok, i Rockets erano ispirati al tiro e 129 punti non si fanno tutte le sere, ma ciò non cambia la sostanza, perchè essere primi per maggior punti concessi agli avversari dopo 44 gare di regular season, vuol dire che quella gara non è stata un evento sporadico, ma solo un'altra gara in cui una miglior difesa avrebbe fatto portare a casa una W. La classifica non cambia neanche nei turnovers, primi anche qui, con 17.1 palle perse a gara, quindi potenziali 34 punti in contropiede per gli altri. 

Quello che l'Head Coach Kurt Rambis dovrebbe fare è lavorare proprio lì, sfruttare il fatto che il quintetto (ma anche le seconde linee), ha un'età media molto bassa ed imprimergli immediatamente le basi per divenire dei discreti difensori. Le palle perse verranno da sè col tempo, dovute più che altro all'inesperienza ed alla voglia di strafare classica di chi è giovane e ha ancora poca esperienza nella selezione dei possessi (i giocatori con più esperienza in NBA qui sono Milicic e Ridnour con 7 anni di basket d'oltreoceano alle spalle). Due accorgimenti non facili certo, ma che sarebbero fondamentali per l'avvenire dei Timberwolves ed anche per l'immediato.

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1 commento:

  1. Anonimo26.1.11

    Se eliminano Ridnour possono già fare meglio

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