Nulla è scritto, e tutto può succedere in questi playoff (chi avrebbe pronosticato Lakers, Celtics e Spurs tutte e tre fuori dalle finali di Conference?), ma se gli Heat e i Mavericks si portassero sul 3-1 nelle rispettive serie, la rimonta avversaria sarebbe quanto meno molto ma molto difficile, anche se sia Chicago che Oklahoma hanno entrambe le qualità per ribaltare lo stesso l'inerzia.
Sia gli uomini di Spoelstra, sia quelli di Carlisle, hanno il gran vantaggio di essere già usciti una volta festanti dalla trasferta in campo "nemico", e quindi praticamente, potrebbero anche solo vincere le gare in casa per giungere alla finalissima.
Quindi, sarà cruciale la prossima sfida per il proseguo di entrambe le serie.
Chicago dovrà dare una nuova svolta al suo gioco, difendendo più forte sugli scarichi e cercando di riproporre la buonissima difesa sugli esterni. Il problema che si è evinto stanotte è che i lunghi dei Bulls più di una volta, soprattutto l'ottimo offensivo Boozer, hanno difeso con il pensiero più preponderante della penetrazione da chiudere piuttosto che nel limitare il terzo dei Big Three: Chris Bosh.
Ma James e compagni non si faranno mai sorprendere nuovamente dalla perfetta macchinazione difensiva di gara 1. I Bulls però hanno giocatori molto veloci sui recuperi e sarà scelta saggia quella di proporre uno schieramento difensivo dove C-Booz contenga il tiretto di Bosh lasciando completamente al sapiente Noah le redini del centro area.
A prescindere dell'attacco ben congeniato, quelli della Florida hanno l'illimitato vantaggio che quando si concentrano completamente nel giocare di squadra e nel difendere sempre forte, sembrano inarrestabili e sembra non esserci squadra che tenga. LeBron stanotte ad esempio ha messo in mostra una difesa veramente devastante, ed in più dall'altra parte del campo è stato bravissimo in fase di costruzione dei tiri per sé e per i compagni, non perdendo mai un pallone e smistando 10 assist.
Certo che le cose per la franchigia della Wind City si metterebbero davvero male se i giudici sportivi americani decidessero di squalificare Noah. Il centro francese ha visibilmente apostrofato un tifoso di Miami con un appellativo non gradito al tifoso in questione e la NBA in queste ore sta decidendo per la multa o addirittura per la squalifica.
Anche i Thunder dovranno studiare a tavolino schemi e tatticismi, dopo aver visto divenire fallimentare anche l'opzione di bloccare Nowitzki pur lasciando un pò più di spazio agli altri. Nell'utima gara il tedesco è stato limitato, ma il gioco di perfetta circolazione di palla dei texani ha tenuto sempre botta ed il lungo ha lo stesso contribuito con passaggi e giocate importanti.
I Thunder sembrano in difficoltà anche perchè il brutto inizio di gare 3 non deve diventare una batosta qualora si iniziasse male anche gara 4.
Per Oklahoma ci vuole che Durant "salga in cattedra" e trascini i suoi in primis e poi servirà un gioco diverso. Magari provare a spingere maggiormente in velocità come visto in gara 7 contro Memphis.
Fondamentale sarà il tiro, perchè Chandler si conferma sera dopo sera un difensore intimadore da élite e non è sempre possibile optare per una penetrazione nel traffico quando è ben posizionato a centro area. Chiave interessante sarebbe quella di trascinare Tyson un pò fuori dall'area piccola, sfruttare la velocità di Westbrook e Durant nelle pentrazioni con magari annessi scarichi al lungo libero o ad Harden per il tiro piazzato, qualora ce ne fosse bisogno.
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