Ma la partita potrà essere considerata storica anche perchè potrebbe essere stata l'ultima per coach Phil Jackson. Non certo un bel modo per uscire di scena per il coach più vincente (11 titoli), e per il coach che non ha mai giocato una stagione perdente, arrivando in tutte le stagioni da allenatore, almeno ai playoff.
Ma torniamo all'inizio. Come detto in apertura, questa potrebbe essere la fine della dinastia Lakers, come anticipato da Magic Johnson alcuni giorni fa, che, senza mezzi termini, aveva suggerito alla franchigia della "Città degli Angeli" di cedere uno dei due big man e di portare qualche volto nuovo in quel della California.
Il primo nome che salta in mente è quello di un cambia inerzia che potrebbe essere raggiungibile, ovvero Dwight Howard. I Magic sono ad un bivio, con il lockout alle porte, una squadra che sembra incapace di vincere e la paura di tovarsi senza niente in mano, potrebbe portare lo staff dirigenziale a venderlo sullo stile Carmelo Anthony, mettendolo all'asta (se non sarà sicura dell'accordo con il giocatore). Howard è l'obiettivo dei Nets, che preparerebbero magari un pacchetto con Brook Lopez e qualcos'altro (il problema sta proprio nel qualcos'altro), ma potrebbe essere il giusto obiettivo per i Lakers.
Si potrebbe provare a costruire una trade che vedrebbe sicuramente coinvolto uno tra Bynum e Gasol (più probabile il primo) affiancadogli probabilmente Odom e magari una prima scelta, riequilibrando il salary con uno come Quentin Richardson in arrivo assieme ovviamente a "Superman".
Solo una ipotesi, da non sottovalutare, considerando che il resto del nucleo base rimarrebbe lì, con KB24 e lo spagnolo sempre assi portanti e con Artest a difendere e Fisher a supporto.
Oltre a possibili volti nuovi, bisognerà che il fratello maggiore dei due Gasol si ritrovi, magari "uscendo" da dei problemi personali che sembra stiano minandogli le prestazioni. Ma per l'anno prossimo potrebbe tornare a dominare come visto ad inizio stagione. Poi bisognerà che il nuovo coach sappia gestire bene il gruppo, per questo la candidatura di Shaw sembra a puntino (avendo già la benedizione di Bryant ha praticamente quasi tutto lo spogliatoio già dalla sua).
L'energico Cuban può sorridere, godersi il momento, festeggiare mantendendo la sportività come visto ieri sera (episodio di Bynum a parte) e chissà forse potrà bearsi come tutti i tifosi di Dallas, del recupero di Caron Butler in vista dell'apertura della nuova serie...
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