Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

venerdì 8 aprile 2011

KEMBA WALKER: IL LEADER DI UCONN

Pochi giorni fa si è concluso il torneo NCAA, con Connecticut che ha portato a casa il titolo, smentendo i pronostici fatti ad inizio stagione, ma rispettando quelli propri della finale.

Il merito è stato pittosto generalizzato, ma il leader è solo uno, e corrisponde al nome di Kemba Walker. Già sui taccuini di tutti gli scout, il play conducendo il suo team al traguardo della vittoria, può trovare le sue quotazioni in ascesa nella'ambito del prossimo draft.

Non avrà il talento puro o la classe sopraffina di Kyrie Irving (senza dubbio il miglior "piccolo" del lotto e possibile che possa dare tanto sin da subito), e magari forse, neanche le prospettive che può avere uno come Brandon Knight (è allenato da Calipari poi, cosa che gli dà ancora più credito visto il passato recente del coach), ma senza dubbio il ragazzo è forte e sarà sicuramente una scelta di lotteria, soprattutto perchè è considerato pronto per il salto, con la possibilità di sceglierlo e trasformarlo in una sorta di Ty Lawson, "allevato" dal play titolare prima di lanciarlo per vederne la maturazione da titolare.

E molto bravo nella fasa realizzativa, segna spesso anche fuori equilibrio ed ha migliorato in maniera straordinaria il suo tiro dalla media rispetto allo scorso anno, ma soprattutto la sua caratteristica principale è una velocità fuori dal comune, sia in movimento che nei cambi di direzione per dribblare il diretto marcatore e tentare la penetrazione o costruirsi la base per un tiro in sospensione, come lo si è visto fare molte volte. Sa sfruttare il primo passo e l'accelerazione, che se fatta nel momento giusto ti permette di lasciare sul posto il marcatore. 

Sostanzialmente sembra essere più una guardia, ma con il suo fisico è certamente meglio si adatti sempre più a fare il regista di gioco che può punire con il tiro o sfruttare il suo buon atletismo per concludere in traffico. Il fatto che è che a parte alcuni lampi, non si è mai dimostrato un passatore sopra la media e non sempre (diciamo più volte durante la gara) fa le scelte giuste. A dispetto di questo però, ha visione di gioco, e poi è un leader nato, uno che sa richiamare i compagni e sa far "rispettare" le posizioni dei giochi, doti senz'altro importati per un play.

La qualità che lo spinge più in alto nelle chiamate è in principal misura una: è capace di giocare bene il pick n' roll, cosa che tra i pro è sicuramente un vantaggio notevole vista la mole di utilizzo di questo gioco.  

Manca della fisicità e della forza necessaria per marcare l'avversario più possente fisicamente anche se la velocità di piedi lo aiuta a tenersi "incollato" al giocatore che sta marcando e sa scegliere i tempi per tentare di rubare la palla (cosa questa che gli riesce con constanza). Poi è aggressivo e questa caratteristica mentale è importante in difesa e soprattutto per tutte quelle piccole cose, gli "intangibles", dove a detta di molti lui è eccellente.   

Irrobbustire la muscolatura, allargare il suo range di tiro ed imparare a non forzare le conclusioni, sono le prime regole che dovrà seguire una volta tra i professionisti, e se farà questo, potrà diventare un buonissimo costruttore di gioco anche in ottica NBA. Probabilmente, la cosa migliore per lui sarebbe di finire in una squadra che abbia un playmaker esperto che gli possa insegnare e poi lasciargli il posto al momento giusto (come accennato prima), o al massimo in un team con un play puro passatore a cui prendere il posto dalla panchina per cambiare stile al gioco, portando energia e punti.
 
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