Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

sabato 23 aprile 2011

GLI HAWKS SUPERANO I MAGIC; W PER CELTICS E LAKERS

Ancora una volta i playoff non smettono di regalare emozioni e prove di qualità superbe. Ancora una volta le abilità degli allenatori e la forza dei leader che spingono i compagni, fanno da padrone.

Del tutto bloccata la panchina degli Hornets, che dopo gara 1 si è spenta completamente, non portando più quell'apporto quanto mai necessario che nei playoff serve assolutamente. Anche il tiro da tre è venuto meno e questo per gli uomni di coach Monty Williams significa privazione di una delle armi più forti, soprattutto da quando manca la presenza di West in post basso che ha fatto venir meno la pericolosa bidimensionalità di New Orleans, quella variazione costante di gioco dovuta alle soluzioni interne che David portava. Landry è ottimo ma West poteva fare qualcosa in più. 
E poi Kobe Bryant, la stella che cambia le partite, ha dato il suo. Questa è una vittoria importantissima per i Lakers che vincono sul campo degli Hornets e si prendono un vantaggio sugli avversari difficile da colmare.
Ma qualcosa di avvincente è successo anche e soprattutto negli altri due campi. 
Dei Celtics sempre più carichi e vogliosi di chiudere con uno sweep la serie, stanotte hanno approfittato di tutti gli spazi aperti di New York e li hanno infilzati con continuità. Paul Pierce ne ha fatti 38, Ray Allen 32 con 11 triple, ma a sorprendere e comandare i giochi, non sono stati loro, ma Rajon Rondo, capace di smazzare la bellezza di 20 assist che arricchiscono in maniera notevole la sua stupenda tripla doppia che vede anche 15 punti e 11 rimbalzi.
I Celtics vincono al Madison e ipotecano la serie.  

Come detto, avvincenti gli ultimi due campi e quindi non solo Celtics-Knicks, ma anche Hawks-Magic. Contro i pronostici e le aspettative, vista l'ultima positiva apparizione di Howard e compagni, sono i padroni di casa a spuntarla. Il team allenato da Van Gundy tenta nuovamente la tattica di coinvolgere tutti e non stazionare nel pitturato con giochi espliciti per il suo centro, ma trova difficoltà contro un'Atlanta ispirata oltre l'arco (42.8% da tre) e ben più accorta verso i rimbalzi offensivi degli avversari (pecca enorme nella sconfitta di gara 2). E così non rimane che la sensazione di una Orlando, che a parte Nelson e Dwight sembra ben poca cosa, almeno in questo periodo, mentre gli Hawks sembrano giocare con uno spirito di chi è convinto di poter fare il primo upset di questi playoff. Ora se Orlando vuole vincere la serie non potrà permettersi di sbagliare gara 4, seppur sempre in quel di Atlanta.

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