Rudy Gay potrebbe essere il cambiamento con il quale iniziare a ricostruire senza doversi smantellare. Ma in generale ci si pone una domanda: provare sin da subito il cambiamento o protrarre le scelte a fine anno? La risposta forse è più orientabile verso il cambiamento immediato ma la domanda persiste perché è stato il grave infortunio di Rondo a suscitarla.
Senza mezzi termini il vero futuro di Boston (così come la certezza del presente) è lui. Il suo modo di gestire la squadra, le sue spiccate doti di playmaking lo hanno reso un vero big ed un vero punto di riferimento, un trascinatore.
L'infortunio che sembra aver trinciato di netto quella che è forse l'ultima annata targata Celtics-veterani, ha anche acceso la questione se pensare meno alla stagione in corso e cominciare a ragionare per il prossimo anno o meno.
Ma la sensazione è che la forza mentale, la capacità di riaccendersi davanti alle difficoltà, sia una dote di questa franchigia e quindi non si vuole ancora lanciare la scialuppa di salvataggio che nella fattispecie è il mercato.
Se arrivasse davvero uno come Gay di certo non se lo lascerebbero scappare, ma per offerte di lungo corso come le draft pick forse c'è tempo. E' una questione di scelta di prospettiva.
Intanto una decisione sembra essere stata fatta.
Dopo le voci circolanti su possibili "tappabuchi", si sta pensando più che seriamente, di non arricchire la squadra di un altro play (sarebbe tanto suggestiva un'idea Iverson: marketing+low cost+tanta ma tanta voglia di giocare) ma di distribuire i qualitatevoli minuti di Rondo con le guardie già in roster. Barbosa è il principale indiziato, anche se sarà curioso capire come sarà la gestione della circolazione di palla visto che il brasiliano non è proprio il principe degli assist.
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