Uno il clutch shot di Belinelli non dato, che ha trasformato i tifosi di Chicago nella versione urlo di Munch e Thibodeau nel Saturno di Goya. Nel derby italiano contro i Nuggets, Marco si prende la responsabilità dell’ultimo tiro, con i suoi Bulls sotto di un punto a 5 secondi dal termine dell’OT. Il tiro è abbastanza buono con una parabola che sembra leggermente corta o che forse può aggrapparsi al ferro e entrare. Noah però si dimostra più propenso alla versione pessimistica e tocca appena il pallone, quel tanto che permette alla palla di entrare pulita nel cesto provocando però un’interferenza. Canestro annullato, palla a Denver e vittoria conseguente di quest’ultima.
Due le file saltate in tuffo da PJ Tucker per recuperare un pallone durante Wizards-Suns. Durante il suo salto, il lungo ha scavalcato anche un bambino in prima fila spaventatissimo dall’accaduto. La mascotte dei Suns, il Gorilla, è tornato qualche minuto dopo con un caschetto da bicicletta arancione da regalare al bimbo. Forse uno dei pochi sussulti di una gara che oramai ha poco o niente da dare alla corsa playoff, lo sa bene un altro tifoso, inquadrato mentre cadeva in sonno durante la contesa.
Tre i giocatori della panchina dei
Pistons che sono bastati per trasformare una sconfitta in una vittoria contro i
Bobcats. Charlotte evidentemente non ama vincere neanche quando la gara è solo
da gestire. Avanti di sette ad inizio ultima frazione di gara, Detroit schiera
i panchinari. Da qui inizia la rimonta firmata soprattutto da Villanueva,
capace di firmare 15 punti negli ultimi 12 minuti, quando per tutto il resto
della gara ne aveva messi solo tre.
Quattro decenni e non mostrarli.
Ieri Jason Kidd ha compiuto la veneranda età di 40 anni, ma continua a restare
uno dei migliori play in circolazione a livello di costruzione di gioco ed
intelligenza cestistica. Nello stesso giorno un altro play, Kyrie Irving, ha
fatto 21 anni. Un play totalmente diverso, uno scorer e non un playmaker
vecchio stile come l’ex Nets, una coincidenza perfetta, una specie di passaggio
dello scettro da quello che erano i registi un tempo a quello che oggi stanno
divenendo.
5° miglior record nella Eastern
Conference, hanno i Wizards se si considerano solo le ultime 36 partite. Ovvero
da quando è tornato Wall a comandare nel team della capitale. Peccato però che
prima del suo ritorno, il team abbia vinto solo 5 volte (guarda caso ancora il
cinque) su 33 gare…
Sei mesi tra preseason e regular
season sono passati prima di archiviare definitivamente (?) la telenovela Royce
White. Il rookie ha deciso che penserà solo ad allenarsi fino alla fine della
stagione e che rientrerà nel gruppo di Houston solo all’inizio della prossima
annata NBA. Si conclude così la terza puntata di questa lunghissima telenovela.
Sette grandissimi talenti
dovrebbero calcare il parquet NCAA con la maglia dei Wildcats l’anno venturo.
Infatti sei sono oramai sicuri: i due già conosciuti Noel (non è detto che si
dichiari visto l’infortunio)e Poythress e le promesse liceali Randle, Young,
Andrew Harrison e Aaron Harrison. Se anche Aaron Gordon decidesse di andare a
giocare a Kentucky, la formazione conterebbe sette tra i migliori giocatori del
prossimo draft. La notizia di NBA sa veramente poco, specialmente perché non c’entrerebbe
molto con questa settimana se non fosse che alla guida dei Wildcats ci sarebbe
coach Calipari. Prokhorov, il magnate russo proprietario dei Nets, ha fatto
sapere in questi giorni che vorrebbe prendere proprio lui come nuovo coach per
i suoi Nets, ma la situazione è complessa visto che difficilmente il buon coach
rinuncerebbe all’opportunità di allenare tutto quell’ammasso di talento che
avrà davanti l’anno prossimo.
Otto e mezzo ma anche nove a questi
Nuggets. Non sono la squadra migliore al momento solo perché nessuno riesce a
battere quelli di Miami, ma anche il team di Denver sta scrivendo una bella
pagina nella NBA. Sono arrivati alla 15esima W consecutiva, frutto di una
squadra che meglio non poteva essere costruita
quando non si hanno vere e proprie stelle sposta inerzia. Se trova
continuità la stella l’hanno già in casa, Gallinari e l’ha scoperta molto tempo
fa il … McDonald … il Chicken McNuggets…
Nove e due zeri vicini: 900.
Questa settimana il grande coach degli Spurs, Popovich, ha tagliato il traguardo
di 900 W da allenatore, divenendo il 12esimo coach a riuscirci. Con questi San
Antonio e con lui alla guida, il conto salirà presto almeno fino a quando ci
sarà Duncan, poi, come ha detto stesso il coach, si ritirerà anche lui.
Dieci ancora a loro, ai Miami
Heat. C’è poco da dire, sono per la terza settimana stabili alla dieci e per la
seconda settimana consecutiva sono in questa posizione non solo perché la loro
streak di W continua (è ora a 25), ma anche per una seconda motivazione. Quella
di questa settimana è perché sono stati in grado di recuperare un gap di 27
punti contro i Cavs, andando a vincere quella partita. Per dettagli clicca qui .
Numero jolly: 13, tredici ed
ancora tredici. In una sola partita, quella che ha visto Spurs contro Warriors,
Duncan ha piazzato 13 rimbalzi (e
ben 25 punti), ha raggiunto quota 13,099
rimbalzi pareggiando Shaq (e poi superandolo nella gara seguente, ad oggi è a 13,113 rebound) divenendo così il 13esimo all time
nella classifica delle carambole prese. Dicono in America che il 13 porti male,
si ma non a Duncan…
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