Un discorso che in realtà sembra valere solo se sei una squadra che sta lottando per le ultime piazze disponibili, che è ben concentrata solo alla regular season per il momento. Non per quelle che credono che la stagione regolare sia solo un passaggio, 82 gare dove testare e far crescere giocatori in vista di una migliore alchimia ed esperienza di gioco quando arrivano le partite ben più importanti.
Per questo per loro il mercato non è ancora finito, perchè sanno bene che ci sono interessanti free agent ancora in giro in cerca di sistemazione e che non aspettano altro che chiamate da squadre da titolo, importanti veterani che da Aprile in poi divengono fondamentali per la corsa verso il trofeo più ambito, consci dell'utilità della loro esperienza nel giocare partite importanti.
Non a caso Miami e Boston, appena saputo che Murphy era a piede libero, perchè voglioso di giocare per vincere, si sono presentate alla sua porta offrendogli un contratto. Un lungo tiratore che apre le difese, che smaltisce il traffico a centro area per le penetrazioni e sa anche andare a rimbalzo, non un atleta ma un giocatore di posizione si, è un bottino che nei playoff può aiutare e non poco la rincorsa al tetto della NBA.
Da poche ore Murphy ha scelto Boston, seppur una lunga decisione. Un bel colpo per i bianco-verdi, seppur c'è da sfatare un tabù. Per la prima volta, nella sua lunga carriera, Murphy potrà giocare i playoff e quindi anche se un giocatore molto esperto, deve dimostrare di saper giocare queste gare, un rischio che Boston, giustamente, crede di vincere.
La sua aggiunta non tapperà il buco di fisicità perso con la trade che ha madato via Perkins, ma almeno ridurrà i problemi a rimbalzo, che l'addio a Kendrick aveva generato. Ma a Boston sperano che ci sarà Shaq per tutto quello che doveva fare Perkins e Garnett nell'eventualità, e che in aggiunta ora abbiano gli altri (leggasi Green e Murphy) che possono portare a casa punti, aprire difese e dare più soluzioni in attacco. E se torna in forma anche Jermaine O'Neal, non male come pacchetto lunghi.
Un sconfitta per Miami, che però sembra essere vicinissima a colmare un altro suo vuoto, quello del play. Infatti libero c'è Bibby e gli Heat sono vicinissimi a prendere quel regista che i playoff li conosce e che può insegnare molto al giovane Chalmers.
Insomma una partita anche fuori dal parquet per le due franchigie, anche se poi il risultato finale (chi andrà più lontano) ci sarà solo fra un pò, già perchè anche per loro manca ancora un mese a mezzo all'inizio dei playoff.
Related Posts : Boston Celtics,
Mercato NBA 2011,
Miami Heat,
Troy Murphy
Nessun commento:
Posta un commento