E così, mentre nel basket professionistico ancora ci sono cartucce da sparare in chiave mercato, come il ritorno di Wilson Chandler ai Nuggets, il quasi approdo dello "svincolato" JJ Hickson ai Wariors e la ricerca alla nuova sistemazione di Fisher dopo il buyout, impazza la March Madness, che vede le protagoniste pronte ad affrontare le Sweet Sixteen.
Tra poche sere infatti i posti per le Elite Eight avranno i rispettivi proprietari, pronti a tutto pur di conquistare un posto nell'Olimpo delle Final Four.
Tutte le teste di serie hanno rispettato il pronostico rimanendo ancora a galla, in lizza per il colpo grosso.
Kentucky è stata trascinata da un quintetto, più sesto uomo, tutto pronto al salto NBA. 6 ragazzi che l'anno a venire non porteranno più la bandiera universitaria ma impazzeranno nei pro. Anthony Davis, papabile primissima scelta; Terrence Jones largamente sottovalutato come prospettiva di posizione al draft (metà primo giro), uno che grazie anche alla stazza fisica importante per il ruolo può dare tanto; Micheal Kidd-Gilchrist, giocatore dall'enorme potenzialità; Doron Lamb, il play Marquis Teague ed anche Darius Miller.
Tutti con prospettive serie di giocare tra i pro il prossimo anno e squadra che per talento può ricordare i Florida Gators quando vinsero con il trascinatore Noah. La pecca è la poca profondità del roster visto che giocano in sette e spesso il settimo gioca solo pochi spiccioli.
Ma ora Indiana sarà un bel banco di prova per saggiare i ragazzi di Kentucky. Il team soffrendo contro VCU ha comunque dato prova di solidità ed ora potrebbe stupire giocando al limite delle proprie possibilità. Dall'altro lato invece un'altra sfida di altissimo livello con Wisconsin che potrebbe fare il colpaccio contro l'ottima Syracuse che fin qui ha ben figurato con in vetrina però solo uno dei due gioiellini Dion Waiters. Infatti grave perdita quella di Fab Melo, un'assenza pesante che può penalizzare Syracuse soprattutto per la presenza a centro area che il giovane dalle grandi prospettive donava al team. Comunque da non sottovalutare gli Orange anche perché c'è Kris Joseph uno che ha nella faretra le giocate per cambiare le inerzie.
Sfida che sulla carta sembrerebbe più semplice per l'altra fucina di talenti come North Carolina, che affronta Ohio. Questo sulla carta, perchè Ohio ha giocato benissimo nel torneo, ha stupito e vuole continuare a farlo. Certo sarà difficile contro il rodato e talentuoso gruppo di UNC, ma a questo punto del torneo tutto può succedere. Avere però dalla propria quattro giocatori nel mirino degli scout NBA e tutti ben quotati (in realtà 5 ma McAdoo non si dichiarerà al draft), porta la testa di serie UNC ad avere quelle armi in più che possono risolvere la gara. Harrison Barnes e Kendall Marshall su tutti.
C'è la possibilità di vedere le due università di North Carolina a confronto nel prossimo turno, ma verosimilmente Kansas sembra troppo forte al momento per North Carolina State, la cugina di UNC.
Intanto da non sottovalutare Baylor che ha faticato più del dovuto al primo turno ma che con Perry Jones e Quincy Miller in squadra ha un'accoppiata eccellente e di qualità.
Sottolineiamo infine l'uscita al primo giro di UConn, partita che si prospettava combattuta contro Iowa State ma dalla quale ci si aspettava di vedere qualcosa in più dalla coppia magnifica Drummond-Lamb. Il fenomeno Drummond è stato l'ombra di se stesso e nonostante Lamb abbia giocato bene con Napier, per Connecticut il sogno non è neanche cominciato.
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