Esattamente lui, il nuovo centro del team, quel ragazzotto di 2 metri e 13 con un'apertura di braccia spaventosa ed un talento proporzionale alle sue dimensioni con un'atletismo anche maggiore. Il problema è che, seppur quanto citato sia tanta roba, si ferma qui, ovvero giocatore che ha nel futuro la sua prima arma ma che oggi è ben lungi dal giocatore che invece era Nené per Denver.
Karl lo sa bene, infatti le sue affermazioni riguardavano più che altro la sua dimensione in campo, ovvero non un lungo che fa dei muscoli in area la sua forza, ma nelle braccia lunghe e nella capacità di arrivare con un salto dove pochi arrivano, qualità che ricordano Abdul Jabbar e soprattutto la sua abilità difensiva che tra l'altro può ancora crescere e maturare.
Il problema però non è solo la testa, non proprio da giocatore modello, ma è l' attacco, dove l'arsenale al momento si riduce a comparsa nella top ten delle schiacciate della notte o poco più.
Ed è questo il dilemma più grande del primo giocatore in NBA figlio di una ex giocatrice WNBA, cercare di comprendere se era giusto o meno prendere a ridosso dei playoff questo rischio, oppure lasciar perdere. A tal proposito la dirigenza avrà fatto le sue valutazioni, ma il pensiero, soggettivamente parlando, non può che essere quello che Denver doveva tenere Nené e riproporre lo scambio in estate, perchè forse lo scambio può essere più interessante di quanto appaia.
L'ostacolo in tutto ciò era il voler firmare Wilson Chandler e per farlo bisognava per forza di cose abbandonare il passeggero Nené ora, per liberare peso dalla nave in modo da imbarcare il nuovo arrivato. 5 anni di contratto a 13 milioni di dollari non sono pochi ma Hilario ne valeva tutti e quindi la questione forse non è se è meglio McGee o Nené, ma se è meglio rinfoltire la rosa con Chandler ed un centro giovane di talento o se restare con il solo Nené.
Al momento, comunque, la domanda si rinvi,a perchè l'arrivo di Chandler è risultato ben più utile del previsto, visto l'ennesimo stop accorso a Gallinari, si parla di circa un mese.
La risposta arriverà e deve arrivare nel medio periodo, quando si vedrà se Karl ci ha visto giusto oppure ci ha solo sperato.
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Questo scambio è stata una scommessa per Karl, ma penso che McGee possa crescere bene in una squadra matura (non certo di età) come i Nuggets.
RispondiEliminaSicuramente si è presentato bene con il Putback di ieri sera.
Ah, ne approfitto per farvi i complimenti per il blog, sempre piacevole da leggere.
Grazie per i complimenti.
RispondiEliminaAnche secondo noi è una bella scommessa McGee visto il potenziale. Si doveva fare però fare in estate per non inficiare i playoff, evidentemente i presupposti c'erano solo ora, visto che volevano firmare anche Chandler.
Ciao
karl o masai?
RispondiEliminakarl è un bigotto.
Ciao, lo scambio è stato deciso a tavolino da entrambi visto che si voleva alleggerire il salary, e hanno preso un giocatore che a Karl piaceva e piace perché lo ritiene dal potenziale devastante.
RispondiEliminaCiao.