Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

sabato 17 dicembre 2011

Mercato NBA 2012: Ecco il perchè delle mosse dei Los Angeles Lakers

Dieci giorni fa a Los Angeles, la dirigenza dei Lakers aveva ultimato una trade che avrebbe portato Chris Paul in California. Tutto concluso, ma Stern fece saltare tutto.
Dal giorno dopo è iniziato un momento particolare in casa Lakers.

Il sesto uomo di lusso, titolare praticamente in quasi tutte le franchigie, Lamar Odom, viene ceduto proprio alla squadra da battere, ai campioni in carica, ai Dallas Mavericks, andando così a rinforzare un team (a cui manca ancora un centro, però) che la stessa Los Angeles potrebbe incontrare nei prossimi playoff. 

A peggiorare le cose, la "svendita" di Odom, ha dato il via a tre nuovi eventi.

-I Lakers escono ufficialmente dalla corsa al playmaker oramai ex Hornets, visto che Lamar  era importante come pedina da scambiare.
- Kobe Bryant si infuria per la cessione del suo compagno di squadra, dato il consequenziale indebolimento della rosa.
- Sfumati i Lakers, la franchigia del New Orleans valuta altrove e, nella corsa, la spuntano propri i cugini dei Lakers, i Clippers.

Eventi che portano allo sfogo di Bryant ai microfoni: "Dovevamo tornare competitivi per rifarci della sconfitta subita contro i Mavericks... ma così è tosta". E da lì cominciano a rincorrersi anche le voci di un Kobe decisamente scontento che potrebbe meditare di chiedere di essere ceduto (anche se alquanto discutibili, Bryant è L.A. ed è facile credere che resterà per sempre ai Lakers).

Dieci giorni dopo(e dunque oggi), la franchigia non ha fatto molto per uscire dalla situazione in cui si è andata a cacciare. Al posto di Odom, è arrivato Josh McRoberts, sicuramente una ventata di aria fresca per il salary e per lo svecchiamento della squadra, ma non certo il ricambio di Odom per una squadra che vuole vincere e subito. Inoltre si è aggiunta la mancata firma di Shannon Brown, che portava un atletismo decisamente utile e tra l'altro stava tornando d'ausilio anche come Point Guard all'occorenza. In sostituzione è arrivato un role player come Kapono e un ulteriore chance NBA a Gerald Green.

Per tutto questo marasma però, una spiegazione c'è.
L'analisi di queste scelte conduce sempre a quell'unica direzione: Dwight Howard.
Vediamo di capire perchè.

Innanzitutto Shannon Brown, viste le recenti prestazioni, non avrebbe più chiesto un "contrattino" e questo avrebbe appesantito un salary già spropositato che Los Angeles ha e che, con la cessione di Odom e la non conferma di Brown, si è solo allegerito un pò. Seppur, soprattutto per il caso Odom, hanno perso un uomo molto importante della rotazione. Un rischio è vero, che però gli ha consentito di ottenere da Dallas una Trade exception. Quest'ultima è la chiave di volta della vicenda Odom.
E' chiaro oramai che Orlando, se deve cedere Howard, vorrebbe approfittare della situazione ed inserire anche il contrattone di Turkoglu.
In questo modo Bynum (o Gasol) farà le valigie con qualcosa o qualcuno in aggiunta per ottenere Howard e con la trade exception i Lakers avrebbero la possibilità di "accollarsi" anche l'oneroso contratto del turco. 

Un rischio, come abbiamo detto, che in California si sono voluti prendere, perchè in vantaggio per Howard ci sono i Nets, sempre che i Lakers non abbiano in mente un piano alternativo.         

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