La firma di Tyson Chandler è vera manna dal cielo per la franchigia della Grande Mela, che ora ha quella presenza che è mancata per tutta la scorsa stagione (e non solo) e che aveva pesato in maniera massiccia non solo in difesa, ma proprio nel gioco di squadra che risentiva dello sbilanciamento offensivo privo di copertura nelle retrovie.
Chandler può e deve adattarsi subito allo stile d'antoniano, perchè per ambedue le fasi può essere decisivo al pari delle stelle già presenti nel roster. La verticalità del centro sarà un incubo soprattutto sugli scarichi dopo le penetrazioni (e per l'intimidazione gran punto di forza del giocatore), senza considerare come la presenza di un rimbalzista come lui costringerà gli avversari durante i contropiedi a non lanciarsi solo sul chiudere gli esterni o sul seguire (con difficoltà) Stoudemire, ma a doversi coprire nel pitturato con conseguente più spazio per il tiratore di turno.
Un giocatore che non richiede palloni in attacco, che se dovesse arrivare Paul per Stat, ritroverebbe anche il compagno di team ai tempi di New Orleans con cui aveva cominciato a far vedere le sue qualità di saltatore. E nello stile di coach Mike questa qualità è sempre gradita, soprattutto per concludere agilmente un gioco a due in velocità variegando sempre di più le scelte.
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Tyson Chandler
...speriamo che anche in Italia si facciano passi da gigante...
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