La squadra ha dimostrato di saper vincere, la nomea e la fama del talento che albergano nel team non sono in discussione e così è semplice che molte star sul viale del tramonto ma che possono ancora dare tanto, pensino alla calde spiagge della Florida come approdo sicuro.
Minor guadagno per un problema di luxury ma essenzialmente tante chance di vincere un titolo e cosa che non guasta anche una splendida città dove vivere.
Convinto da queste "caratteristiche", convinto da Pat Riley, Ray Allen ha scelto di andare a rafforzare la diretta concorrente di Boston in quel dell'Eastern Conference, per $3 milioni l'anno. Si parla di un logoramento di rapporti tra le parti (Allen e Celtics) legato ai tanti coinvolgimenti di trade di quest'anno e alla perdita del posto in quintetto a favore di Bradley. E con Terry pronto a nuovo Celtics, Allen ha trovato una spinta in più.
Mossa perfetta per entrambi, Allen che continua ad essere coinvolto nella lotta al premio che conta, questa volta con un ruolo magari più marginale rispetto agli anni coi Celtics, ma sicuramente importantissimo, e gli Heat a trovare il perfetto tiratore.
Chiunque potrà immaginarsi gli spazi creati dalle penetrazioni a centro area di LeBron e Wade puniti puntualmente da uno che sa come chiudere gli scarichi appostato oltre l'arco dei tre punti.
Non un tiratore qualsiasi, bensì Ray Allen. Uno che sa trovare la posizione per farsi trovare libero, con movimenti senza palla o ad uscita dai blocchi sempre intelligenti con il giusto tempismo per scegliere la traiettoria di passaggio più congeniale.
Essenzialmente Allen è il giocatore migliore che potessero prendere soprattutto dal quasi certo ritiro di Mike Miller. A prescindere dalla bravura di quest'ultimo, Ray è superiore.
Miami comunque potrebbe anche non aver finito di rinforzarsi.
C'è chi pensa ancora ad un play esperto e chi invece li vede già sulle tracce di un lungo. Bé un lungo esperto, capace e di presenza c'è eccome sul taccuino dei dirigenti, un giocatore del calibro di Camby, uno dalla descrizione giusta per il sistema Heat: difensore, rimbalzista, presenza d'area ed essenzialmente uno che si accontenta di poco in attacco.
La trattativa è ferma perché con He got game sotto contratto non c'è più spazio salariale se non con una sign and trade, ma chissà che Houston non trovi questa soluzione conveniente in qualche modo...
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