I fatti, i momenti, gli eventi, gli aneddoti che si verificano in una settimana di NBA sono tantissimi ma alcuni di loro sono più significativi o più singolari di altri, quelli che possono da soli rappresentare in sintesi quanto è accaduto in quei giorni. Terminata anche la quattordicesima settimana di regular season, visto l'arrivo della Domenica, si torna con la settimana NBA da 1 a 10, più una variabile jolly a seconda di quello che succederà nei 7 giorni.
Uno solo il giorno in cui Larry
Sanders è rimasto a quota zero nelle stoppate. Infatti in tutte le gare finora
disputate dai Bucks, il giovane centro, promosso a titolare durante l’anno grazie alle ottime
prestazioni che sta fornendo, ha sempre
almeno fatto un block in ogni partita tranne, una che risale a fine Novembre.
Solo questa settimana ha respinto al mittente nove conclusioni. Lasciate ogni
speranza o voi che entrate.
Due le gare consecutive in cui Tyson Chandler ha chiuso con
20 rimbalzi, entrambe frutto di 8 rimbalzi offensivi e 12 difensivi. Dejavù.Chandler
è un vero fattore per questi Knicks che oltre ad incidere a rimbalzo, si fa
trovare sempre pronto nelle sue ponderate azioni offensive, come dimostra il
68% dal campo. Like Mike… ma questa volta inteso come Mike Tyson con cui non
condivide solo il “Tyson” ma anche l’innata capacità di lottare e l’avere una
velocità di gambe fuori dal comune in relazione alla stazza.
Tre le stoppate di Nate Robinson
in una sola partita, nello specifico contro i Bobcats. Notizia rilevante
considerando che a farlo è stato il giocatore più basso della NBA: 1 metro e 75
(in realtà anche meno viste le valutazioni generose delle misurazioni nella
NBA). Ovviamente con questo score ha piazzato il suo career high in questa statistica, ci mancherebbe...
Quattro mesi mancano alla fine
della Regular Season, playoff annessi e Rondo li dovrà saltare tutti con ogni
probabilità. Purtroppo per il folletto dei Celtics la stagione è terminata in
questi giorni visto il grave infortunio accadutogli. Periodo sfortunato per
Boston che da poco tempo ha saputo che dovrà fare anche a meno dei servigi del
giovane Sullinger per il resto della stagione. Per vedere un’analisi di questi “ridimensionati”
Celtics clicca qui.
Cinque i cloni di Kyrie Irving in
campo nella gara contro i Thunder. Non solo perché ha segnato 35 punti contro
la corazzata di Oklahoma City, ma soprattutto per il finale, quando sembrava
ovunque in attacco segnando 13 punti negli ultimi tre minuti di partita e
trascinando i Cavs alla W. La palla sembrava incollata al ferro nel finale, a
significare di come stia maturando nei momenti in cui il pallone scotta tra le
mani. “Copie” e incolla.
Sei le vittorie consecutive per i Nuggets, con Gallinari
sempre protagonista, soprattutto nelle ultime tre gare dove ha raggranellato una
media di 24 punti 5 rimbalzi e 3,3 assist. Il Gallo ha aiutato notevolmente la
sua squadra a portare a casa queste tre vittorie che rafforzano la candidatura
della franchigia per un buono spot ai playoff quest’anno. Danilo poi nella gara
contro i Rockets si è concesso anche una leziosità degna dei Globetrotters. Con
Kosta Koufos in post basso, Gallinari gli corre incontro, prende un consegnato
e in caduta verso la linea di fondo rilascia una parabola improbabile che
invece si insacca precisamente nell’anello. Gallo alla riscossa.
Sette i canestri fatti da Tayshaun Prince alla sua prima in
maglia Grizzlies. I tifosi dei Pistons non saranno abituati a non vederlo più
in campo a giocare per loro, come ha sottolineato ironizzando un tifoso di
Detroit. Nella gara contro Indiana (la prima senza Prince dopo il grande
scambio che lo ha visto coinvolto in settimana) il tifoso ha inscenato un
simpatico siparietto. All’entrata in campo dei giocatori bianco-rosso-blu, il
ragazzo si è sporto dal parapetto e con indosso la maglietta numero 22 di
Tayshaun ha atteso che il giocatore sfilasse anch’egli verso il parquet. Ma non
vedendolo ha scosso le spalle come a dire “non ci sei, ti abbiamo visto solo per
672 gare consecutive partire titolare”. Poi il tifoso ha tolto la maglia, pronto
a guardare al futuro. Clicca qui per il post sullo scambio che ha visto coinvolto Prince.
Otto in pagella per il primo
della classe di Houston, James Harden. Oltre alle grandi prestazioni, in questa
settimana trova anche la sua prima tripla doppia in carriera con 21 punti 11
assist e 11 rimbalzi. Il giovane è capace e si applica ma per far lievitare
ancora di più il voto per la pagella di fine anno, dovrà portare i suoi
compagni ai playoff.
Nove i punti di Carmelo Anthony nella partita vinta
agilmente dai suoi Knicks contro Sacramento. Con questi nove punti Anthony
ferma la sua striscia di 31 gare consecutive con almeno 20 o più punti. Tale
striscia era la più lunga in carriera per Carmelo, nonché la più lunga nella storia
della franchigia. Don’t stop me now si potrebbe cantare in quel di New York,
visto che la franchigia continua a macinare e nella Grande Mela cominciano a
crederci.
Dieci su dieci, i tiri dal campo
di Amar’e Stoudemire contro i Kings. 100% dal campo quindi, con anche 1/1 ai
liberi, confezionando 21 punti in 20 minuti e spiccioli, cioè più punti dei
minuti in campo (!). Che Stat…istiche.
Dieci bis di incoraggiamento e di
pronta guarigione per Kidd-Gilchrist. Il rookie ha subito un durissimo colpo
nella gara contro i Rockets, svenendo in campo. Minuti di ansia visto che il
giocatore non si è mosso per tutto il tempo in cui i soccorsi lo hanno aiutato
mentre era sul parquet. Per fortuna la situazione sembra tranquilla e tutto
dovrebbe sistemarsi in poco tempo. E’ possibile rivederlo in campo già dalla
prossima settimana.
Numero Jolly: 12 le volte
consecutive in cui l’Oracle Arena è andata sellout (tutto esaurito). Non
accadeva dal lontano 1995/1996, annata in cui lo stadio fu rinnovato. Una
rappresentazione di quanto mancavano questi tempi dalle parti di Golden State.
Un giusto riconoscimento per una squadra che sta facendo benissimo e che può
solo migliorare ancora, visto il ritorno sul campo di gioco di Bogut.
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