Un terzo, ma anche meno, le
squadre dove vorrebbe giocare Shawn Marion. L’ala di Dallas sente odore di
scambio in vista per lui ed ha già espresso a chiare lettere le sue intenzioni:
a 34 anni non ha più voglia di militare tra le fila di una squadra in
ricostruzione o nel limbo della mezza classifica, ovvero vuole giocare solo per
una contender. Visto che Shawn non ha voce in capitolo sugli scambi che lo
riguardano, ha detto che se non verrà scambiato in una squadra che lotta per il
titolo semplicemente si limiterà a non giocare per il suo nuovo team.
Aspettiamo il termine ultimo degli scambi, ma Marion ha ancora questo ed il
prossimo anno a circa $9 milioni di dollari a stagione, quindi siamo sicuri che
siano tutti pazzi per Mari..on?
Due i giocatori che hanno fatto 12000 o più assist in carriera nella Lega professionistica americana. Infatti a fare compagnia a John Stockton in questa particolare classifica ci ha pensato Jason Kidd. L’ormai prossimo quarantenne playmaker dei New York Knicks ha firmato 4 assist nella gara contro i T-Wolves di questa settimana, di cui il terzo è l’assist con l’autografo del numero dodicimila. Il prossimo obiettivo sarebbe raggiungere il citato John Stockton, peccato che ci vorrebbe un’altra mezza carriera per riuscirci…
Due i giocatori che hanno fatto 12000 o più assist in carriera nella Lega professionistica americana. Infatti a fare compagnia a John Stockton in questa particolare classifica ci ha pensato Jason Kidd. L’ormai prossimo quarantenne playmaker dei New York Knicks ha firmato 4 assist nella gara contro i T-Wolves di questa settimana, di cui il terzo è l’assist con l’autografo del numero dodicimila. Il prossimo obiettivo sarebbe raggiungere il citato John Stockton, peccato che ci vorrebbe un’altra mezza carriera per riuscirci…
Tre punti per 23 volte in una
singola partita. E’ quello che sono riusciti a fare i Rockets contro i
Warriors. Houston è arrivata, grazie a questa pioggia di triple, a toccare
anche quota 140 punti ed ha pareggiato il record di più triple fatte da una
singola squadra in una sola gara, per l’appunto 23.
Quattro millesimi di secondo,
tanto è bastato all’asse Bryant-Clark per mettere a segno due punti. E’
successo nella gara contro i Pistons; i Lakers facevano la rimessa laterale ed
il cronometro segnava 0.4 al termine del secondo quarto. Ovviamente la
soluzione in questi casi è alzare un alley-oop per il lungo di turno che deve schiacciare. Ed infatti questo i
losangelini hanno fatto, niente di più facile lettura, ma Detroit ha comunque
lasciato l’area sgombra permettendo la bimane a Earl Clark. Due punti comodi
che alla fine saranno pure due punti, ma intanto quella partita i Lakers
l’hanno vinta di un punto…
Cinque le gare consecutive in cui i Philadelphia 76ers hanno
tenuto gli avversari sotto i 90 punti. Quattro di queste cinque gare le hanno
vinte proprio grazie a questo forte lavoro difensivo visto che anche loro non
hanno proprio segnato a caterva. Per la precisione sono 77,8 i punti subiti in
media in queste cinque gare con il picco dei soli 61 concessi ai Magic. 83, invece, sempre in media, quelli realizzati. Come direbbe Del Harris “Vincere con la
difesa”.
Sei di media alle regole NBA che
da un lato sono notevolissime, vedi le sanzioni per chi simula ad esempio, ma
dall’altro molte di loro sono anche fin troppo rigide. Se n’è accorto Noah, che
stava seguendo la partita dalla panchina in tenuta non sportiva, non potendo
giocare. L’NBA ha chiesto al centro di rientrare negli spogliatoi e cambiarsi d’abito
con uno più elegante perché il maglioncino che aveva non andava bene. In
effetti le regole NBA prevedono di vestirsi sufficientemente eleganti se non si gioca e si vuole
vedere il proprio team dalla panchina.
Sette i giorni che sono passati
dalla vittoria di Baltimore al Super Bowl e a Wade manca… e si vede. Nella
partita contro Houston, Dwyane si improvvisa Flacco ed inventa un alley-oop per
James tirando dalla sua area. La palla
attraversa tutto il campo e James raccoglie in volo e piazza il touchdown. Luce
spenta per i Rockets, come al Super Bowl...
Otto Febbraio quando Jimmy Butler si vede sul parquet per soli 13 minuti dopo che aveva avuto escursioni sui 30 e sui 40 minuti in campo nelle precedenti uscite dei Bulls. Come detto più volte è la filosofia di Thibodeau non guardare in faccia praticamente nessuno e pensare solo ai migliori accoppiamenti difensivi, ma le scelte sorprendono spesso. La vita secondo Tim.
Nove minuti alla fine del terzo
quarto e Miami aveva già chiuso la pratica Clippers. Vedere James segnare praticamente
tutto ciò che ha tirato portando i suoi alla W, $500 dollari di media per i
tifosi; vedere Miami che continua a dare spettacolo stando nelle file in prossimità
del parquet, almeno $1000 dollari; essere un tifoso di Miami con la maglietta
di James addosso e fare due passaggi con il tuo idolo mentre tutti attendono la
rimessa laterale di LeBron, non ha prezzo.
Dieci all’orgoglio dei Celtics
che, senza Rondo ma anche privi di Sullinger, sono stati in grado di bissare lo
stesso una striscia di sei W consecutive in aggiornamento.
Numero Jolly: 24 in 24 minuti per Belinelli nella gara contro i Pacers. Eccellente prestazione per Marco. Prima che
torni Rose è necessario che faccia altre gare da “On Fire” in modo che
Thibodeau capisca che quando Marco è caldo può essere il miglior partner per le
triple che Rose gli darà dagli scarichi. Marco deve battere il ferro finchè è
caldo…
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