I fatti, i momenti, gli eventi, gli aneddoti che si verificano in una settimana di NBA sono tantissimi ma alcuni di loro sono più significativi o più singolari di altri, quelli che possono da soli rappresentare in sintesi quanto è accaduto in quei giorni. Terminata anche la diciassettesima settimana di Regular Season, si torna con la settimana NBA da 1 a 10, più una variabile jolly a seconda di quello che succederà nei 7 giorni.
Uno ai fischi verso Bargnani da parte dei tifosi dei Raptors. E’ vero che il Mago sta passando il momento peggiore da quando è in NBA, ma è anche giusto dire che non sono tutti demeriti suoi. Ingenerosi fischi, sottolineato anche da Lowry che ha chiesto su twitter ai fan di smetterla. Infatti è una cosa che non dovrebbero mai accadere in generale, ma soprattutto per un giocatore della propria squadra, che andrebbe incitato e non demotivato ancor di più. Uno alla dirigenza dei Raptors per non averlo scambiato, ora o si comincia a dargli tanti minuti oppure non ha proprio senso averlo tenuto…
Due i punti nel ritorno di Granger.
Prima partita stagionale per lui, che torna a calcare il parquet seppur la
prestazione incolore. I punti torneranno, una cosa alla volta, per il momento
per Indiana l’importante è che sia tornato lui.
Tre i giocatori che stanno finalmente
tornando. Si sono rivisti in allenamento Rose, Bynum e Harrington. Soprattutto i
primi due cambieranno sicuramente il volto alle rispettive franchigie, ma anche
Al in effetti , viste le acque in cui sta navigando ultimamente Orlando.
4° passatore di tutti i tempi. Lo
è diventato Steve Nash questa settimana superando Magic. A 184 lunghezze di
distanza c’è Mark Jackson nel mirino. Ad un passo quindi… Record che si
aggiunge a quello di Tim Duncan che sorpassa Parish divenendo 23esimo nella
classifica degli scorer all time.
Cinque le partite consecutive in
cui Jarrett Jack va oltre i 19 punti, immerso nel suo ruolo di primo terminale
offensivo in uscita dalla panchina. Prestazioni eccellenti che vengono spesso
oscurate da altre degli starter. In un America dove Jack è il classico nome del
protagonista del film di turno, anche Jarrett però, per una sera, non ha voluto
smentire i suoi connazionali di Hollywood rendendosi protagonista . In un
duello contro i texani (Spurs), ha chiuso con 30 punti e 10 assist, conducendo
i suoi alla W. Il tutto cominciando sempre tra le seconde linee. Era dal 1996,
all’era ci pensò Magic, che un giocatore che non partisse starter sfornasse
almeno 10 assist e 30 punti.
Sei i round che ha impiegato Juan
Manuel Marquez per stendere Manny Pacquiao nel loro chiacchieratissimo ultimo
incontro. Un solo pugno è invece bastato a Will Bynum per far vacillare Tyler
Hansbrough. “Incontro” successo durante la partita. Mentre il lungo portava un
blocco al compagno, Bynum ha pensato bene di stenderlo con un colpo allo
stomaco. Tyler si è accasciato per poi rialzarsi subito mentre Will veniva
giustamente buttato fuori. Gli
arbitri hanno fatto meglio di lui, hanno avuto un pugno di ferro.
Sette vite hanno questi nuovi Nets
grazie a Joe Johnson. Infatti quando la palla scotta e mancano meno di 30
secondi al termine delle ostilità, la guardia è otto su nove al tiro. Questa
settimana con due conclusioni fondamentali contro i Bucks, ha permesso a
Brooklyn di vincere. Era il problema che più gli si additava, quello di sparire
quando il pallone era una brace tra le mani, ma in questa stagione ogni tiro che conta è
solo Net..s
Otto milioni e mezzo guadagnerà sicuramente
l’anno prossimo Charlie Villanueva. Infatti il giocatore avrebbe una player
option da esercitare o meno ed in questi giorni ha già palesato che
lo farà. “E’ ovvio che la eserciterò. Voi rinunceresti a tutti quei soldi? Io
no”. Villanueva ragiona benissimo e poi dicono che i soldi danno alla testa…
Nove le partite consecutive in cui
Phila va sotto ai 93 punti, sia che vinca sia che perda. Dato che fa riflettere
perché questo vuol dire che se si vince è stata notevole la difesa, ma che si
può contare poco sull’attacco quando la difesa è in affanno.
Dieci a tutto ciò che riguarda i
Rockets. Dieci alla dirigenza, dieci per il quintetto, dieci per il salary e dieci
per il mercato. Si perché arrivare a Robinson scambiando tutto quello che
poteva essere scambiato senza distruggere le basi del team è veramente un
capolavoro esaltato dal fatto che sia arrivato anche Garcia che l’anno prossimo
leva dal groppone del salary più di $ 6 milioni. Un quintetto giovanissimo e
futuribile a cui mancava proprio un’ala grande giovane e di talento ed un tetto
salariale che l’anno prossimo sarà bello leggero senza intaccare nessuno dei
migliori. Questo significa solo altri miglioramenti magari per mettere a posto
la panchina o inserire un’altra stella. Dopo tanti problemi risolti..Houston
non abbiamo più neanche un problema.
Numero Jolly: 17 W – 0 L è il
bilancio dei Grizzlies quando superano i 100 punti segnati. Memphis questa
settimana si è resa protagonista anche per un altro particolare evento. Durante
l’ultimo giorno di mercato si sono dovuti affrettare a prendere un 13esimo
giocatore; in roster ne avevano solo 12 e le regole NBA prevedono un quorum di
13 player. Poi hanno preso anche un 14esimo.
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