Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

sabato 7 aprile 2012

Ecco la verità sugli ultimi giorni di mercato di Howard

Howard ha preso in giro tutti per un anno, non c'era nessuna lista, nessuna scaletta dei suoi posti prediletti dove andare. Una fonte ha voluto chiarire definitivamente come sono andate le cose fino al 14 marzo, cioè fino al giorno in cui il centro dei Magic ha deciso di firmare per rimanere un altro anno ad Orlando.


La verità in realtà è molto semplice, Dwight ha sempre e solo desiderato i Nets come destinazione, tutte le altre ipotesi erano solo fuorvianti. 
Lo staff ad Orlando sembra, ovviamente, che sapesse tutto ed il 14 marzo, che tra l'altro era anche la vigilia dell'ultimo giorno utile per gli scambi, per non perderlo come successo con James, ha messo in campo la sua ultima mossa.


I Magic erano stufi dei forse della loro stella e gli hanno fatto sapere che se non firmava ancora un anno con loro, sarebbe stato ceduto ai Lakers. Dunque Howard sarebbe stato un Lakers ora, se lo avesse voluto. L'offerta di L.A., sempre secondo la fonte, era un pacchetto composto da Bynum, David Ebanks e Steve Blake, una mossa quella dei losangelini fatta per bene, perchè ai Magic era sembrata la più convincente e per il team di Bryant significava non perdere sia Gasol che Bynum, ma solo uno dei due, quello inevitabile.


Ma Howard voleva e vuole solo il New Jersey, o Brooklyn e Deron se preferite. L'offerta dei Nets però non è stata ritenuta soddisfacente come quella dei Lakers, seppur a nostro avviso, chiamava in causa un pacchetto di tutto rispetto e molto interessante. Infatti erano stati offerti Brook Lopez, Marshan Brooks, il contratto in scadenza da circa $10 milioni di Okur e ben due prime pick da primo giro. Se per Gerald Wallace hanno dato quella che oggi è la quarta/quinta scelta in questo ricchissimo draft, è scontato che avrebbero offerto quella ai Magic.
Orlando ha semplicemente ritenuto migliore quella dei Lakers, ma ciò non significa che la volessero accettare, altrimenti non avrebbero mai detto la situazione ad Howard e lo avrebbero spedito ad L.A. e tanti saluti.


Le motivazioni che hanno portato Dwight a non essere un californiano, sembrano tante: giocare con il suo amico Deron; il non voler essere ricordato come il giocatore che voleva ereditare il cammino di Shaq (che da Orlando andava a fare le fortune dei Lakers) ed avere un percorso suo; il non voler divenire la terza opzione offensiva, visto che Bryant sembra gli abbia fatto sapere che quello sarebbe stato il suo ruolo; per finire, inoltre, vuole aprire un ciclo nella sua nuova squadra e andare ai Lakers sarebbe significato ritrovarsi in mezzo ad una ricostruzione prossima dove, ad oggi, i migliori giocatori sono ultratrentenni ed il loro ciclo lo stanno chiudendo. 


I Nets invece sono già un cantiere aperto e quindi non avrebbe dovuto attendere la fine di un'era prima dei molteplici anni per poterne ricostruire un'altra. 

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