In questo finale di regular season, complice l'assenza forzata di uno che quest'anno sta andando alla grande, tale Kyle Lowry, Goran Dragic ha cominciato a far vedere con continuità il suo potenziale. Una bella vetrina in prospettiva free agent, dove lui potrebbe uscire come un potenziale protagonista.
Di scuola Nash, grazie al tempo trascorso a Phoenix, Goran sta attirando attenzioni su di sé grazie alla sua gestione dei possessi, al miglioramento fatto intravedere e alle indubbie doti di passatore.
E' un play dalle ottime doti, alto, non solo passatore anzi, sa colpire con la tripla e buttarsi in area chiudendo, scaricando o prendendosi spesso il viaggio in lunetta dove è quasi una macchina.
Il suo gestire i compagni e la giocata personale sono facilitati dal suo ottimo controllo del campo e del pallone. Lo sloveno aveva già negli ultimi anni dato sfoggio delle sue capacità, ma mai come in questo momento sembra pronto per contendersi il posto da play titolare di una franchigia NBA.
Il rientro di Lowry in campo ha adesso aperto il dibattito su chi debba gestire in apertura di match, il team. Nessuno dei due potrà accettare di fare la riserva dell'altro e quindi la crescita di entrambi spingerà a guardare con insistenza il mercato per sondare la possibilità di perdere uno dei due per poter rafforzare la squadra in altri settori, sempre qualora Dragic venga rifirmato, visto che per come sta giocando non chiederà più i $2 milioni e spicci annui che ora il suo contratto prevede.
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