Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

lunedì 13 febbraio 2012

Per quale Rajon non è all' All Star Game 2012?

Titolo scherzoso a parte, pochi giri di parole per uno che l'unica cosa che fa girare è la palla, che sia per un passaggio ad un compagno o per rilasciare dalle mani un tiro che ogni anno si aggira sempre sul 50% di possibilità di entrare. Pochi giri di parole per affermare che il vero grande escluso ad Est per l'All Star Game, è lui, il folletto verde dei Celtics: Rajon Rondo.


Questa notte l'ha voluto mettere in chiaro contro una squadra, i Bulls, non esattamente l'ultima per quanto riguarda il concetto di difesa. E' vero il "suo" rivale personale, quello che avrebbe sicuramente messo più in difficoltà il 9 di Boston, tale Rose, era mezzo metro fuori dal campo, reso inoffensivo da problemi alla schiena e quindi limitato solo ad osservare le prestazioni del play avversario. Ma ciò rappresenta meno di quanto in realtà si pensi, perchè Chicago ha Thibodeau in panchina, uno dei migliori nella lega nel trovare soluzioni in corsa per correggere problemi di accoppiamenti difensivi e più in generale di modificare approcci della fase passiva anche in itinere. Non c'è riuscito stanotte con Rondo (anche se le gestioni finali di Watson non l'hanno aiutato molto), ed i suoi Bulls si sono dovuti arrendere ad un Rajon da 32 punti 15 assist e 10 rimbalzi, contornati da un 10/13 ai liberi ed un 11/22 dal campo, che non fa mai male.


Le ragioni di una non convocazione alla manifestazione, oramai priva di qualsivoglia puro valore ma che rappresenta "solo" un riconoscimento di essere tra i migliori nella lega per quell'anno, devono perciò necessariamente guardarsi altrove. Non che non abbia dei limiti a livello puramente cestistico, quello del tiro da tre è troppo evidente per sorvolarlo, ma sono decisamente ben nascosti da tanto altro repertorio. 


Ed allora si arriva a pensare che l'infortunio che lo ha tenuto qualche gara fuori dai campi di gioco e le sue ultime prestazione non molto convincenti, abbiano giocato un ruolo fondamentale nella scelta. Ad aggiungersi c'è il momento non idilliaco (ora in ripresa) dei Celtics, che può non giustificare più di un Boston all'evento (c'è Pierce) e la scelta di portare una panchina più equilibrata e più variegata. Ipotesi queste che faticano a reggere viste le fondamenta troppo deboli con le quali sono state costruite, forse l'unica che convince è quella di aver voluto portare un solo rappresentante per ruolo (e non tre play e zero guardie come nella West) cercando di accontentare quante più squadre fosse possibile.


Inutile soffermarsi sule altre motivazioni, giocare qualche partita in meno non rappresenta un problema o che i record di squadra contino, altrimenti un grande come Williams sarebbe rimasto fuori. Certo è che una chiamata al posto di Joe Johnson o Luol Deng non avrebbe fatto gridare allo scandalo.  

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