Uno l'occhio di Monroe chiuso durante un tiro libero.Per un fastidio il centro dei Pistons ha dovuto tirare con l'occhio destro chiuso, mettendo comunque a segno il tiro dalla lunetta. Rappresentazione simbolica di questo inizio di stagione di Greg, che predica quasi da solo e che quella partita l'ha chiusa con 19 punti 18 rimbalzi e 6 assist, dimostrandosi ancora una volta l'uomo del presente e del futuro dei Pistons. Era da 1997, che qualcuno nella Motown non faceva almeno 19-18-6, da quando Grant Hill fece 35 punti 18 rimbalzi e 6 assist. Ma non c'è solo una gara da segnalare, le prime 10 gare ci raccontano che ha messo a segno 4 doppie doppie ed una tripla doppia con cifre di tutto rispetto anche nelle altre gare. La prima vera nota lieta di questi Pistons, con lui le difese non potranno permettersi di chiudere nemmeno mezzo occhio.
Due le partite consecutive in cui nel quintetto iniziale dei Wizards solo un uomo va in doppia cifra. La prima volta fu Ariza, la seconda AJ Price. Addirittura la prima volta Ariza fu l'unico di tutta la formazione a segnare almeno 10 punti. Ovviamente è giocando così che i Wizards sono ora l'unica squadra NBA a non aver ancora spuntato la casella W in questa stagione, 8 L in 8 gare. Possibile che l'assenza di John Wall sia un "muro" così grande da non poter neppure essere aggirato neanche in una singola gara?
Tre i supplementari che ci sono voluti ai Raptors per perdere ancora una volta, questa volta contro i Jazz. E' la seconda stagione consecutiva in cui una gara tra Toronto e Utah termina con una W dei Jazz solo dopo i supplementari (25 Gennaio 2012, ci vollero due OT). La gara più longeva di questa RS, difficilmente battibile per tutto il resto dell'anno, ci ha regalato moltissime belle prestazioni in termini di statistiche individuali e di squadra, da cui emergono i 60 minuti (!) in campo di DeRozan con 37 punti. Ovviamente ha aggiornato il suo career high di minuti sul parquet. Per parlare anche di tutte le altre prestazioni ci vorrebbero troppe righe "supplementari"...
Quattro gli uomini in campo dei Blazers in un'azione difensiva contro i Rockets in un finale tiratissimo. Infatti nell'azione precedente Lillard porta a segno una penetrazione cadendo a terra e mettendoci un pò per riprendersi. Nel frattempo come "razzi", i Rockets erano già dall'altra parte del campo pronti a sfruttare la superiorità numerica. E' lì che la gara si è decisa, quando, seppur in 4 vs 5, Batum si alza e stoppa la conclusione degli avversari. Sul capovolgimento di fronte lo stesso Lillard firma i due punti del sorpasso Blazers. Tripla di Morris subito dopo e supplementari, vinti poi da Portland. This is basketball.
Quattro bis. Facciamo un'eccezione per una volta, per evidenziare anche questo evento singolare. Quattro sono infatti le maglie che Stuckey indossava sopra la canotta da gioco, manco fossimo al Polo Nord. Avrà pensato bene di coprirsi viste le conclusioni dei Pistons gettate ai quattro venti.
Cinque i punti totali dei Raptors nel quarto periodo contro i Pacers. Non è un errore di battitura e non state neanche leggendo male, soli 5 punti segnati. Indiana ha così messo a segno il record di franchigia per minor punti concessi in un quarto, fattore che però non fa altro che aumentare l'ironia della situazione. Infatti il bello è che Toronto è riuscita lo stesso a vincere il match. Ancor più ironia per i canadesi se si pensa che nei 12 minuti finali, l'unica volta che hanno battuto il cinque è stato a fine partita per festeggiare.
Sei le W e zero le sconfitte dei Clippers contro le squadre che l'anno scorso hanno fatto i playoff. Bottino che include gli Spurs, i Bulls, gli Heat, i Lakers e i Grizzlies, tra l'altro unica sconfitta di Memphis in stagione (era la gara inaugurale). Anche se poi sono andati a perdere contro i Warriors e i Cavs...
Sette su nove le gare in cui Omer Asik è andato in doppia cifra per rimbalzi presi (12 o più per essere precisi), sfiorando tale traguardo anche nelle altre due uscite. Deve ancora trovare continuità in attacco, ma il turco è sulla buona strada per onorare il suo mega e strano contratto che lo vedrà guadagnare quasi $15 milioni nella stagione 2014/2015. Dopo l'arrivo di Harden: Houston abbiamo risolto un altro problema.
Otto come le lettere che compongono la parola telefilm, quello con protagonista Royce White e con la dirigenza dei Rockets a fargli da "antagonista" principale. La storia infatti sta divenendo sempre più un film a puntate. Comincia con un giovane dalle belle speranze con un problema di ansia da volo che non gli consente di seguire la squadra nelle lontane trasferte. Houston lo prende comunque, conscia che sarà utile alla causa ugualmente. Poi arriva il momento buio, il problema di White viene, parola del giocatore, trattato in modo "inconsistente" e comincia la sua lunga "battaglia tecnologica" a suon di tweet, che culmina in una scelta: la salute o la NBA. Royce non vuole lasciare il suo sogno ma non può neanche dare priorità all'NBA invece che alla salute, con i Rockets che intanto stanno decidendo cosa fare con lui. Continua...
Nove le partite che ci sono volute a Detroit per raggiungere la prima agognata W della stagione. Ci sono voluti i peggiori Sixers per sfatare quello che è stato il peggior inizio della storia dei Pistons: 0W 8L. C'è voluta la nona partita per vincere, dunque, per lo meno hanno superato la proverbiale prova del nove.
Dieci ai Grizzlies e a Zach Randolph. Sono loro squadra e giocatore del momento e non è un caso che Zach faccia parte del team di Memphis. Da quelle parti giocano come se vivessero "nell' adesso o mai più" ed in realtà forse è proprio così, perchè il contratto che Rudy Gay dovrà avere in futuro potrebbe portare ad un nuovo caso Harden, con conseguente dipartita dell'ala piccola, a maggior ragione se Conley alzerà di moltissimo le sue pretese. Il team del Tennessee lo sa bene e sembra quasi in missione, seppur sia difficile che possa vincere. Al momento comunque sono un fortino in casa e una macchina da guerra, con otto W nelle ultime otto gare, hanno il miglior record della NBA (pareggiato il loro record di maggiori W di fila) ed hanno battuto in sequenza: Miami, Oklahoma ed i Knicks (quelli che ancora non avevano perso), tutto in una settimana, dando ad ognuna di loro almeno 10 punti di margine. Il simbolo, il key players, è Randolph, miglior rimbalzista del campionato al momento e giocatore da doppia doppia costante, avendole portate a casa in tutte le partite finora disputate. A Memphis dopo anni di inferno e di purgatorio sono usciti a riveder le stelle.
Numero jolly: 49. I minuti a disposizione di Bargnani per riuscire ad andare in doppia cifra in rimbalzi. E' mancato all'appuntamento anche stavolta ed è un dato preoccupante. In attacco i numeri ce li ha, gli basterà ritrovare la continuità. Di sicuro però, il mago non è ancora riuscito a fare centro nel calderone dei rimbalzi. Su Andrea, che con un (bel) pò di aggressività in più, è fatta.
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