Il 30 luglio sarà una giornata importante per il mondo della NBA, anche se il lockout non centra assolutamente nulla con quella data.
E' la data in cui si capirà se il giocatore più forte della NBA e dunque del mondo, lascerà momentaneamente il basket d'oltreoceano. A confermare l'ufficialità dell'incontro tra il giocatore e la società è Seref Yalcin, il direttore generale del Besiktas.Nella foto Bryant sembra chiedere alla NBA: Che faccio, vado?
Già il Besiktas, la stessa formazione che ha già portato a casa Deron Williams. Inutile dire che se riuscisse nel colpaccio e se il lockout durasse tutto l'anno, si potrebbe gridare alla manifesta superiorità. Sempre che poi non arrivi qualcun'altro dall'NBA da qualche altra parte. Troppi sé e per questo è meglio andare un passo alla volta, iniziando dal firmare Kobe.
Yalcin si è detto veramente fiducioso che il tutto si risolva positivamente per il suo team, puntando sulla volontà che Kobe non abbia mai disdegnato l'Europa nel caso in cui nell'NBA non si giocasse e puntando sul fattore che il denaro non sia assolutamente un problema (lo dimostrano i 5 milioni messi nelle tasche di Williams con tanto di NBA escape non appena il lockout cessa, clausola che mmetteranno ovviamente anche a Mr.81).
A farne le spese l'Italia, perchè è sempre stata la priorità numero 1 per il gialloviola nel caso in cui volgesse il suo sguardo al panorama europeo, ma certi numeri sul contratto sono impossibili da tirare fuori.
Fra due giorni dunque si saprà se il 24 sarà la seconda stella a fare un "salto" dall'altra parte dell'oceano, smentendo voci americane che vedono Stoudemire come primo approdante fuori dall'NBA dopo Deron.
Intanto Anthony e Paul, come risaputo grandi amici, hanno dichiarato alla stampa che stanno pensando di sondare sirene asiatiche, individuandole come uniche possibilità di meta per loro oltre alla NBA.
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