E molte delle scelte, se non tutte, operate questa estate, sono finalizzate a questo obiettivo. A partire dalla volontà di crescere, muscolarmente parlando, di almeno 3 chili da parte di Chris Bosh, il primo segnale non velato di farlo giocare molto da 5, in linea con il corso tattico scelto. Non un'esagerazione che lo possa snaturare ma alcuni chili, forse anche qualcuno in più che lo rendano più forte agli urti/scontri in area.
La mancanza di un lungo pesante a fianco dell'ex Raptors che dia garanzie di alto livello è stato spesso il cruccio della passata annata, soprattutto considerando che per marcare uno come Howard si era pensato ad una marcatura finalizzata a tenerlo lontano o se non altro a cercare delle volte proprio di evitare che gli arrivasse il pallone.
Nella scorsa stagione Bosh nei playoff ha fatto un buon lavoro da 5 e in attacco creerà molti problemi agli avversari con il suo tiro dalla media che costringerà il marcatore ad uscire per seguirlo lasciando l'area scoperta. Una mossa tattica che può essere molto importante in attacco, considerando che nel tal caso un James da 4 può infiltrarsi in area e provare lui a recuperare dei buoni rimbalzi, o ancora di più se si pensa alle penetrazioni facilitate dalla mancanza della presenza forte in area.
Pick 'n roll, penetra e forse scarica, combinazioni da contropiede saranno sempre questi gli ingredienti ma quest'anno sembrano essere addirittura migliori.
Un penetra e scarica con quel tiratore di Ray Allen è un'arma devastante, e questo tipo di gioco potrebbe risvegliare anche il talento di Lewis che anche da 4 tattico potrà dare una mano. Queste ottime acquisizioni rendono la pericolosità dal perimetro degli Heat ancora più elevata e sicuramente sarà il fiore all'occhiello del miglioramento di una squadra che ha appena vinto il titolo. Un team che presenta ai nastri di partenza una batteria di tiratori di questo tipo: Allen, Lewis, Miller, Jones ma anche Chalmers, Battier, possibilmente Cole ed in più le due stelle James e Wade sembra surreale come avere un bazooka nello zaino.
La squadra è più forte di prima e la soluzione tattica della spinta alla corsa potrà essere una buona mossa che arricchisce ancor di più la pericolosità di Miami. Anche perché con la squadra che hanno se giocano tutti come sanno giocare, questo tipo di tattica può condurli ad una media punti realizzativa mostruosa.
I problemi di avere l'affidabilità di un play creatore e di un lungo che gestisca i corpaccioni, rimangono mancanze concrete.
Da vedere la crescita di Chalmers e la costanza di Bosh da primo lungo, altrimenti questi due punti sono il tallone d'Achille su cui puntare per provare a scardinare le solidissime mura dei campioni in carica.
E contro squadre come i Lakers si avranno le risposte all'entità di questi difetti.
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