Bobcats: finalmente si riparte nel modo giusto?

La storia di Charlotte in veste Bobcats non è proprio costellata di successi. Buone annate, una volta anche un progetto apprezzabile con un team da migliorare ma che aveva una base. Ma quando vedi che le cose non riescono proprio a fare il passo decisivo, quello che conta, spesso se non sempre, capisci che è il momento di voltar pagina e cambiare. Via negli anni i vari buonissimi giocatori che non riuscivano a fare la differenza come Stephen Jackson, Gerald Wallace, Raymond Felton, Emeka Okafor, Jason Richardson, Tyson Chandler e conseguenziali tentativi disordinati di ricostruzione.

Scelte poco oculate, in particolare al draft (leggasi Kwane Brown, Adam Morrison) ed ecco che niente decollava. Ma ad oggi, sembra che che le cose comincino a prendere una nuova piega. 


Non un mercato sfavillante o un Anthony Davis salva franchigia, ma tante buone cose che lasciano intravedere un barlume di speranza. Peggio della scorsa stagione è impossibile, veramente impossibile, ma almeno adesso piuttosto di un misero miglioramento si può provare a vedere l'ombra di una riorganizzazione ordinata.

Senza altre soluzioni è Kidd-Gilchrist il fulcro della speranza, il giocatore che può riaccendere la piazza del North Carolina e che può cancellare le brutte chiamate passate. In più un' altra arma in mano alla dirigenza si chiama salary cap, che l'anno prossimo può finalmente essere nuovamente utilizzato con la giusta oculatezza visto il margine di manovra che si potrà disporre.
Ad oggi rivalutare Tyrus Thomas e cercare di far progredire giovani come Walker e Byombo è l'altra priorità da accostarsi al cercare di non rovinare con scelte erronee il campo che ci si sta preparando per il futuro.

Serve tantissimo per risalire, quest'anno sarà ancora una stagione a bassi livelli ma Ramon Sessions e Ben Gordon sono due buoni elementi per sistemare almeno il comparto esterni che, con la sopracitata seconda chiamata assoluta, il play Walker e Gerald Henderson si profila meglio del previsto.
Di certo servono più che necessariamente almeno un paio di lunghi da aggiungere a roster, ma non tutti hanno creato le basi per fare tutto e subito e ribaltare la propria situazione, a volte serve procedere con calma e creare risultati col tempo, aggiungendo pezzi su pezzi di anno in anno. 
Se non si ripeteranno le "sbavature" di percorso di questi ultimi tempi, qualcosa di discreto c'è ma deve largamente completarsi.
Se capolavoro sarà, lo sarà con il tempo, ma come si sa dietro ad un capolavoro c'è sempre un grande artista e questa volta MJ deve rivalutarsi grande anche dietro le quinte.

Condividi

Related Posts : Analisi squadre NBA 2012, Ben Gordon, Charlotte Bobcats, Michael Kidd-Gilchrist, Ramon Sessions