Stoudemire, appunto. A lungo seguito da molteplici squadre, già dalla scorsa estate è stato dato come sicuro partente ma non ha trovato una sistemazione diversa e resterà ancora a Phoenix (mica male comunque, dove c'è un certo Steve che "un pò" ti facilita le cose...) per qualche mese.
Si era vociferato di un interesse di Miami nelle ore finali della trade deadline, salvo poi rimandare tutto a fine campionato.
Ma non solo Amar'e è rimasto "sedentario", ci sono anche altre trattative che non sono andate in porto e sono state oscurate ovviamente da quelle che invece hanno raggiunto la terraferma. Vogliamo dunque offrirvi una chiave di lettura diversa dalle altre, citarvi quelli che sono stati gli scambi falliti o

Il caso più eclatante, che ha una storia simile a quella del lungo dell'Arizona, è quello di Boozer. Lo sviluppo eccellente di Millsap nella scorsa stagione aveva fatto pensare ad impacchettare C-Booz e spedirlo in un'altra franchigia per rinforzare le ben altre lacune della squadra (ad esempio una più profonda panchina ed un bel perimetrale). Durante l'estate però non si è arrivati a nulla, ma negli ultimi minuti del 18 Febbraio quegli stessi Heat che cercavano con insistenza Amar'e si erano lanciati su Carlos, un pò per aiutare Wade a scegliere di restare, un pò per incrementare la loro forza nei playoff. Ma come qualche mese prima, non è stato raggiunto alcun accordo ed è sfumato tutto.
Una notizia che è passata in sordina è stato il tentativo di Memphis di portarsi a casa Monta Ellis, la giovane guardia dei Warriors era l'obiettivo primario dei Grizzlies che avevano offerto sul piatto O.J.Mayo, Thabeet ed Haddadi per l'eventualità di rientrare col salary cap se aumentavano i giocatori coinvolti. Il no secco della dirigenza di Golden State ha chiuso in fretta la pratica. Chissà

Pratiche chiuse del tutto oppure solo lasciate impolverire per poi ripescarle fra qualche mese?
Chiudiamo segnalandovi che Cardinal, appena approdato a New York, è stato già tagliato e così il salary dei Knicks si abbassa ulteriormente.
Sempre nella Grande Mela, T-Mac ha già dichiarato amore alla nuova franchigia esprimando il desiderio di proseguire a giocare lì ed essere disposto ad abbassarsi lo stipendio pur di perseguire il suo scopo (eh bè 23 milioni...), staremo a vedere.
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