La volontà c'è e questo lo si era capito da tempo, riniziare a giocare è una voglia di tutti. L'aver passato a discutere per 16 ore consecutive (!) potrebbe essere visto come un ulteriore prova di quanto si abbia la voglia di far partire la stagione quanto prima possibile. Ma, purtroppo, la visione ha una doppia faccia, ovvero quella di far capire che anche dopo le famose 16 ore, dopo il tour de force da stakanovisti, si è ancora in alto mare. Si perchè quello che trapela è che la situazione è ben lungi dal trovare un definitivo compromesso. Come a dire che le parti erano così distanti prima del colloquio e lo sono ancora, anche dopo una discussione così lunga.
E' solo un come a dire, perchè in realtà non lo dice nessuno, visto che il mediatore Cohen ha chiesto a tutti di non lasciare dichiarazioni ufficiali in merito allo stato delle trattative.
Si stanno rincontrando anche oggi, difficile però che la situazione trovi la soluzione definitiva in giornata, più probabili e possibili passi in avanti.
Tutto ciò non sta facendo però altro che animare i giocatori, sempre più vogliosi di tornare a giocare e sempre meno propensi ad aspettare. Ed in un marasma in cui si fanno contratti extra-NBA e si vola a giocare altrove, alcune delle stelle più affermate nel panorama cestistico statunitense, stanno cercando di costruire qualcosa di diverso: una tourneè.
LeBron James, Dwyane Wade, Blake Griffin, Kevin Durant, Kobe Bryant, Carmelo Anthony sono solo alcuni dei nomi di coloro che stanno pensando di girare per il mondo e fare per l'appunto delle esibizioni in varie località, devolvendo il tutto in beneficenza.
L'idea è più di un semplice pensiero, tutto dipenderà dal lockout, da come si metteranno le cose, perchè questa volta, loro, le stelle, non possono spostare con facilità gli equilibri come facevano sul campo e come si spera rifaranno presto.
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