
Ci è voluta una nuova proprietà, via Chris Cohan dentro Joe Lacob e Peter Guber, per far smuovere le acque, per dare un quasi ufficiale ben servito a coach Don Nelson. Lacob e Guber pare che non vogliano un allenatore che ogni anno è sul punto di ritirarsi e che sembra non avere un buon feeling con Monta Ellis.
Per fortuna l'occhio per i talenti è rimasto a Nelson, una base su cui partire, da dove riprendere per fare di questa squadra un nuovo fortino. Appena il coach andrà via, il suo assistente, Keith Smart, si ritroverà un bel gruzzolo di promettenti giocatori: Monta Ellis e Stephen Curry su tutti, ma anche un Biedrins, tutto da ritrovare dopo le ultime apparizioni che non sono state all'altezza del giocatore di qualche anno addietro. In più è arrivato anche un altro lungo, un altro elemento che il gioco veloce, seppur più organizzato, lo conosce benissimo e che quindi non faticherà a trovare ritmo e gioco, David Lee. Oltre ad un buon rinforzo dalla panchina come Amundson.
Con questi giocatori e con un gioco più solido, Golden State potrà veramente fare bene e sperare in un futuro più roseo, se non già in questa stagione, quasi sicuramente nella prossima. Ovvio che Ellis e Curry dovranno trovare ancora più alchimia, ma già hanno prodotto buone cose l'anno passato. Ma finalmente ci sarà qualcosa sotto le plance, che farà fare un salto di qualità al team e che permetterà quella doppia pericolosità in attacco che l'anno scorso è mancata, essendo state solo le manovre esterne, le armi di Golden State.
Un pò di fisictà in più non guasterebbe comunque, anche perchè Udoh sarà fuori per un pò ...
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