Nella nostra analisi sulle squadre NBA oggi analizzeremo gli Indiana Pacers.
Indiana in questo mercato ha maggiormente rafforzato il reparto guardie impoverito dalla partenza di Jarrett Jack e di quella di Marquis Daniels oltre che dalla rinuncia di tenere Jamaal Tinsley, ovvia scelta per come si erano incrinati i rapporti tra società e giocatore.
La franchigia dell'Indiana ha scelto infatti di prendere un valido ricambio a TJ Ford quale Earl Watson che si affiancherà al rookie Aj Price a completare il terzetto di portatori di palla e poi ha puntato per il ruolo da titolare nello spot di guardia (in attesa del ritorno di Mike Dunleavy Jr) su Dahntay Jones. La scelta di questo giocatore è mirata, i Pacers avevano bisogno di un giocatore che potesse prendersi in consegna l'attaccante avversario più forte, di un giocatore dedito al sacrificio e al lavoro sporco. Al ritorno di Dunleavy sarà un prezioso ricambio da molti minuti a partita perchè in attacco non richiede molti palloni ma sfruttando il suo atletismo è capace di giocare in velocità, buttarsi nel traffico e può sfruttare anche un tiretto (migliorato nella scorsa stagione) dalla lunga distanza aggiungendo pericolosità dal perimetro, sempre che sia costante per una intera stagione.
Come ricambio di Ford, Earl Watson sarà perfetto perchè si adatterà facilmente al compito di far giocare la squadra con un attacco più ragionato rispetto alla gestione del suo collega di reparto che invece farà quello che gli riesce meglio ovvero dare velocità alla manovra sfruttando la sua capacità di penetrare (della quale molte volte abusa scegliendo la soluzione personale) ed eventualmente scaricare. Comunque il settore guardie è discretamente coperto perchè a completare il pacchetto ci sono Brandon Rush e Travis Diener pronti ad allungare le rotazioni.
Il reparto lunghi è stato arricchito da un altro giovane arrivato dal draft che al college aveva una posizione ben definita mentre in NBA dovrà adattarsi e capire quale sarà il suo ruolo, parliamo di Tyler Hansbrough. Infatti egli non ha i centimetri e l'atletismo necessari per giocare fisso sotto canestro anche se dispone di una grande tecnica, ma sarà molto utile quando coach O'Brien sceglierà un quintetto veloce con un punto di riferimento tra i lunghi che non rallenti la manovra. Mettendo su massa muscolare potrà però stazionare molti minuti in più sotto i tabelloni avvallendosi di un buon tagliafuori difensivo e di molti movimenti in post basso.
Ovviamente sarà il quarto lungo perchè davanti a lui ci sono il centrone Roy Hibbert, che quest'anno sarà il titolare fin da subito, Troy Murphy, macchina da doppia doppia di media e Jeff Foster l'energico centro con ottime doti di rimbalzista.
La stella della squadra è ovviamente Danny Granger. Il giocatore quest'anno è migliorato moltissimo e le cifre lo hanno dimostrato (25.8 punti e 5.1 rimbalzi), il suo contributo non si limita a mettere a referto punti e ad essere il leader della squadra, ma contribuisce alla causa afferrando rimbalzi ed impegnandosi con concentrazione e dedizione anche in difesa. Ora che è giunto al livello massimo del suo gioco avrà un occhio di riguardo dalle difese quindi darà la possibilità ai compagni di essere più liberi quando gli avversari si concentreranno su lui marcandolo con un raddoppio, cosa che permetterà agli altri giocatori di prendersi tiri facili.
I difetti della franchigia si focalizzano soprattutto su alcuni aspetti: sono forti i dubbi su quanto possano restare fuori i titolari e su quanto possano rendere i giovani specialmente nel settore lunghi. Inoltre in attacco Indiana deficita di giocatori che sappiano essere punti di riferimento (oltre a Granger), difatti manca un secondo realizzatore che possa aiutare Granger in serate storte o ad alleggerire la pressione delle difese su quest'ultimo contribuendo a dare pericolosità all'attacco, almeno finchè non torna Dunleavy e si spera di trovarlo nel settore lunghi perchè è lì che fino ad ora c'è stata maggior carenza di punti visto che oltre a Murphy nessuno dà affidabilità.
Dal punto di vista tattico il dubbio più grande, che Indiana spera di risolvere con il ritorno di Dunleavy, è che se la squadra avversaria riesce a limitare Granger si perda una buona parte delle risorse offensive. Sarà compito di O'Brien costruire schemi che sappiano coinvolgere tutti magari facendo circolare molto la palla e attaccando la difesa schierata e costringendo le difese a chiudersi e lasciare i tiratori più liberi sul perimetro.
Le soluzioni che ha disposizione il coach sono molte, può giocare con un quintetto veloce spostando Granger nello spot di ala grande o Hansbrough e o Jones o Dunleavy nello spot di ala piccola ed usufruire di due guardie tiratrici che sappiano ricevere e convertire in punti gli scarichi o le giocate veloci in transizione.
Indiana poi può giocare con un quintetto alto che non faccia perdere pericolosità a rimbalzo quando si decide di sfruttare la capacità di Murphy di uscire dall'area per tirare o penetrare se il lungo avversario non è un gran difensore nel tenere l'uomo quando parte in palleggio.
I Pacers potrebbero essere la sorpresa di quest'anno se sapranno trovare nel loro organico un'altra bocca da fuoco e se riusciranno a trovare il giusto mix di schemi che valorizzi ogni elemento in squadra.
Previsione: lotta per un posto nei playoff
Quintetto ideale: TJ Ford; Mike Dunleavy Jr; Danny Granger; Troy Murphy; Roy Hibbert
Sesto uomo: Dahntay Jones
Panchinari di spicco: Jeff Foster; Earl Watson; Tyler Hansbrough
Related Posts : Analisi squadre NBA 2009,
Indiana Pacers
Nessun commento:
Posta un commento