Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

domenica 30 settembre 2012

Il Barclays Center è solo l'inizio: la nuova era dei Brooklyn Nets

Nuova arena. Nuovo logo. Nuovo team. La squadra è ancora possibile di sostanziali modifiche l'anno prossimo (solo con manovre articolate però, il salary è intasatissimo) ma bisogna pensare a quest'anno e al risollevamento ben operato. L'importante aggiunta di elementi di spessore dona alla franchigia le potenzialità oggettive per cominciare a percorrere il cammino sulla retta via, almeno per rilanciarsi e portare i Nets a riprendere a sognare come succedeva 10 anni fa. Manca qualcosa per sentirsi al pari degli squadroni ma la strada intrapresa può portare in alto. 

mercoledì 26 settembre 2012

La rinnovata fiducia attorno ai Dallas Mavericks


In quel di Dallas si tende a guardare il bicchiere mezzo pieno anziché quello mezzo vuoto. Le partenze di Kidd e Terry, pesanti non solo per la classe dei due ma soprattutto per l’amalgama perfetta con il sistema di squadra e per l’utilità di emergere con le proprie giocate quando conta, hanno lasciato spazio al nuovo che avanza.

Nella fattispecie a sostituire i due veterani sono arrivati due giovani con comunque qualche annetto di NBA sulle spalle e le credenziali per crescere e migliorare la formazione texana: Collison e Mayo.

domenica 23 settembre 2012

Work in progress per non essere il secondo team di L.A.: i Clippers

Pochi giorni fa Chris Paul, in un'intervista, aveva annunciato di essere contento di essere finito nell'altra squadra di L.A., i Clippers, motivando le sue dichiarazioni con una frase che può essere riassunta come "vincere ai Clippers sarebbe leggendario". Come a dire, è vero è sempre bello vincere, ma vincere con i Lakers è "ordinario" mentre con i Clippers sarebbe qualcosa da farti entrare nella storia.

mercoledì 19 settembre 2012

Houston riparte dai giovani

Man mano che proseguiva la stagione NBA, la strategia di Houston per il futuro si delineava sempre di più, rendendosi chiara agli occhi di tutti. Il pensiero base si poteva riassumere con una semplice frase: se si può portare a casa Howard proviamoci, altrimenti se davvero è così ricco questo draft, perché non ripartire con esso?

Alla fine i fatti hanno condotto alla seconda ipotesi quasi direttamente, vista la volontà tendente allo zero, del numero 12 a trasferirsi ai Rockets. 

venerdì 14 settembre 2012

Miami a caccia del rep(H)eat

Correre. La chiave di volta per migliorarsi per Spoelstra è aumentare il ritmo, spingere ancor di più i contropiedi e sfruttare le transizioni. Il coach degli Heat ha voluto semplicemente precisare che per l'anno prossimo vuole giocare ancora di più all'offensiva, esaltando le possibilità di provare a tenere costante il gioco veloce. Ciò non implica lasciare la difesa un pò in avaria, ma difendere forte per poter ripartire con slancio immediato verso il canestro avversario.
E molte delle scelte, se non tutte, operate questa estate, sono finalizzate a questo obiettivo. A partire dalla volontà di crescere, muscolarmente parlando, di almeno 3 chili da parte di Chris Bosh, il primo segnale non velato di farlo giocare molto da 5, in linea con il corso tattico scelto. Non un'esagerazione che lo possa snaturare ma alcuni chili, forse anche qualcuno in più che lo rendano più forte agli urti/scontri in area. 

lunedì 10 settembre 2012

Costruire e vincere in contemporanea, la nuova scommessa dei Celtics

Durante la serie con Miami, l'ipotesi che potesse essere l'ultima volta degli original Big Three di Boston era quasi divenuta certezza con Garnett che pensava addirittura al ritiro e con la possibilità di ricostruire abbastanza velocemente con Ainge che aveva anche pensato di sacrificare qualcuno di importante per rivitalizzare la franchigia e darle nuovo lustro.

Giocatori giovani dal gran potenziale, prime scelte da alto primo giro, a Boston si pensava di smettere di cavalcare i veterani e pensare al cambio comunque prima o poi atteso. Ma alla fine il progetto si è evoluto diversamente. 

venerdì 7 settembre 2012

I Cavaliers dopo due anni di ricostruzione e quella "scommessa" persa

Quando si comincia a parlare dei Cavaliers e di quando erano contender, la prima cosa che viene in mente a tutti è solo LeBron James. Il grande "traditore" per tutti quelli che amano la squadra e volevano vincere qualcosa. 
Oggi però accanto al suo nome un'altra cosa alberga nella mente dei tifosi, le famose parole di un arrabbiato Dan Gilbert quando ha saputo che il suo 23 era andato a South Beach: "Vinceremo un titolo prima di James". Parole di amarezza tirate in ballo sempre, a suo tempo, trite e ritrite su giornali e articoli web e che oggi non possono che tornare in voga nella mente di tutti, tifosi Cavs e non. Perchè James il titolo l'ha vinto pochi mesi fa e perchè, come prevedibile, i Cavs al momento sono ben lungi dal poter ambire ad alzare il trofeo di campioni.

mercoledì 5 settembre 2012

La particolare situazione dei Detroit Pistons

C'è chi potrebbe definire la situazione di Detroit semplicemente come uno status di limbo tra l'elevazione/ la crescita e la possibilità di non riuscire mai ad uscire dal mezzo. 
Il riassunto difatti sta proprio qui. Una più che buona squadra sulla carta sia per assortimento che per prospettiva, ma molto difficilmente collocabile ai piani alti tra gli squadroni che albergano nelle zone post primo/secondo turno playoff. Nello stesso contempo un team difficile da migliorare dall'esterno senza stravolgere il roster, a meno che non arrivi però il sostanzioso e sperato scatto dall'interno sia soprattutto in termini di crescita dei talenti in squadra che in termini di gioco, in primis nel girare il pallone e creare assist (nell'ultima stagione non proprio un dato idilliaco quello delle assistenze).

sabato 1 settembre 2012

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