Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

martedì 27 ottobre 2009

ANALISI DELLE SQUADRE NBA 2009 : DALLAS MAVERICKS


Per le consuete analisi delle squadre NBA oggi è il turno di analizzare i Dallas Mavericks.

La franchigia sta ancora cercando di cavalcare l'onda di qualche anno fa, dove una Dallas schiacciasassi era riuscita a vincere le prime due gare di finale NBA contro Miami salvo poi avere una tremenda ricaduta che ha comportato una rimonta di Wade e compagni che poi hanno vinto il titolo. La squadra era collaudata, l'anno seguente miglior record ad ovest, ma poi è arrivata la sconfitta contro l'ottava classificata ai playoff, i Golden State Warriors, quasi a far capire che ormai il treno della vittoria era già passato. Da lì la squadra non si è più ripresa significativamente, perchè in finale Dallas non c'è più arrivata.

Ora gli uomini per una buona stagione ci sono, ma Cuban non intende più scendere a qualche fermata prima, vuole puntare dritto al titolo e per questo non si è fermato a guardare durante il periodo estivo, con la volontà di mettere su una squadra che potesse aspirare ai massimi livelli. Per questo motivo è stato preso da Toronto, Shawn Marion, un giocatore completo, forte difensore, eccellente atletismo e buona capacità realizzativa.

Inoltre si è puntato forte su un lungo che potesse sostituire Dampier partendo titolare, con quest'ultimo a cominciare dalla panchina. Si è cercato Gortat, acquisto che sarebbe stato perfetto per la franchigia, un grande difensore, ottimo intimidatore d'area, uno che non chiedeva troppi palloni in attacco e che quindi non avrebbe avuto problemi a lasciare le scene offensive all'altro lungo, Nowitzki.

L'acquisto però è saltato, Orlando ha pareggiato l'offerta e si è dovuto ripiegare verso Drew Gooden, buon giocatore anche lui, dotato di buoni movimenti in attacco, ma sostanzialmente è una ala grande mascherata a centro nei casi di necessità, quindi si è sopperito parzialmente al problema. Il più grande difetto di questa squadra, infatti è proprio la mancanza di un centro che possa dominare in area, dare secondi tiri alla squadra ed in grado di placare i centri fisici avversari. Inoltre la squadra ha un tasso di età alto e quindi la sensazione è che abbiano al massimo due anni di possibilità per vincere, altrimenti addio titolo almeno per un pò.

Comunque la squadra nel complesso è migliorata, almeno sulla carta, la loro arma migliore sta nel fatto che quasi tutti i loro giocatori sono anche buoni difensori e quindi la squadra è ottima sia in attacco che in difesa.

In attacco le bocche da fuoco sono molte, ma per Dallas il problema di gestirle non esiste perchè hanno in cabina di regia un play che forse è indirizzato verso il declino, data l'età, ma che per il momento per esperienza, per qualità di assist, per leadership e per intelligenza cestistica è ancora uno dei migliori nella lega. Ovviamente si parla di Jason Kidd. Il vero go-to-guy della squadra comunque è Nowitzki, un giocatore eccellente, un tiratore immenso che trova l'equilibrio nel tiro in tutte le situazioni, grande scorer da ogni posizione, ha solo alcune lacune in difesa da sistemare, ma la grinta che mette nelle partite fa sopperire parzialmente questo aspetto. Con l'arrivo di Marion, Dallas ora può dire la sua anche sull'atletismo, dato che con Josh Howard forma una coppia dal punto di vista dell'esplosività quasi unica. Senza considerare che dalla panchina hanno Terry, un giocatore devastante in termini di punti segnati soprattutto in relazione ai minuti giocati.

In difesa nella zona perimetrale la squadra è forte, Howard e Marion, complice la loro esplosività di gambe sono molto bravi nel chiudere gli spazi e Kidd sopperisce alla difficoltà di tenere play molto atletici con la sua intelligenza nel leggere le azioni e con la sua esperienza. Tra i lunghi il discorso è leggermente da rivedere, la difesa difetta un pò ma tutto sommato con i giusti schemi difensivi e con rotazioni collaudate, si può mascherare il problema.

Tatticamente parlando Dallas inizierà le gare con un quintetto alto, forte a rimbalzo, con tutti i titolari che possono aiutare concretamente sotto le plancie. Il gioco è bidimensionale perchè i titolari sono sia tiratori che penetratori così da essere sempre pericolosi e non dare punti di riferimento alle difese avversarie. Nowitzki allontanandosi dall'area porta i lunghi fuori dal pitturato e può giocare tranquillamente sia il pick' n roll che il pick' n pop in maniera
impeccabile.

Previsione : Semifinale di conference.
Quintetto ideale : Jason Kidd; Josh Howard; Shawn Marion; Dirk Nowitzki; Eric Dampier
Sesto uomo : Jason Terry
Panchinari di spicco : Drew Gooden; Josè Barea; Kris Humphries

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