Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

venerdì 30 aprile 2010

A TYREKE EVANS IL ROOKIE OF THE YEAR 2010

Mentre San Antonio e Phoenix chiudono le rispettive serie mandando a casa rispettivamente Dallas e Portland, in casa Kings Tyreke Evans può festeggiare, e non perchè tenga in particolare ad una delle due franchigie che hanno appena passato il turno, ma perchè la combo guard di Sacramento è stato nominato Rookie of the year 2010, in una annata che lo ha già proiettato a futura grande stella della Lega e che ha visto molte matricole essere protagoniste.

Evans ha battuto soprattutto la concorrenza di Curry e di Jennings, due che il premio lo potevano portare a casa, ma che nulla hanno potuto contro lo strapotere in termini di importanza e statistiche che Tyreke ha mantenuto alto in tutta la stagione, non bloccandosi nenache dinanzi al "muro" che tanto spaventa i primo anno.

mercoledì 28 aprile 2010

I PHILADELPHIA 76ERS RIVOGLIONO LARRY BROWN

Era il lontanissimo 2001, quando un vivace 60enne, portava Philadelphia in finale contro l'armata dei Lakers. Era il suo quarto anno sulla panchina dei Sixers ed il diciannovesimo in generale e mai questi era arrivato a toccare un picco così alto.

La squadra della città dell'amore fraterno era tornata a splendere di luce propria, non più illuminata da quella luce riflessa dei bellissimi anni passati, dove parate di fenomeni si erano dati il cambio di generazione in generazione.
L'armata losangelina era un ostacolo insormontabile e Phila perse la serie 4-1, con la chicca dei 48 punti di Iverson nell'unica gara portata a casa.

Ma quell'annata rimane ancora oggi viva negli occhi dei tifosi, che ogni volta che sentono parlare di A.I. e di quel famoso allenatore, Larry Brown, non possono fare a meno di parlare bene di loro.

Lo stesso Iverson nel 2005 dichiarò di lui come: "Il miglior allenatore al mondo". 

Nove anni dopo ...


martedì 27 aprile 2010

JAMAL CRAWFORD E' IL SIX MAN OF THE YEAR 2010

Continuano le assegnazioni dei premi individuali di fine anno consegnati dalla NBA. Dopo il miglior difensore dell'anno ed il miglior allenatore e dopo il most improved, ora è il turno del miglior sesto uomo. Un ruolo fondamentale per gli equilibri tattici, quello che più di tutti è il go to guy delle riserve, il cestista che partendo dalla panchina fa la differenza.

E proprio quest'ultima prerogativa è quella che meglio descrivere il vincitore di quest'anno, non solo perchè è il suo nuovo soprannome "The Difference", ma anche perchè nel corso della stagione ha dato quel giusto apporto che si richiede per tenere alta la pericolosità del team anche quando la stella è fuori.
Jamal Crawford infatti ha sbaragliato la concorrenza grazie alla sua scelta di prendersi le responsabilità del sesto uomo senza obiettare le direttive del coach.

DUE NOTTI DA LEONI

Le notti dei playoff sono sempre una sorpresa, ogni sera può accadere un qualcosa, un evento, una giocata, che magari in regular season può sembrare tralasciabile, ma che nella post season è  amplificato. 
L'agonismo, la voglia di vincere sono le chiavi del perchè i playoff sono un concentrato di partite emozionanti dove tutto è all'ennesima potenza, dove il vero campione esce alla ribalta facendo quello che serve a vincere e non solo mettendo in mostra delle mere giocate di indubbio spettacolo.

Anche queste ultime due nottate non sono state da meno. Gli Spurs hanno battuto ancora una volta Dallas con un George Hill da 29 punti con 44 minuti d'impiego che ha preso le parti del protagonista e ha sfruttato a pieno le possibilità offerte da Popovich. Quel genio, probabilmente l'unico allenatore al mondo che si sarebbe azzardato di lasciare uno dei play più forti della Lega, tale Tony Parker, a cominciare le partite da sesto uomo come giocatore d'impatto dalla panchina. 

Ma quella notte, in realtà, è stata illuminata da due stelle, due giocatori che quando scelgono di giocare al massimo sono pressocchè immarcabili, D-Wade e LeBron James.


domenica 25 aprile 2010

ASSEGNATO L'EXECUTIVE OF THE YEAR 2010

Poco meno di due mesi fa, a Cleveland, si assisteva ad un "furto" degno della premiata ditta che portò Pau Gasol ai losangelini. Infatti arrivò con una mossa sbalorditiva, la famosa ala grande che apriva il campo, Jamison, che tanto serviva ai Cavs e che tanto voleva James. Furto, perchè praticamente è arrivato in cambio di...nulla, ovvero un Ilgauskas che poi sarebbe tornato da dove veniva. 

Questa mossa, clamorosa come è stata, oltre a far felice il numero 23 (prossimo n°6) ed in generale tutta la squadra, aveva fatto slittare l'executive, Danny Ferry, in vetta nella speciale classifica di executive of the year 2010. Ma non è bastato per vincerlo, è arrivato solo terzo...

sabato 24 aprile 2010

GLI IMMORTALI : I SAN ANTONIO SPURS

Esiste una legge non scritta, una consuetudine, che ti porta a credere di non dare mai per spacciati quella compagine guidata dal maestro Popovich, una delle più vecchie volpi dei playoff.

Anche quando nell'arco di una stagione regolare vedi una dinastia che giunge alla post season con la settima piazza e con lo stesso record dell'ottava, favorita solo per gli scontri diretti, ed ugualmente è sulla bocca di tutti tra le candidate al titolo, una motivazione ci deve essere.

Il vertiginoso declino che aveva accompagnato gli speroni, era solo un fuoco apparente, quella voglia di risparmiare le energie per quando contasse davvero. L'assenza di Parker inoltre ha fatto in modo che sorgesse l'ennesima scommessa vinta di San Antonio, George Hill, armando quelli del Texas di un ulteriore bocca da fuoco che tiene a meraviglia il campo.


giovedì 22 aprile 2010

SCOTT BROOKS COACH OF THE YEAR ; AARON BROOKS MIP ; ROY PRONTO AL RITORNO

Altri due riconoscimenti sono stati diramati nelle ultime ore, riconoscimenti che si vanno ad aggiungere a quello di Howard come difensore dell'anno e che sono il preludio di altri che sono in attesa di essere assegnati.
                         (Scott Brooks e la statuetta del premio. foto NBA.com)

A coronare la stagione da sogno di Oklahoma è stata la nomina di coach Scott Brooks a coach of the year ed ora l'allenatore può stringere tra le mani la statuina più ambita da chi dirige una squadra dalla panchina, quella in rappresentanza del premio. Brooks è riuscito a fare il colpaccio nella sua primissima stagione completa da capo coach riuscendo a vincere 50 partite, ben 27 in più dello scorso anno.

mercoledì 21 aprile 2010

DWIGHT HOWARD MIGLIOR DIFENSORE DELL'ANNO ; SINGLER SARA' ANCORA UN BLUE DEVILS

Dwight Howard insieme al GM dei Magic, Otis Smith. (Foto Gazzetta.it)

Mancava solo l'ufficialità per assegnare il premio che, più di ogni altro, aveva già inciso sopra il nome del suo proprietario. Ora che l'ufficialità è arrivata, Dwight Howard ha potuto stringere a sè una delle riconoscenze più prestigiose, per il secondo anno consecutivo.

Il centro di Orlando ha trionfato con un plebiscito, stracciando gli altri contendenti. Infatti "Superman", ha ricevuto 576 punti totali mentre il secondo classificato, "un certo" Josh Smith, non certo un difensore svogliato, (anzi...) ha preso soli 136 punti. A chiudere il podio è arrivata la nomina di Gerald Wallace che ha totalizzato 113 punti.

lunedì 19 aprile 2010

E SIAMO SOLO AL SECONDO GIORNO ...

Giusto il tempo di concludere tutte le prime gare del tabellone, che già corrono così tante voci che potrebbero far sembrare che non si è solo al secondo giorno di playoff.

Che la serie contro gli Heat non fosse così scontata come sulla carta potesse sembrare, lo si era già capito da gara 1, quando Miami ha causato più di un affanno a Garnett e compagni, ma ad avvalorare la tesi ora arriva una tegola pesante sui Celtics e riguarda proprio il 5 bianco-verde.

Kevin, a 40 secondi dalla fine della gara inaugurale, ha rifilato una gomitata in faccia a Quentin Richardson che gli è costata una giornata di squalifica, ovvero sarà fuori per gara 2. Un problema per i Celtics che saranno privi del loro campione, perlomeno saranno a casa loro e non in quel di Miami, con l'ausilio del pubblico a trascinarli.
Anche Richardson non è rimasto immacolato perchè provocatore del fatto, ma se l'è cavata solo con una multa.


domenica 18 aprile 2010

PRIMA NOTTE DA PLAYOFF

Come si sente l'aria di playoff...

Stanotte si è dato il via alla fase calda dell'annata NBA e già si è cominciato forte, con le prime partite subito accese e ricche di agonismo come in stagione regolare è raro vedere.

Questa prima nottata ha già lasciato strascichi per le prime analisi, e soprattutto ha già visto le "Big" mettere in chiaro la propria supremazia, con Atlanta a Boston a sottolineare come la serie la vogliono chiudere in fretta e senza preamboli. 
La vittoria di Denver invece apre quello che sembra lo scontro più indeciso e lottato di questo primo turno, con nessuna favorita vera e con due franchigie che possono benissimo giocarsela contro chiunque.

O'Neal e Noah: la loro lotta sotto le plancie sarà senza esclusioni di colpi, come saranno anche i playoff 

sabato 17 aprile 2010

SI APRANO LE DANZE : PARTONO I PLAYOFF

Come nella miglior tradizione americana alla fine di ogni annata c'è sempre il ballo di fine anno ed ecco che stasera si apriranno le danze, dove solo i migliori verranno incoronati come re (l'MVP delle finali) e reginetta (la squadra vincente). Tra le certezze e le sorprese, che si avvicenderanno rendendo il tutto più ricco, ora il filo è più sottile perchè ormai in questa fase di stagione tutti giocano al massimo e non risparmiano di certo la propria stella o si rammolliscono quando vedono un certo vantaggio. 

venerdì 16 aprile 2010

PREMI ALTERNATIVI

La stagione regolare è andata in archivio.

Come ogni anno seguiranno nelle prossime settimane le aasegnazioni dei premi individuali.
Dato che molti di essi risultano quasi scontati, noi abbiamo deciso di proprovi dei "trofei" alternativi, con le nostre considerazioni.

SOLO UNA COMPARSA (giocatore che per un motivo o per un altro è stato solo una comparsa durante la stagione) :  
Gilbert Arenas. La motivazione è chiara, la stella di Washington negli ultimi tre anni è stato praticamente sempre in vacanza. Ma soprattutto quest'anno, perchè la sua assenza non ha avuto motivazioni di carattere fisico. Quel poco che ha fatto è stato notevole, ma è stato  un lasso di tempo veramente troppo breve, una "comparsata" che è solo servita a Washington per decidersi a ricostruire tutto da capo smantellando la squadra.

giovedì 15 aprile 2010

UN ANNO VISSUTO CON LA NBA

Con la notte appena trascorsa, un'altra stagione, un'altra regular season NBA è scivolata via, lasciando però nella mente di ogni spettatore dei ricordi, e nella mente di ogni appassionato delle emozioni che solo chi ama la disciplina può apprezzare in pieno.
Un' annata ricchissima di sorprese e di delusioni (per alcuni tifosi), 30 franchigie che hanno disputato 82 partite per arrivare alla post season dove tutto il lavoro fatto è solo la base per costruire la vittoria finale o almeno la partenza per cominciare a sognare in grande per i prossimi anni.


E' stata l'ennesima stagione della consacrazione del dualismo James-Bryant (probabilmente destinato ad imperversare in un atto conclusivo quale è la finale) ma dal quale è emerso un terzo,   
l'intruso, che di solito sconvolge i piani e si insinua nella scena portando grossi cambiamenti allo show, quello che spezza gli equilibri e regala nuovi scenari e nuove pieghe inaspettate allo spettacolo, Kevin Durant, la promessa più cristallina del basket mondiale. Uno che si è ritagliato lo spazio che gli spetta nella cerchia dei migliori ed è pronto ad elegersi nuovo re delle scene, destinato com'è, nei prossimi anni, a recitare un ruolo da vero protagonista spalleggiando gli altri consolidati attori principali.

mercoledì 14 aprile 2010

TUTTO IN UNA NOTTE...

E' il bello della NBA, è il bello dello sport.

Manca una sola singola gara, un'unica notte per mettere in archivio anche quest'annata di regular season, eppure i giochi non sono ancora fatti, anzi, c'è più di una questione da chiarire e non si risolverà finchè l'ultima sirena non concluderà l'ultimo match in programma.

Per due sole squadre la stagione regolare è terminata questa notte, cioè per Sacramento e Denver.
Ciò vuol dire che ci saranno ai nastri di partenza ben 28 formazioni in questa tarda serata, molte delle quali ancora pronte a dare battaglia per ottenere qualcosa di concreto.

martedì 13 aprile 2010

I NEW YORK KNICKS PENSANO A SHAUN LIVINGSTON E A MILANO

L'estate dei Knicks sarà un tripudio di emozioni, a prescidere che funzionino tutte le varie tattiche architettate in questi mesi, e lo si sa fin da quando Donnie Walsh ha cominciato a smantellare l'organico per arrivare con il salary cap praticamente libero. Anche D'Antoni si sfrega le mani in attesa di vedere il suo nuovo gioiellino, anzi, i suoi nuovi gioiellini, ed intanto si prodiga nel promuovere a pieni voti Gallinari, ChandlerBill Walker e Toney Douglas accertandogli un futuro con i nuovi Knicks (una analisi molto più approfondita e dettagliata
sarà oggetto di uno dei prossimi post).

Shaun Livingston (foto bulletsforever.com)

 La squadra è sempre alla ricerca di un buon play, ruolo dove la squadra è carente e sempre alla ricerca dell'uomo giusto.


domenica 11 aprile 2010

PERCHE' DALLAS ARRIVERA' SECONDA

Ormai l'aria di playoff è già entrata nei palazzetti NBA, molte squadre giocano le ultime partite di stagione regolare con l'intensità pari alla propria classifica, Cleveland si permette il lusso di far riposare James e di evitare di provare ad accorciare i tempi di recupero a Shaq, mentre Toronto e Chicago si affrontano in una partita che si prospetta calda ed avvincente dalla quale quasi al 100% uscirà la qualificata alla post season 2010.

Ma ci sono franchigie che, anche se sicure di continuare a viaggiare per qualche altra trasferta, non si possono adagiare per cercare di guadagnare la seconda piazza in una conference come quella dell'Ovest dove la lotta per le posizioni di comando non è mai decisa se non fino all'ultimo.
Dallas, Denver, Utah e perchè no, Phoenix, si dibattono ancora, e anche se i loro record sono vincenti non possono lasciar riposare nessuno dei loro giocatori.

In vantaggio per conquistare la tanto sperata seconda posizione al momento è Dallas, che, rinvigorita con l'arrivo di Butler ed Haywood, sembra sempre più la vera contendente dei Lakers per la sfida in Finale di Conference.

venerdì 9 aprile 2010

E' TEMPO DI RINNOVI ; NOWITZKI IN UNA NUOVA VESTE

E' nell'aria già da alcuni giorni e, anche se mancava l'ufficialità, oramai era un dato di fatto. Ginobili rinnova con gli Spurs. Se ne va così un ennesimo tassello dal puzzle, che costituiva quella free agency tanto attesa di Luglio.

Rinnovare Manu è stata una grande mossa per San Antonio, non solo in luce alle recenti prestazioni dell'argentino (senza di esse gli Spurs avrebbe seriamente messo a rischio la possibilità di raggiungere la post-season), ma soprattutto perchè gli speroni conoscono bene le qualità del giocatore e non hanno intenzione di far rafforzare altri con il loro campione.

Ginobili ora è sicuramente più sereno (foto usatoday.net)
Quello che però ha stupito è il contratto con il quale Ginobili si legherà per altre tre stagioni al Texas, ovviamente sponda San Antonio. Ginobili percepirà $11.8 milioni nella stagione 2010-2011, $12.9 milioni nella stagione 2011-2012 e $14.1 milioni nell'anno finale del contratto, per un totale di $38.8 milioni complessivi.

giovedì 8 aprile 2010

ANCHE TURNER UFFICIALIZZA LA SCELTA DI DICHIARASI AL DRAFT ; KENTUCKY PRONTA A RICOSTRUIRE

La stagione NCAA si è appena conclusa e, smaltiti anche i festeggiamenti di Duke, ora si è tornati a parlare del prossimo draft. A farlo questa volta, sono stati i diretti interessati, i giocatori che sceglieranno o meno di fare il passo grosso verso la NBA.

Finalmente sono arrivate le dichiarazioni ufficiali di uno dei talenti più attesi del college, quelle di un certo Evan Turner, che a vederlo giocare si merita la sicurezza di essere chiamato alla seconda scelta assoluta; seconda, giusto perchè Wall è un freshman ed ha l'emblema di prossima stella del professionismo già marchiato addosso ovunque andrà. 

Turner senza dubbio è un vero fenomeno e le cifre che lo hanno accompagnato in questa stagione ne hanno confermate le doti (20,4 punti, 9,2 rimbalzi e 6 assist), un all-around con il fisico dell'ala piccola ma con il controllo di palla degno di una guardia, adatta anche a condurre il gioco.

mercoledì 7 aprile 2010

CHRIS BOSH SI FERMA ; IL FUTURO CANADESE PASSA DA BARGNANI

Perdere contro Cleveland era quasi inevitabile per Toronto. Una squadra che in poco tempo ha dilapidato un quinto posto nella post-season per ritrovarsi ora come l'unica a dover ancora lottare (con i Bulls) per accaparrarsi l'ultimo spot disponibile, era difficile pronosticare che potesse battere la corazzata Cavs, ma, seppur minime, le speranze c'erano.

C'erano, ma si sono "fratturate" dopo appena 2 minuti di gioco insieme alla mascella di Bosh. Infatti il leader dei Raptors, ha avuto giusto il tempo di collezionare due punti 1 assist ed 1 rimbalzo (non male per averlo fatto in due minuti...) che è stato poi costretto ad abbandonare il parquet. Uno scontro in volo con il gomito di Antawn Jamison gli ha procurato la frattura della mascella ed ora si parla di circa un mese di stop (tanto ci volle a Louis Williams per recuperare dallo stesso infortunio), anche se non si escludono tempi minori.


martedì 6 aprile 2010

VINCE DUKE !

(foto espn.go.com)

La notte passata è stata una di quelle rarissime occasioni durante la stagione regolare nella quale la NBA si ferma, non si giocano partite professionistiche per lasciare spazio ad un evento molto importante per il basket americano: la finale NCAA, una delle partite più attese dell'anno.

Quest'anno il match è stato ancora probabilmente più intrigante, e non per il risultato finale che ha visto uscire la vincitrice con soli 2 punti di scarto, ma perchè a contendersi il match c'era si una delle favorite, Duke, ma c'era anche la squadra rivelazione dell'anno, quella che in pochissimi si aspettavo che arrivasse fino in fondo, il college di Butler, quella formazione capace di battere sia la prima che la seconda testa di serie del suo tabellone.



lunedì 5 aprile 2010

COACH DON NELSON : UN PREMIO ALLA CARRIERA

Coach Don Nelson  è entrato nella storia della NBA e lo ha fatto dalla porta principale. Definito da molti un innovatore, un ponte divisorio delle masse tra chi ama il suo stile di gioco spregiudicato e che invece lo considera un modo di giocare sconsiderato. Chi lo ama, ammira il suo run and gun, la velocità che cerca di imprimere sempre al gioco, le azioni in perenne transizione, la voglia di vedere i suoi correre per tutto l'arco della partita, chi lo ama lo vede come un vero maestro nel lasciare il più allo spettacolo e all'abilità dei singoli. Chi invece non sopporta il suo stile, ne addita la troppa libertà che lascia in campo ai suoi, le poche indicazioni verso i giocatori, non ammira il desiderio di volere la giocata veloce che potrebbe risultare infruttuosa rispetto ad una giocata più ragionata e magari dal risultato più sicuro.

Ma questo è Don Nelson 34 anni di carriera tra Milwaukee, Golden State, New York e Dallas che lo hanno portato a "ricevere" una onoreficenza, forse la più grande per un coach, divenire quello più vincente con ben 1332 vittorie che gli permettono di eguagliare il record stabilito anni orsono da Lenny Wilkens. Difatti con la prossima vittoria l'ormai 70enne coach (70 anni il 15 Maggio), diverrà primo in solitaria in questa classifica.


domenica 4 aprile 2010

ANDREW BOGUT FUORI SUL PIU' BELLO : Ai BOX FINO ALLA FINE DELLA STAGIONE

Durante l'anno i Bucks sono stati a lungo snobbati, passati per lunghi tratti lontani dai riflettori, perchè un prodotto con troppe scommesse e troppi giovani.
Ma quando hanno cominciato a vincere (almeno una volta) anche contro Cleveland, Boston, Atlanta, Denver, Utah, Oklahoma e via discorrendo, allora hanno cominciato a far parlare di sè.

Il meccanismo della squadra è semplice, le scommesse di inizio anno sono state vinte tutte e si è riuscito ad assemblare un buon mix tra i giovani ed i veterani, formando la squadra mirando sull'elemento giusto che potesse mancare alla rosa e tutto questo senza considerare l'ennesimo grave infortunio accorso alla loro stella, Michael Redd.

Ora la squadra si è affidata al gruppo senza un go-to-guy di riferimento, anche se su tutti si stava affermando quella primissima scelta al draft 2005, l'australiano Andrew Bogut, che a suon di stoppate, rimbalzi e punti stava diventando qualcosa di più di una classica ed ottima macchina di doppie doppie.


sabato 3 aprile 2010

KOBE BRYANT E LEBRON JAMES


No, non si parla dell'ennesimo dualismo tra i due, di chi sia il più forte,ecc.. Semplicemente i due hanno fatto notizia, seppur in un modo diverso che li riconduce nello stesso fine: la free agency 2010.
E già, ancora a parlare dell'estate 2010. Gira e rigira, anche se i fenomeni non ne vogliono più sapere di questioni al riguardo fino al momento della verità, indirettamente riconducono nuovamente le voci su di loro e sulle loro scelte future.

venerdì 2 aprile 2010

ULTIME DALL' NBA : LE RINUNCIE AI MONDIALI DI JAMES E WADE ; IL NUOVO ALLENAMENTO PER THABEET


Negli ultimi giorni, di notizie fuori dal parquet, ne sono circolate eccome, a cominciare dalla rinuncia di James e Wade a partecipare ai mondiali di Turchia (per Wade non è ancora ufficiale ma manca solo l'annuncio formale alla stampa) fino al possibile rientro anticipato di Shaq. Ma non solo queste due news hanno tenuto banco tra i media, anche la notizia della nuova casacca che vestirà Alonzo Gee fino a fine stagione e il nuovo programma d'allenamento proposto a Thabeet, sono altre notizie circolate.

Che LeBron sappia benissimo che tutte le franchigie che hanno uno spazio salariale sufficiente per poterlo firmare, faranno di tutto per averlo, è una sicurezza e di conseguenza "Il Prescelto" ha fatto la scelta egoistica più semplice, evitare di partire con il Dream Team. Senza mezzi termini ha motivato la propria scelta con la più veritiera delle spiegazioni: guardare al proprio futuro per poter scegliere il nuovo contratto con estrema tranquillità e dedicarsi solo a queto pensiero. I più maliziosi additano la rinuncia di "The Chosen One" ad un prossimo film a cui LeBron prenderà parte proprio in quel periodo.
Wade è intenzionato a fare lo stesso ed ad usare la stessa motivazione. Per i più questo è il segnale che i due amici vogliono organizzarsi per cercare di vestire la stessa maglia la prossima stagione, ma non è detto che questa prima lettura sia quella corretta.

giovedì 1 aprile 2010

AMAR'E STOUDEMIRE SEMPRE INTERESSATO AD APPRODARE AI NETS

Ultimamente a tenere sempre banco tra le prime pagine di news in casa NBA, ci sono i New Jersey Nets per il record negativo evitato ed il mercato che non smette mai di fare notizia. 

Bene. Giusto per non cambiare la salsa, i due "eventi" che fanno parlare di sè sono ancora loro, ma ora miscelati tra di loro. Ma questa volta non sono i dirigenti dei Nets a far trapelare una qualche voce su un eventuale obiettivo societario a fine stagione, bensì è stato un giocatore a tessere buone parole sulla franchigia e su un suo eventuale approdo.

Il giocatore in questione è l'ala grande/centro Amar'e Stoudemire.
Già ai primordi di questa annata si parlava di un possibile allontanamento del giocatore dai Suns, poi il nulla di fatto.
Poi è arrivata la trattativa con i Cavs, ma, seppur fallita anche questa, si è oramai capito che con moltissima probabilità Stat andrà via dall'Arizona. Ed a questo punto perchè non scegliersi la destinazione anzichè essere trattato chissà in quale luogo?