Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

lunedì 30 settembre 2013

Le ambizioni degli Indiana Pacers

"Abbiamo il potenziale per vincere il titolo?" "Si ce l'abbiamo". Con questa frase Larry Bird ha aperto a qualunque possibilità in merito al futuro dei Pacers e alla grande fiducia che ripone nel team di cui è una figura di rilievo sotto l'aspetto dirigenziale. 

Bird ha inquadrato subito il perché questa affermazione è pertinente più di quanto alcuni possano pensare.
I Pacers sono una squadra nel vero senso della parola, hanno trascinato Miami oltre il limite fino a gara 7, hanno giocatori di buonissimo livello e ad oggi, una squadra intercambiabile con circa 10 elementi capaci di contribuire (chi meno chi più ovviamente), al raggiungimento di grandi traguardi.

giovedì 29 agosto 2013

Allen Iverson e Tracy McGrady si ritirano dalla NBA

Con il nostro 1000 articolo sul blog non solo si celebra per noi un importante traguardo raggiunto, ma soprattutto in NBA si chiude una specie di ciclo con altri due ritiri di rilievo praticamente ufficiali che si vanno a sommare a quelli di questa stessa estate di Jason Kidd e Grant Hill. Un'estate dunque che ha visto il ritiro di 4 grandissimi interpreti della pallacanestro all-time, un'estate che di fatto è stata portavoce di qualcosa di inevitabile e ormai certo, ovvero che volti importanti dell'ultimo decennio (e non solo) devono lasciare spazio al nuovo che avanza ma mai senza essere ricordati per tutto quello che ci hanno regalato.

Ovviamente i due ritiri in questione sono quelli annunciati di Iverson e McGrady entrambi ritiratisi dalla NBA. 

lunedì 12 agosto 2013

E' partita la ricostruzione dei 76ers, sarà la volta buona?


Tante, anzi tantissime squadre, si ritrovano con un buon team ma che non riesce a scalare quel gradino in più che serve per vincere o per lo meno per arrivare in fondo. Tutti questi team si ritrovano forse in una delle situazioni più scomode che la NBA possa proporre ovvero quello stallo in cui non puoi affidarti ad un nuovo progetto ma bensì solo cercare di migliorare la squadra quel tanto che basta, magari però molto spesso senza avere scelte al draft o salary cap che ti permetta il free agent giusto. In questa situazione di impasse molti club dovrebbero fermarsi un attimo a riflettere se sia il caso o meno di avere il coraggio di cambiare tutto e ripartire da capo, ricostruendo su fondamenta più solide che possano essere una forte base di crescita. Ricorrere alle giovani promesse, alle scelte del draft, alla liberazione del salary cap per attrarre free agent è sicuramente una delle migliori soluzioni percorribili per riniziare.

Ed è questo quello che hanno scelto di fare i Sixers. 

domenica 4 agosto 2013

Tutti i record della stagione NBA 2012/2013

Prima dell'inizio più o meno ufficiale della stagione 2013/2014 con i training camp, vogliamo chiudere la scorsa stagione con un articolo che raccoglie alcuni fatti e particolarità statistiche interessanti. Come ogni anno, tra la stagione regolare ed i playoff, nel campionato NBA si aggiornano in continuazione record su record, consegnando alla storia spesso e volentieri anche prestazioni memorabili. Tra record più o meno significativi, abbiamo anche per questa stagione raccolto praticamente tutti i primati aggiornati e ve li proponiamo, divisi per squadra di appartenenza. Nel caso ci dovessero essere giocatori/allenatori che hanno aggiornato record ma che poi hanno o cambiato casacca o semplicemente sono senza squadra, ovviamente saranno nel paragrafo dedicato al team con cui hanno fatto registrare tale statistica. Le squadre sono in ordine alfabetico. 

Atlanta Hawks: Kyle Korver ha messo a segno almeno una tripla in 49 gare di fila, siglando il nuovo record franchigia per gli Hawks; Larry Drew è il secondo coach nella storia degli Hawks a vincere 100 gare, gli ci sono volute 173 partite, al primo posto rimane Lenny Wilkens che ne impiegò 166; nella gara contro i Bulls di Gennaio, Atlanta ha fatto soli 20 punti nella prima metà di gara, record negativo di franchigia per punti segnati in un tempo, da sottolineare i soli 5 punti nel secondo quarto, altro record negativo di franchigia per minor numero di punti in un quarto.

mercoledì 31 luglio 2013

Brandon Jennings ai Pistons

Dopo la firma di Mike Miller per i Memphis Grizzlies e quella di DeJuan Blair per i Mavericks, anche un'altra firma è praticamente divenuta ufficiale in queste ore, una firma prestigiosa, forse la più prestigiosa tra i free agents rimasti. Parliamo di Brandon Jennings. Il play l'anno passato in forza ai Bucks, non voleva tornare a vestire la casacca di Milwaukee e quindi voleva ripartire nella prossima stagione con indosso una nuova maglia da gioco. Nella fattispecie saranno i Detroit Pistons il team del suo prossimo futuro, il team che ha scelto di affidargli il ruolo di play titolare,quella squadra che sta cominciando a costruirsi un futuro prossimo migliore del recente passato.

mercoledì 24 luglio 2013

Da Settembre partirà Dunkest.com un'eccellente sito per cimentarsi nel fantabasket online


“Fosse per me, considerato anche il salary proverei a prendere questo”… “Quel ragazzo quest’anno si che sta facendo una grande stagione”… “Secondo me ora che si è infortunato il titolare, è il suo momento e potrà dimostrare tutto il suo talento”… Quante volte guardando una stagione NBA avremo detto frasi come queste, impersonificando gli allenatori, provando a mettersi nei panni del General Manager, ma anche improvvisandosi scout pronti a scommettere sul nuovo talento appena entrato nel mondo professionistico del basket americano. 

Da oggi le parole possono essere trasformate in realtà, le proprie idee possono trovare realizzazione e attraverso il divertimento, si può anche dimostrare di avere ragione.
Con la nuova stagione difatti partirà anche un nuovo sito, il sito di fantabasket per eccellenza, completo di tutte le caratteristiche per potersi divertire e confrontare con chiunque, o semplicemente cimentarsi tra amici.

giovedì 11 luglio 2013

Cavs-Bynum, due storie che si intrecciano con un comune obiettivo: Tornare al top

Dopo aver ascoltato le varie proposte pervenutegli, Andrew Bynum si è lasciato convincere dai soldi e dal progetto Cavs, che hanno scommesso sul grande talento del ragazzo sorpassando la sua conosciuta "capacità" di calamitarsi gli infortuni. In realtà i Cavaliers si sono cautelati, costruendo un contratto ad hoc per il centro, un accordo che richiama si un biennale ma con una team option e soprattutto saranno anche $12 milioni di dollari l'anno ma nella prima annata sono garantiti solo la metà, che possono divenire completi nel caso Bynum calchi il parquet per un tot numero di gare, declamate sul contratto. 
Ma i Cavs e Bynum sono uniti non solo da un pezzo di carta ma anche da un trascorso che ha linee guida comuni, che nonostante rappresenti due mondi diversi, quello societario e quello del giocatore, essenzialmente è una sola storia, quella di chi ha assaporato la possibilità di avere il meglio ed esserselo visto sfilare davanti agli occhi nel momento migliore lasciando solo la scia del profumo, che non appaga. Quello di chi vuole provare a rivivere la stessa situazione ma cambiandone il finale.

mercoledì 10 luglio 2013

Gigi Datome è un nuovo giocatore dei Detroit Pistons

Finita la bella stagione con la Virtus Roma, per Datome le strade per l'elité del basket si sono spalancate. L'indecisione tra il desiderio di essere protagonista in Eurolega o di provare a perseguire il sogno americano, si è ben presto risolta, con l'italiano che ha scelto di non perdere il treno, anzi per meglio dire l'aereo, che gli consentirà di attraversare l'oceano, ma non per vacanza, bensì per saggiare un mondo nuovo, la diversa cultura dello sport americano. 

domenica 7 luglio 2013

Josh Smith a Detroit: Come cambiano i Pistons

Un altro pezzo del puzzle dei free agents si è sistemato. Un bel pò a sorpresa, Smith ha scelto di accettare i $56 milioni in quattro anni offerti dai Detroit Pistons.

Negli ultimi giorni si era parlato ancora una volta dei Rockets, pronti a dare l'assalto anche all'ala ex Hawks, dopo aver firmato Howard. Ma si era anche parlato di molteplici franchigie pronte ad offrire un importante ingaggio a Smith. Ebbene, dopo aver dato un'occhiata a tutte le proposte, l'ala ha deciso di fare le valigie destinazione Motown.

sabato 6 luglio 2013

Dwight Howard è ufficiale ai Rockets

Mentre una squadra texana (gli Spurs) si è contesa quest'anno la finale, sempre in Texas c’è una nuova realtà che sta emergendo, cercando di costruire una squadra al fine di emulare i risultati che la “cugina” macina in continuazione. I presupposti per riuscirci ci sono a Houston ed ora che è stata rinsaldata la base, bisogna prendere i primi compensi.
E’ stato l’aver puntato su James Harden che come pronosticato dai più è esploso, è stato l’aver avuto una dirigenza con un disegno, un progetto ben congegnato, è stato l’essersi presi l’onere di rischiare con contratti importanti,  è stato tutto questo e molto altro ancora il passo decisivo che ha portato Houston, ad oggi, ad aver attirato Dwight Howard tra le sue fila. 

venerdì 5 luglio 2013

Mercato NBA 2013: Iguodala ai Warriors; analisi della situazione di Belinelli

Il mercato in queste ore è escandescente, in vera fibrillazione, rumors e colpi veri e propri si susseguono, sovrapponendosi in fretta ai se e ai ma. Molte le scelte dei giocatori, come quella di Howard, annunciata per questo weekend. Sul social twitter, DH annuncerà la sua prossima destinazione nelle prossime ore, destinazione che potrebbe essere facilmente Houston, la più accreditata (anche da Sam Amick che lo da quasi per ufficiale), o possibilmente c'è ancora un barlume per la new entry Golden State che si sta prodigando molto attivamente sul mercato. Arriverà intanto Iguodala ai Warriors con un contratto da $48 milioni di dollari a stagione, cifra giusta e lunghezza contrattuale perfetta per le richieste dell'ormai ex Nuggets (da sottolineare come Denver gli offrì il quadriennale da $53 milioni ma lui lo ha rifiutato per andare a Golden State) ma andrà via Jack che ha dato tanto lo scorso anno. Il progetto c'è eccome con Stephen Curry e Klay Thompson che completano alla perfezione il trittico di esterni con Iguodala virtualmente intercambiabile con Klay per i ruoli di ala piccola e guardia (non dimentichiamoci Harrison Barnes), poi c'è l'ottimo David Lee ed infine si stanno portando avanti altri accorgimenti col mercato (tratterranno Bogut?). Le prossime cessioni di Biedrins e Jefferson fanno respirare salarialmente Golden State. Si aspettano poi altri sviluppi in casa Warriors, se veramente arrivasse Howard (molto difficile) il team sarebbe una contender che deve limare solo qualche imperfezione a livello di panchina, ovviamente sulla carta, perché poi c'è sempre un team appena assemblato da far quadrare...

Ma in mezzo alle tante trattative sfumate e alle tante che si stanno concretizzando, c'è la firma del "nostro" Belinelli che andrà a rimpolpare il settore guardie già abbastanza fornito dei San Antonio Spurs.

Breaking News: Belinelli agli Spurs


mercoledì 3 luglio 2013

Mercato NBA: JJ Redick e Bledsoe si muovono

Con il draft appena passato e la certezza di chi è free agent o meno, il mercato NBA è potuto entrare ancora di più nel vivo. La notte del draft come sempre non ha mancato di elargirci il colpo ad effetto (lo scambio Holiday-Noel) dando in fin dei conti il via a quelli che poi saranno e sono già, i botti estivi. In attesa della decisione di Dwight Howard, sempre più in bilico tra Rockets e Mavs coi Lakers molto più defilati, e degli altri nomi di spicco della free agency (vedasi ad esempio Smith), il mercato NBA non è rimasto alla finestra e non si lega solo ai "senza-contratto". La trade tra Nets e Celtics ne è stato un chiaro esempio, simbolo di come si pianifichi da oggi il futuro, anche la trade di Bargnani ne è un'altra prova lampante, ma complice lo sguardo già al prossimo "famigerato" draft e complice la voglia di provare nuove soluzioni, anche molte altre squadre si stanno muovendo alimentando un mercato già attivo.

I Clippers sono tra le squadre che stanno "sollecitando" il mercato, con il pezzo pregiato Bledsoe primo a partire. 

lunedì 1 luglio 2013

Andrea Bargnani andrà ai Knicks

Si attende solamente l'ufficialità, Andrea Bargnani sarà un Knicks l'anno prossimo.

Era solo questione di giorni, il problema era solo capire quando Bargnani avrebbe cambiato casacca e dove sarebbe andato, perchè l'ipotesi di rimanere a Toronto non era da tempo più un'opzione credibile. In realtà non lo era già dal mercato invernale, gli unici a non accorgersene erano solo quelli dietro la scrivania dei Raptors, intenzionati a crederci fino all'ultimo quando ormai si era già arrivati al fondo dell'avventura dell'italiano in Canada.

sabato 29 giugno 2013

Confermata la mega trade Celtics-Nets

Il 10 luglio sarà ufficiale, ma per ora c'è la conferma assoluta che la trade vociferata tra Celtics e Nets ha trovato compimento, l'accordo è giunto. Il duo simbolo dei Celtics da alcuni anni a questa parte (ovviamente parliamo di Pierce e Garnett) si sposterà direzione Brooklyn accompagnato dall'ottimo Jason Terry ed in cambio Boston avrà un infarcimento di giocatori, alcuni discreti altri buoni solo per liberare spazio salariale e ben tre prime scelte (2014 protetta, 2016 e 2018 ed in più nel 2017 c'è la possibilità che possano scambiarsi le scelte a discrezione di Boston). I giocatori che si sposteranno nel Massachusetts sono: Humphries col suo spropositato contratto che scadrà l'anno prossimo, Kris Joseph che ha la team option, Gerald Wallace che si tenterà di rianimare (anche perché altrimenti il suo contratto è bello pesante), Marshon Brooks, giovane in rampa di lancio che magari con il giusto spazio può uscire completamente dal guscio e spiccare il volo, ed infine Keith Bogans, che arriverà tramite una sign and trade. 

venerdì 28 giugno 2013

NBA Draft 2013

Ecco il Draft NBA 2013 in diretta. Chi lo segue con noi live, prema F5 per aggiornare la pagina.

1. Cleveland Cavaliers: Anthony Bennett, ala piccola/ala grande, UNLV

2. Orlando Magic: Victor Oladipo, guardia, Indiana

3. Washington Wizards: Otto Porter Jr, ala piccola, Georgetown

4. Charlotte Bobcats: Cody Zeller, ala grande/centro, Indiana

5. Phoenix Suns: Alex Len, centro, Maryland


giovedì 27 giugno 2013

Mock Draft NBA 2013

Stanotte all'1:00 ore italiane si svolgerà l'evento che chiude un'annata cestistica e dà il via a quella nuova: il Draft. Prima di vedere effettivamente stanotte quale saranno le reali chiamate per quest'anno, facciamo il nostro Mock Draft. 

1.Cleveland Cavaliers: Mai come quest'anno è incerta la scelta numero uno. Solitamente il giro di giocatori che si contendono la prima chiamata è sempre attorno a due soli nomi, mentre per quest'anno sembra che gli stessi Cavs progettino vari scenari e non abbiano le idee chiarissime. Come dicevamo in un precedente articolo: Analisi su chi sceglieranno i Cavs con la prima scelta , tutto lascerebbe presupporre che il primo ad alzarsi dalla sua sedia sarà Nerlens Noel. Giocatore che assieme a McLemore rappresenterebbe il meglio del lotto di quest'anno. Appurato che Noel sia la scelta più ovvia, soggettivamente parlando (solo perchè il ruolo di McLemore è coperto, avendo appena scommesso su Waiters), Cleveland sta prendendo in serissima considerazione Alex Len, dato che vorrebbe comunque un centro e non è convintissima di Nerlens. Len  li ha impressionati per potenziale e per l'agilità decisamente sopra la media per un lungo della sua stazza. I Cavs sanno bene che "usare" la uno per un giocatore almeno da quinta-sesta chiamata è un bel rischio perciò si parlava nelle ultime ore di una trade che li vedrebbe scendere qualche posizione per accaparrarsi soprattutto una scelta per l'anno venturo dove il Draft sarà ben più ricco e prendere comunque Len. Vicissitudini a parte la nostra pick resta su Noel, per come stanno le cose ora, che in attacco ricorda un pò Noah dei primi tempi ma che in difesa è impressionante.

martedì 25 giugno 2013

Come Doc Rivers è arrivato sulla panchina dei Clippers

Finita la stagione, in casa Clippers si sono tirate le somme. Progetto che ha preso bene il via, nucleo che convince e squadra che nel complesso ha la potenzialità per crescere e migliorare coi giusti innesti. Appurato che la base di partenza piace e che si crede di poter fare di più, la decisione della dirigenza è stata quella di cambiare la guida tecnica, dando il ben servito a Del Negro e cercando sul mercato il coach che più può aiutare nel definitivo salto di qualità. Ma prima di pensare a questo, tutti i dirigenti sanno bene che c'è bisogno di concentrarsi come priorità assoluta a convincere il prossimo free agent Chris Paul a restare.
La questione Chris Paul però non rimane slegata dalla questione allenatore, anzi.

venerdì 21 giugno 2013

I Miami Heat vincono il titolo NBA stagione 2012/2013

L'ammasso di maglie bianche tutte in piedi sugli spalti nei momenti finali, una coreografia di braccia alzate "azionate" al canestro di James a poco meno di 30 secondi dal termine, l'abbraccio di LeBron con Duncan, Stern che consegna la coppa e la moltitudine di mani che si affannavano a toccarla tutte insieme, sono stati solo i primi festeggiamenti della vittoria dei Miami Heat del titolo NBA.

martedì 18 giugno 2013

Il primo match point: Gli Spurs conducono 3 a 2 la serie

Il mese di giugno porta con sé sempre e comunque notizie di mercato, continui aggiornamenti sui nuovi prospetti pronti o meno al salto in NBA, ma soprattutto è portatore di quello che è l'evento principale di una stagione NBA, le Finals. A prescindere dal tifo o dalle grandi attese attorno ai progetti futuri delle 28 squadre escluse, l'oggettivo interesse catalizzatore è senz'altro vedere la serie finale, quella che stabilisce il vincitore dell'annata NBA.


Complice in primis il lavoro tattico di Popovich, e in secondo luogo (anche se correlato al primo) la capacità degli Spurs di coinvolgere in modo esemplare non solo le stelle ma un pò tutti anche in attacco, San Antonio si è portata ad una vittoria di distanza dall'obiettivo, parando dinanzi a se comunque un muro da scavalcare da parte degli Heat che ora devono vincerne due consecutive per dimostrare di essere ancora una volta i migliori.

giovedì 13 giugno 2013

Da giocatore ad allenatore in poco più di una settimana: I Nets puntano "di nuovo" su Kidd

Circa una settimana fa, tributavamo ad uno dei più grandi interpreti del ruolo di playmaker, un giusto, voluto e dovuto articolo per sottolineare e rimarcare il suo mito. Nelle ultime ore però, il quarantenne Jason Kidd è riuscito a "bipolizzare" l'attenzione dei media divisosi tra il futuro prossimo del giocatore e le finali NBA che imperversano inesorabili e vedono per ora San Antonio in vantaggio sugli Heat (gara 3 è stata proprio un KO per Miami) anche grazie a scelte tattiche oculate. 

Ma nonostante le Finals siano entrate nel vivo della competizione, il futuro di Jason Kidd non è assolutamente trascurabile quantomeno perché rimane sempre nell'ambito cestistico.
Neanche il tempo di ritirarsi e il buon Jason ha già capito che nel suo presente prossimo ci sarà sempre la palla a spicchi, solo che questa volta dovrà tenerla in mano meno spesso a dispetto di una lavagnetta.

mercoledì 5 giugno 2013

Il tributo ad uno dei più grandi: Jason Kidd

Un tiro, un fallo. Un tentativo di penetrazione, una palla strappata con la massima veemenza dalle mani. Era il 1988 quando due ragazzi, uno di 15 e l'altro di 20 anni, si davano battaglia in 1 contro 1 o in partitelle da playground, e il ragazzo di vent'anni voleva per forza di cose smorzare l'ego crescente del quindicenne. A quei tempi un Jason Kidd ancora ai primi anni dell'High School aveva cominciato ad affacciarsi con continuità sui playground di Oakland dopo un vissuto in palestra e "sulle colline", lì dove viveva la sua famiglia, classico esempio di famiglia del ceto medio.
Ma ad aspettarlo sui campi "all'aperto" c'era Gary Payton, uno cresciuto nella cosiddetta "parte ruvida" della città, uno che di playground ne sapeva qualcosa, uno che "imparò" l'arte del trash talking e del gioco duro proprio giocando per la strada (su quei campetti c'erano tra gli altri anche Brian Shaw e un certo Demetrius Mitchell, ma questa è un' altra storia...).

E' proprio da qui che nasce la leggenda, la leggenda vivente di un play che ha imparato a ragionare, a difendere duro, a non ascoltare le provocazioni ma a farsi rispettare, anche perché sapeva rendere contenti tutti con il suo gioco a beneficio del prossimo.

martedì 4 giugno 2013

Una "carriera insieme" : Grant Hill e Jason Kidd si ritirano

Era il lontano 1994 quando al Draft si presentarono due giovani dalle bellissime prospettive. Uno con le stigmati del nuovo play fenomeno vecchio stampo dalle doti di passaggio fuori dal comune, l'altro con l'etichetta pesante addosso di nuovo Jordan per le capacità e le potenzialità lasciate intravedere a Duke. Quei due erano rispettivamente Jason Kidd e Grant Hill. 
Considerato il talento enorme del duo, J.K. venne preso alla 2 e Hill alla 3, solo Glenn Robinson davanti a loro.

mercoledì 29 maggio 2013

La serie che ha restituito le Finals agli Spurs


La rabbia di Gasol sfogata sul tavolo a bordo campo, la reazione stizzita di Bayless verso Hollins e verso la partita, i tagli incontrastati a centro area di Parker e compagnia, il rifiuto del ferro (e della difesa Spurs) di far timbrare con regolarità il cartellino al buon Zach Randolph, sono alcuni piccoli spezzoni di partita che simbolicamente rappresentano quella gara 4, quella che ha sancito lo sweep di San Antonio ai danni di Memphis.

sabato 25 maggio 2013

Analisi su chi sceglieranno i Cleveland Cavs al Draft NBA 2013


Ancora Cavs. 
Dopo la pick di due anni fa: Kyrie Irving, Cleveland ha ancora una volta la scelta numero uno, in parole spicciole ha nuovamente la possibilità di prendere il miglior giovane, accaparrandosi cioè, sulla carta, due sui tre migliori giovani degli ultimi tre anni.

Ovviamente la scelta non è garanzia di successo nell'immediato, neanche con la prima selezione, tanto per citare esempi recentissimi, al momento Damian Lillard avrebbe qualche parolina in più da ridire rispetto ad Anthony Davis, ma per rimanere nell'esempio Anthony Davis diverrà comunque una star in futuro nella NBA, confermando quindi che nella quasi totalità dei casi scegliere alla uno, significa selezionare giocatori destinati a spostare l'inerzia nella NBA (Brown e pochissimi altri a parte). La cosa interessante però è che quest'anno con tutta probabilità Cleveland potrebbe non puntare sul talento considerato più forte, cioè Ben McLemore. 

venerdì 24 maggio 2013

Ecco i tre quintetti All NBA 2013

Dopo le assegnazioni di tutti premi stagionali, ecco che sono stati diramati anche i tre quintetti All-NBA. Nessuna sorpresa per l'All NBA First Team nonostante un nome su tutti, quello del principale scorer dell'anno, Carmelo Anthony, sia nel secondo. Ovviamente con James e Durant davanti, alla stella dei Knicks spetta essere "solo" un membro di spicco del secondo quintetto, accompagnandosi ad un comunque grandissimo parterre di compagni, con alcuni che avrebbero potuto ambire al primo quintetto ma che "vivono" la stessa situazione appena citata per Anthony, ovvero avere qualcuno di irrinunciabile dinanzi a loro nelle preferenze.

Elenchiamo ora i tre quintetti e, tra parentesi accanto ai nomi, trascriviamo il numero di preferenze avute per il 1° quintetto. A seguito dei nomi, sottolineamo alcune curiosità interessanti:

mercoledì 22 maggio 2013

Draft Lottery 2013: Ecco chi sceglierà per prima al Draft NBA 2013

Questa notte si è svolta la Draft Lottery, il meccanismo per determinare quale squadra avesse il privilegio di selezionare per prima in questo Draft, chi per seconda e così via...

La situazione prima del sorteggio vedeva i Magic come peggiore team della lega in termini di bilancio vittorie-sconfitte e per tale motivo col 25% di possibilità di vincere la lottery. Subito dietro i Bobcats col 19,6% di probabilità. 

Ma anche per quest'anno, come oramai sta divenendo quasi sempre una consuetudine, chi arriva con maggiori possibilità di vincere, non vince mai. Il trend allora potrebbe dar ragione a Charlotte, ma anche per quest'anno la sorte è stata decisamente avversa alla franchigia di Michael Jordan e a trionfare è stata invece una squadra ben più fortunata delle altre due, in termini di Draft Lottery.

Questo è stato l'ordine del primo giro: 

lunedì 20 maggio 2013

Il miglior attacco... la difesa


L’NBA per antonomasia è la Lega che raccoglie il maggior talento in circolazione, riconoscibilissima poi da una caratterizzazione di fisicità e atletismo che trascendono qualsivoglia campionato messo a confronto. Una combinazione che rende sicuramente il gioco più spettacolare se non altro unito a capacità tecniche che chi ce l’ha sa ricamarci sopra per dominare.

Ma in questa descrizione c’è da citare che nell’immaginario comune, spesso e volentieri una corrispondenza biunivoca con la realtà, la NBA è l’habitat naturale di un attaccante dove in primis c’è l’abilità del singolo anteposto per la maggiore a quello che può dare alla squadra in termini di equilibrio. Ovviamente non per tutti è così ma spesso e volentieri ad identificare il campionato statunitense di basket è la giocata offensiva, che possa o meno tramutarsi in schiacciata perentoria.

giovedì 16 maggio 2013

Il crollo di OKC e la festa storica dei Grizzlies

Secondo quarto di gara 2 tra i Thunder e i Rockets. La veemenza di Patrick Beverly nel tentativo di rubare palla a Russell Westbrook è la svolta che cambia la stagione di OKC. Un momento e Westbrook per un'attimo cade al suolo prima di rialzarsi furente e rendersi completamente conto di non poter continuare la contesa in atto. Insieme a Westbrook cade anche Oklahoma City che, seppur sia conscia di poter portare a casa la serie con Houston, in cuor proprio sa ancor meglio che l'infortunio deve essere valutato e potrebbe avere tempi discretamente lunghi. 


E difatti anche se l'infortunio fortunatamente non è di quelli più seri, costringe ugualmente il play ad uno stop forzato che si protrarrà a lungo, come poi visto, per tutta la serie successiva, quella che è stata contro i Grizzlies.

martedì 14 maggio 2013

Le semifinali di Conference, il ritiro di Pierce?...Settimana NBA da 1 a 10: Week 3 playoff

Una la doppia doppia di Reggie Jackson in carriera. Il play sta cercando di fare i passi più lunghi della gamba, sta cercando di crescere sempre più in fretta, dopo che ha visto la sua vita cestistica cambiare da un giorno all'altro, elevarsi, per via dell'improvvisa mancanza di Westbrook. I risultati della mancanza di Russell si vedono eccome, con Martin e Ibaka a cercare di fare/strafare ancor di più rispetto a quello che prima gli si richiedeva per sopperire, ma sono soprattutto le luci sempre più accese su Jackson il vero cambiamento, nella speranza che faccia qualcosa che nessuno per il momento creda possa fare: sostituire discretamente Westbrook. Serve urgentemente a Oklahoma, visto il 3-1. Durant non può sfornare oltre 40 punti a gara e far girare la squadra nello stesso tempo seppur viaggi ad incredibili cifre (31,8 punti 9,1 rimbalzi e 6,3 assist) e Memphis lo sta imparando benissimo...

venerdì 10 maggio 2013

Dietro la grande Regular Season dei Nuggets c'è la mano dell'allenatore dell'anno: George Karl

Saranno anche usciti al primo turno dei playoff, contro quelle mine vaganti dei Warriors, ma non si può certo negare che la stagione dei Denver Nuggets non sia stata comunque ottima.


Senza una stella dichiarata, spinti da un grandissimo gioco di squadra e da tattiche oculatamente studiate per proporre durante la gara il giusto quintetto, i Nuggets hanno fatto meglio del pronosticato, anzi, hanno fatto meglio di ogni singola stagione nella propria storia della Regular Season.
La striscia di 15 vittorie consecutive che hanno maturato in sordina, è stata la ciliegina sulla torta di una stagione regolare che li ha visti concludere con la bellezza di 52 W contro le sole 25 sconfitte, conseguenzialmente sono arrivati altissimi in "graduatoria" playoff, ovvero terzi sotto solo alle due superpotenze di Spurs e OKC.

lunedì 6 maggio 2013

Ecco tutti i motivi per cui l'MVP 2012/2013 è andato a LeBron James

Mancava solo l'ufficialità per dare conferma di quanto tutti da qualche mese a questa parte già sapevano. Da poche ore è arrivata anche quella: LeBron James è divenuto ancora una volta MVP della Regular Season.

Non c'erano alternative per quest'anno, non perchè Durant, Anthony, Paul e Bryant non fossero andati forte, semplicemente perchè è andato troppo forte lui. 
(foto NBA.com)

domenica 5 maggio 2013

La strana serie di Belinelli

"Derrick?" "Ci ho parlato, non è ancora pronto". "Per Deng che mi dici?" "Non sta bene, non può proprio giocare" "Per Hinrich almeno hai buone notizie?" "Purtroppo i problemi al polpaccio persistono, niente da fare"... "Marco! Stasera è il tuo turno parti titolare".
Molto probabilmente sarà andata più o meno così la conversazione tra coach Thibodeau e lo staff medico dei Bulls prima che coach Tom comunicasse a Beli che, dopo cinque partite dove il suo utilizzo era stato incostante, si sarebbe ritrovato a pestare il parquet fin dall'inizio.
Un discorso, una quasi definibile prassi che non si sarà recitata solo in gara 6 ma che avrà ritrovato quasi uguali parole nel pre gara 7, dove però coach Tom aveva sicuramente più fiducia nel duo Beli-Butler insieme sul parquet. 

venerdì 3 maggio 2013

Lo scontato Rookie Of the Year: Damian Lillard

C'erano dubbi? 
Fin dalla sua prima partita ufficiale NBA, Lillard ha lasciato un segno, ha fatto presagire che ci potesse essere in lui qualcosa di speciale e magari anche volendo da subito far annotare il suo nome, un pò meno chiacchierato ad inizio anno rispetto a molti dei suoi "colleghi" rookie. E la sua continuità, il suo talento, le responsabilità crescenti avute lo hanno trasformato nel più ovvio dei rookie of the year, al pari di Blake Griffin quando fu votato lui ROY.

mercoledì 1 maggio 2013

Finché c'è Bryant c'è speranza? Quale futuro per i Lakers?

Se a Los Angeles sponda giallo viola ci si gira, ci si guarda alle spalle, tutto quello che la stagione le ha portato è stato uno sweep, peraltro tranquillamente pronosticabile. Una squadra che era stata costruita per rivincere subito e che, nel corso della stagione, complici tante problematiche, si è ritrovata a lottare per i playoff e ad uscire ingloriosamente subito, alla prima occasione disponibile. Ci si poteva aspettare la reazione, ci si poteva aspettare almeno una gara d'orgoglio portata a casa, ma l'ipotesi di un secco 4-0 nessuno poteva scartarla a priori.
E adesso che i Lakers sono ufficialmente in vacanza, anzi, per meglio dire sono ufficialmente proiettati alla prossima annata, cosa c'è da aspettarsi per il loro futuro?

domenica 28 aprile 2013

Durant senza Westbrook infortunato, la partita dell'anno, Nate Robinson...Settimana NBA da 1 a 10: Week 1 Playoff


Un uomo solo al comando nella serie Thunder-Rockets. Ovviamente si parla di Kevin Durant. Più forte del contraccolpo subito quando ha capito che i punti che portava in dote Westbrook ora se li sarebbe dovuti caricare per la maggiore lui, oltre ai suoi; più forte della consapevolezza che nessuno in roster può sostituire degnamente Russell; più forte della Houston dell’amico-avversario James Harden. Preso atto dell’infortunio di Westbrook, ha tirato fuori dal cilindro una prestazione da 41 punti, 14 rimbalzi 4 assist e 4 triple a referto, trascinando i suoi alla W. Ha dimostrato che anche senza il suo fidato secondo, Oklahoma è costruita benissimo e che quindi con Ibaka, Sefolosha e Martin su tutti ad aiutarlo, anche se dovrà fare ancora più lavoro rispetto a prima, i Thunder possono ancora dire la loro.

venerdì 26 aprile 2013

La grande difesa di Memphis rappresentata dal Defensive Player of the Year: Marc Gasol

Stanotte al FedExForum, casa dei Grizzlies, sugli spalti e in campo ci sarà stata abbondanza di sorrisi. La squadra è riuscita a strappare una gara ai forti Clippers bloccando l'eventuale fuga praticamente irrecuperabile dei "Lob Angeles". Il fattore decisivo è stato, per l'ennesima volta in questa stagione, la difesa dei Grizzlies, vero marchio di fabbrica che ha trascinato Memphis fin qui.
Una difesa ben bilanciata e controllata, con tutti che fanno il proprio, seguendo i movimenti prestabiliti e avvalendosi delle prestazioni individuali dei propri giocatori capaci di sacrificio e dedizione nella metà campo difensiva oltre che proprio di capacità spiccatamente difensive.

mercoledì 24 aprile 2013

La grande stagione del MIP of the year: Paul George. Quale futuro per Indiana?

L'anno scorso di questi tempi definivamo Indiana come la mina vagante dei playoff ed anche quest'anno l'etichetta sembra persistere. Seppur priva di quell'aura di squadra contendente per il titolo, la franchigia dell'Indiana è assolutamente una solida formazione capace di mettere in difficoltà qualsivoglia opponente. Un anno fa preciso, questo status di mina vagante era per lo più un agglomerato di fattori che tutt'oggi possiamo riscontrare ma che però presenta una sostanziale differenza. A guidare i Pacers c'era Granger con West ottima spalla di appoggio e con i vari Hibbert, George e Collison, giovani potenzialmente tutti e tre future stelle (anche se Collison ad oggi sta raccogliendo meno di quanto realmente possa fare, vedere la stagione di quando era a New Orleans per capirne il vero potenziale). Nel presente invece, la stella di punta dei Pacers dello scorso anno, ovvero D-Granger, è ferma ai box, così come lo è stata per praticamente l'intera stagione.

lunedì 22 aprile 2013

Ecco il Sixth Man of the Year 2012/2013 e voci sul probabile Defensive Player of the Year

18.1 punti di media, 5,3 rimablzi a gara e 33,5 minuti sul parquet per 80 gare di regular season. Tutte sempre uscendo dalla panchina, neanche una gara da starter. Che fosse assente Anthony o chiunque altro, Woodson lo lasciava lì, dietro gli starter, conscio che partendo dalle seconde linee poteva cambiare l'inerzia della gara e lasciare sempre inalterata la pericolosità offensiva del team anche quando gli starter uscivano a rifiatare. In più i risultati sono arrivati, le W hanno dato ragione al coach e quelle non fanno mai male quando bisogna assegnare degli awards. Quasi scontata e prevedibile quindi la nomina di J.R. Smith come Sixth Man of the Year, seppur l'insidia Crawford era forte, visto che Jamal è esattamente ai Clippers quello che Smith è per i Knicks.

giovedì 18 aprile 2013

Fine della Regular Season: Ecco gli accoppiamenti per l'inizio dei playoff

Ed anche quest'anno l'inesorabile tempo che passa ci consegna alla storia un'altra Regular Season, un'altra stagione regolare che tramonta lasciando spazio all'alba dei playoff, pronti a sorgere e a raggiungere l'apice nelle Finals. Un'altra stagione stupenda dove si sono infranti record, dove si sono trovate nuove certezze, dove vecchie e nuove forze in gioco si sono anteposte creando nuovi scenari. Tante le cose successe, tante le partite che ci hanno regalato qualcosa, tutto per arrivare a questo periodo dell'anno, dove ogni gara si trasforma in una sorta di finale, dove si gioca al meglio delle sette, perché deve essere la predominanza a farsi principe e laddove non ci sia la vera predominanza è proprio in una serie di gare continuative che si denota la parità tra due team. Nel singolo incontro tante sono le componenti che possono farsi sovrane ed anteporsi magari alla superiorità di una squadra, mentre con la formula che si adotta, la parità o la vera predominanza può nascere dalla bravura tattica, dal sapersi adattare e captare i giusti adeguamenti, dalla voglia e la forza mentale di alcuni oltre che dalla capacità tecnico-atletiche dei singoli e del saper giocare di squadra.

martedì 16 aprile 2013

Ancora Lakers vs Jazz, la ricetta dei Thunder, James e Curry da record...Settimana NBA da 1 a 10: Week 24

I fatti, i momenti, gli eventi, gli aneddoti che si verificano in una settimana di NBA sono tantissimi ma alcuni di loro sono più significativi o più singolari di altri, quelli che possono da soli rappresentare in sintesi quanto è accaduto in quei giorni. Terminata anche la ventiquattresima settimana di Regular Season, si torna con la settimana NBA da 1 a 10, più una variabile jolly a seconda di quello che succederà nei 7 giorni.

1 la partita che manca sia ai Lakers che ai Jazz per concludere la loro Regular Season. Una partita sola ma che vale una stagione intera. Infatti da come si evolveranno le loro gare si potrà capire chi potrà andare a giocarsi o meno i playoff. Una notte quattro scenari. Se vincono i Lakers e i Jazz perdono, ovviamente passa il team di D’Antoni, se vincono sia Lakers che Jazz, passano i californiani in virtù di una gara in più vinta. Se perdono entrambe passano ancora quelli di L.A., se Los Angeles perdesse ed i Jazz vincessero allora i due team pareggeranno e passerebbe Utah in virtù dei migliori risultati negli scontri diretti.

sabato 13 aprile 2013

Stagione finita per Bryant: I nuovi Lakers

"Sono un pò stanco". Queste furono le parole di Kobe, dopo un tour di force che lo aveva visto riposare per soli 79 secondi complessivamente nelle due gare contro Sacramento prima e Dallas poi.
Quelle gare però erano state solo l'inizio. Da qui in poi Bryant ha ricalcato il parquet per altre 5 gare, tutte sopra i 41 minuti d'impiego, che salgono a quasi 44 se si esclude la partita in casa contro gli Hornets che ha permesso al 24 di rifiatare un pò.

giovedì 11 aprile 2013

Esiste ancora il "Melo" della discordia?


Vincere tante gare consecutive è frutto di una costanza di rendimento di tutta la squadra, di un gioco di base che comunque sorregge le giocate dei singoli, è frutto di buone scelte offensive e di un alchimia trovata anche dall’altro lato del campo. Ma spesso e volentieri (quasi sempre a dir la verità) per vincere tante gare c’è bisogno di una leadership che non deve essere per forza del singolo ma che magari lo è. Un trascinatore, una coppia di trascinatori, un trio di trascinatori che sospinge il gruppo. I Knicks hanno il loro uomo simbolo, il loro accentratore di gioco, il go-to-guy pronto a prendersi sempre il tiro, pronto a spezzare le difese a modo suo uscendo dagli schemi o forse sarebbe meglio dire, improvvisando partenze da uno contro uno dal palleggio con cambi di velocità, spalle a canestro o in movimento. Spesso possono finire con un tiro in sospensione o con un’entrata, ma a prescindere dall'esito, quei tiri hanno sempre spaccato l'opinione, se deve prenderseli visto che sa metterli o se si dovrebbe costruire sempre al meglio l’attacco. 

mercoledì 10 aprile 2013

Louisville campione NCAA 2013

"Oh my God", avrà sicuramente esclamato o almeno pensato tra sé e sé più di un giocatore di Michigan o di Louisville quando usciti dagli spogliatoi hanno messo i piedi sul parquet del Georgia Dome per giocarsi la finale NCAA di quest'anno. Dinanzi ad un pubblico record di quasi 75000 spettatori (primato per un championship game, tralasciando le previsioni di un 80000 per l'anno prossimo) la sensazione di scendere in campo per scrivere la storia, dalla teoria diventa pratica. Soprattutto per Louisville che, vincendo, oltre al suo terzo titolo all-time, avrebbe spedito di diritto nella leggenda quel Rick Pitino che già "festeggiava" la freschissima introduzione nella Hall of Fame del Basketball. 
E così è stato. L'allenatore che ama il gioco di sacrificio, che mette la squadra dinanzi al singolo, che insegna i dettami tattici e la tecnica difensiva, che vuole il pressing e allena i suoi ad una resistenza oltre il limite, ha avuto ancora una volta ragione. L'aver vinto questa finale lo fa divenire l'unico allenatore di sempre ad aver portato al trionfo due diversi college (l'altra vittoria fu con Kentucky nel 1996).

domenica 7 aprile 2013

La lunga sfida Lakers-Jazz, Bargnani e lo scherzo, l'infortunio di Gallinari...Settimana NBA da 1 a 10: Week 23

I fatti, i momenti, gli eventi, gli aneddoti che si verificano in una settimana di NBA sono tantissimi ma alcuni di loro sono più significativi o più singolari di altri, quelli che possono da soli rappresentare in sintesi quanto è accaduto in quei giorni. Terminata anche la ventitreesima settimana di Regular Season, si torna con la settimana NBA da 1 a 10, più una variabile jolly a seconda di quello che succederà nei 7 giorni.


Aprile, il giorno degli scherzi, il giorno del pesce d’Aprile. Ed in questa sfortunatissima stagione di Bargnani, non poteva non mancargli anche questo all’appello. Il sito Raptors Replublic aveva aperto il primo giorno di Aprile, comunicando che Andrea aveva appena prolungato il suo rapporto con il team canadese di altri tre anni. I tifosi sono andati in delirio..si ma in senso negativo, fino a scoprire che si trattava di una burla. Purtroppo per lui e per il team, invece, non è per nulla uno scherzo che il Bargno sia ancora ai Raptors.

venerdì 5 aprile 2013

La meritata Hall of Fame di Gary Payton

"The greatest player in the world". Con questa frase forse un pò troppo altisonante Charles Barkley nel 1999 riconosceva le capacità di Gary Payton, uno che ha dato tantissimo alla Lega. Verosimilmente l'Hall of Famer Goodrich lo definiva meglio quando parlava di lui come "probabilmente la guardia più completa che ci sia mai stata", ma entrambe le affermazioni rispecchiano perfettamente come The Glove fosse visto in campo, del rispetto dei giocatori verso di lui, del riconoscimento che la sua natura di sacrificio in campo arrivava ai tifosi. 

mercoledì 3 aprile 2013

Il ritiro della maglia di Shaquille O'Neal

Gioioso, divertente, con il microfono in mano pronto a far sentire la sua battuta sempre pronta, pungente, sarcastico, talvolta anche fin troppo sfacciato nel dire i suoi pensieri (ne sa qualcosa Bosh). Questo è ed era Shaq con ogni probabilità nella vita, sicuramente lo è sempre stato davanti gli schermi. Ma dopo una lunghissima carriera a ridere non ha potuto che arrendersi anche lui alla lacrima per l'emozione. I suoi occhi si coloravano di rosso per via delle gocce trattenute ma lo stesso ben visibili negli occhi, mentre qualcuno allo Staples Center abbassava un drappo nero.

domenica 31 marzo 2013

Finita la streak di Nuggets ed Heat, Kobe scorer, Granger out...Settimana NBA da 1 a 10: Week 22


I fatti, i momenti, gli eventi, gli aneddoti che si verificano in una settimana di NBA sono tantissimi ma alcuni di loro sono più significativi o più singolari di altri, quelli che possono da soli rappresentare in sintesi quanto è accaduto in quei giorni. Terminata anche la ventiduesima settimana di Regular Season, si torna con la settimana NBA da 1 a 10, più una variabile jolly a seconda di quello che succederà nei 7 giorni.

1 la notte che basta per fermare un record durato 52 giorni. Forse in una delle notti più insospettabili visto che i Bulls giocavano senza il risaputo Rose, senza Belinelli, senza Hamilton ed anche senza Noah. In pratica quattro giocatori da quintetto fermi ai box, con Nazr Mohammed a reggere gli urti sotto le plance e Butler-Hinrich esterni titolari. Non sono serviti gli Spurs o i Thunder od altre squadre ben attrezzate, sono bastati gli improbabili rimanegiati Bulls, a bloccare gli Heat a quota 27 W consecutive. Chiudono la striscia al secondo posto, dietro alle 33 dei Lakers dello showtime. The streak is over.

mercoledì 27 marzo 2013

Sacramento o non Sacramento? Questo è il problema

Durante l'arco di questa stagione i Kings e più in generale la città di Sacramento, è stata molto più al centro dell'attenzione pubblica di quanto invece i risultati di squadra ne potessero prevedere. Le problematiche di Cousins, la promozione definitiva di Isaiah Thomas in cabina di regia, il continuo chiacchierare sul futuro di Tyreke Evans e il suo "rallentamento" nella definitiva esplosione, sono alcune delle notizie più importanti di quest'anno parlando del team. Ma tutte queste news sono sempre passate in secondo piano rispetto all'emblematico caso sul dove giocherà la franchigia il prossimo anno. Passano in secondo piano anche perché è molto probabile che i Maloof vogliano far scegliere ai nuovi proprietari cosa fare del loro patrimonio di giocatori e quindi far pianificare loro il mercato senza far scendere comunque neanche il valore della franchigia che di certo depauperata di Evans e Cousins avrebbe perso molto.

domenica 24 marzo 2013

Calipari e i Nets, il clutch shot di Belinelli, Nuggets, Heat... Settimana NBA da 1 a 10: Week 21

I fatti, i momenti, gli eventi, gli aneddoti che si verificano in una settimana di NBA sono tantissimi ma alcuni di loro sono più significativi o più singolari di altri, quelli che possono da soli rappresentare in sintesi quanto è accaduto in quei giorni. Terminata anche la ventunesima settimana di Regular Season, si torna con la settimana NBA da 1 a 10, più una variabile jolly a seconda di quello che succederà nei 7 giorni.

Uno il clutch shot di Belinelli non dato, che ha trasformato i tifosi di Chicago nella versione urlo di Munch e Thibodeau nel Saturno di Goya. Nel derby italiano contro i Nuggets, Marco si prende la responsabilità dell’ultimo tiro, con i suoi Bulls sotto di un punto a 5 secondi dal termine dell’OT. Il tiro è abbastanza buono con una parabola che sembra leggermente corta o che forse può aggrapparsi al ferro e entrare. Noah però si dimostra più propenso alla versione pessimistica e tocca appena il pallone, quel tanto che permette alla palla di entrare pulita nel cesto provocando però un’interferenza. Canestro annullato, palla a Denver e vittoria conseguente di quest’ultima.

giovedì 21 marzo 2013

Miami Heat 24 W and counting

Quando a Miami nel 2010 si formò il trio delle meraviglie, tutti sapevano che la composizione avrebbe portato a tante vittorie non appena giocatori e gioco si sarebbero amalgamati e coordinati alla perfezione. L' "assemblaggio" si sapeva avrebbe portato la franchigia degli Heat a vivere anni felici della sua storia e si immaginava avrebbe fatto toccare picchi di eccellenza con un solido contorno ai tre Heat del draft del 2003, facendo magari anche erigere record molto difficili da sormontare per le generazioni future di campioni che ci proveranno.
Probabilmente però neanche a Miami si sarebbe creduto di arrivare a sfondare un record storico che che sta aggiornando il libro di storia della NBA.
E' il record che più di tutti esalta il momento d'oro del team, il record della streak pazzesca che li sta vedendo vincere partite su partite senza fermarsi mai, nonostante magari uno svantaggio di 27 punti da recuperare o due tempi supplementari dove si perde principalmente per resistenza mentale e fisica più che per le forze diverse in campo.