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domenica 18 ottobre 2009

ANALISI DELLE SQUADRE NBA 2009 : GOLDEN STATE WARRIORS


Oggi iniziamo l'analisi delle squadre della Pacific Division analizzando i Golden State Warriors.

La squadra di coach Don Nelson è stata al centro di molte trattative di mercato quest'estate, anche se la maggior parte si sono risolte in un nulla di fatto, a cominciare dall'interessamento per Amar'e Stoudemire per finire ad una notizia degli ultimi giorni voleva l'avvicinamento dei Warriors a proporre un mega scambio per ottenere nientemeno che Chris Bosh. Ma sembra che se non sono guardie o al massimo ali piccole non arrivino altri giocatori a rafforzare un roster che sulla carta brilla per talento e giovani dalle belle speranze.

Dal draft è stato selezionato Stephen Curry, un'altra guardia che si aggiunge al pacchetto formato da Monta Ellis, Acie Law, C.J. Watson, Speedy Claxton e Anthony Morrow considerando il fatto che ormai Stephen Jackson e Kelenna Azubuike giocano stabilmente nel ruolo di ala piccola. Curry sarà un arma in più tra gli esterni, un realizzatore che fa del tiro la sua arma preferita ma che sa anche portare palla e che non disdegna di buttarsi dentro e chiudere la penetrazione nel traffico. In linea con quasi tutti i compagni di reparto però ha nella difesa il suo punto debole.

La scelta più ovvia sarà farlo giocare titolare fin dalla prima palla a due nel ruolo di guardia affiancato a Monta Ellis come portatore di palla e Stephen Jackson nel ruolo di ala piccola, anche se coach Don Nelson non ama far giocare i rookie titolari. Curry come fisico e scelte di gioco assomiglia molto a Monta Ellis (come ricordato dallo stesso Ellis) e quindi sarà interessente vedere come i due sapranno complementarsi e rendere il reparto molto prolifico in attacco.

Uno dei giocatori più attesi che dovrà quest'anno mostrare tutto il suo potenziale e far crescere il suo gioco, e di conseguenza migliorare la squadra, sarà Anthony Randolph, giocatore interessantissimo che ha nell'atletismo e nella varietà delle sue soluzioni le freccie più affilate del suo arco. Randolph sarà una pedina fondamentale nello scacchiere dei Warriors. Questi infatti giocherà prettamente nel ruolo di ala grande dando così la possibilità alla squadra di mantenere un gioco molto veloce grazie ad un lungo che possa contribuire a mantenere alti i ritmi. In difesa è un ottimo stoppatore ma il suo fisico leggero gli creerà difficoltà nel marcare i lunghi avversari.

Tatticamente parlando non esiste una vera tattica nel sistema di gioco dei Warriors, il team è votato al run 'n gun e sceglie la soluzione nei primi secondi dell'azione forzando spesso il contropiede. Coach Don Nelson sceglie un modo di giocare che sfrutta molto le capacità individuali puntando sul tiro e sulla penetrazione che porta spesso scarichi ad appannagio dei tiratori e dei lunghi che raccolgono vicino canestro per chiudere con un semplice tiro da sotto. Lo scopo è quello di aggredire subito le difese non dandogli il tempo di organizzarsi e di schierarsi e dovendo così concedere molte soluzioni semplici. Inoltre, il gioco sparato messo in mostra, annulla qualsiasi punto di riferimento e porta ad un attacco sempre imprevedibile e vario che può causare difficili accoppiamenti difensivi.

Quando non è possibile sfondare subito la difesa, lo schema principale è quello di far muovere tutti gli uomini senza palla contemporaneamente usufruendo di molti tagli e blocchi con conclusioni a canestro veloci spesso eseguite dal primo o al massimo dal secondo ricevente.

Il tipo di gioco porta a sfiaccare i giocatori perciò la rotazione deve essere molto lunga e di conseguenza bisogna usufruire di molti uomini dalla panchina. La falla più grande del sistema di gioco è ovviamente il fatto che si subiscono molti punti e i lunghi trovano difficoltà a difendere su giocatori più possenti.

Il vero difetto di Gloden State è proprio nel reparto lunghi dove oltre al solo Biedrins non c'è un punto di riferimento in post basso che possa regalare anche un diverso disegno offensivo che gli permetta di poter abbassare occasionalmente i ritmi.

Al roster con il ritorno di Corey Maggette è stato aggiunto un giocatore che può essere molto utile nell'essere il collante nei ruoli di ala contribuendo con punti e rimbalzi. Altra aggiunta è quella di Mikki Moore, giocatore duttile che nei pochi minuti che giocherà sarà servito molto spesso dai compagni all'altezza della lunetta dove punirà con il suo tiretto dalla media distanza.

La panchina è molto lunga e attrezzata per far rifiatare i titolari anche se la maggior parte delle riserve non sono all'altezza del quintetto iniziale e il gioco in alcune fasi potrebbe risentirne.

Previsione: Lotteria certa
Quintetto ideale: Monta Ellis; Stephen Curry; Stephen Jackson; Anthony Randolph; Andris Biedrins
Sesto uomo: Corey Maggette
Panchinari di spicco: Brandan Wright; Kelenna Azubuike; C.J. Watson
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