Nell'analisi delle squadre NBA proseguiamo il giro della Pacific Division rimanendo in California ma stavolta a Sacramento per analizzare la franchigia dei Sacramento Kings.
Dando un primo sguardo veloce al roster si intuisce subito come Sacramento sia un cantiere aperto che ha bisogno di tempo per portare a compimento la costruzione. Difatti il roster è perlopiù composto da giocatori giovani con solo pochi esperti veterani per aiutare queste giovani promesse nella loro crescita. Anche quest'anno la squadra ha come obiettivo quello di riuscire a far esplodere il talento dei suoi giocatori per poi gettare le basi per un futuro più brillante. A pennello sono arrivate altre scelte dal draft promettenti su cui poter contare fin da subito e quindi già pronte per crescere insieme alla squadra e metabolizzare stile di gioco e schemi oltre che a far gruppo.
Sacramento ha messo sotto contratto ben quattro rookie ma punta principalmente sulla combo guard Tyreke Evans e su Omri Casspi, buon tiratore e che sembra in grado di potersi ritagliare fin da subito un posto nelle rotazioni. Evans sarà il play del presente e del futuro per la franchigia californiana che è andata sul sicuro ottenedo un giocatore che può giocare subito invece che scegliere Rubio che anche se in prospettiva più interessante non si sarebbe aggiunto subito alla squadra, danno irreparabile per un team che su questa scelta alta, basa parte del suo futuro. Probabilmente non partirà subito titolare ma scalzerà ben presto Beno Udrih dal ruolo, visto che l'ex Spurs non ha dato prova di essere il giocatore che Sacramento sperava. Comunque Udrih sarà un utile ricambio specialmente per portare ordine quando si giocherà ragionati a metà campo o quando si schiererà una squadra con molti tiratori insieme sul parquet.
Casspi sarà utile come ricambio dell'ala soprattutto perchè porta in dote un ottimo tiro da tre che consentirà a Sacramento di mettere un quintetto alto ma pericoloso anche da tre punti con appunto l'ex Maccabi e Nocioni insieme sul parquet.
Il reparto guardie poi, è stato rinfoltito con la buona aggiunta di Desmond Mason (che giocherà spesso anche nel ruolo di ala piccola per sopperire all'infortunio di Francisco Garcia) e di Sergio Rodriguez che sarà il terzo play e che per alcuni scampoli di partita giocherà a fianco di uno degli altri due portatori di palla occupando lo spot di guardia. In attesa di scoprire tutto il potenziale di Evans, solo Kevin Martin offre una vera affidabilità nel settore.
Il settore lunghi è quello su cui Sacramento ripone le maggiori speranze perchè i due giovani titolari nel ruolo sembrano sempre sul punto di scoppiare e regalare un altro punto fermo alla squadra. Specialmente su Jason Thompson si ripongono le maggiori speranze dopo che a sprazzi l'anno scorso ha dato luce al suo potenziale ancora tutto da svezzare.
Tatticamente parlando la crescita di Spencer Hawes specialmente come rimbalzista e nel tiretto dalla media distanza, lascia allo staff la possibilità di creare diversi schemi offensivi magari che coinvolgano maggiormente il centro facendolo partire dal post basso ma con la soluzione alternativa di spostarsi dal pitturato lasciando l'area libera alle penetrazioni e portando l'uomo che lo marca lontano da un possibile aiuto difensivo. Si proveranno diverse soluzioni offensive volte soprattutto a favorire i tiratori.
Westphal potrà poi contare su un quintetto alto che non rinunci ad essere pericoloso sul perimetro e su un quintetto più basso che può contare sulla mobilità di Nocioni e Thompson per non rallentare il gioco. Si cercherà di costruire anche schemi abbastanza elaborati per riuscire a trovare tiri semplici o per scardinare le difese avversarie.
Ovviamente la prima bocca da fuoco e punto di riferimento della squadra rimane sempre Kevin Martin sul quale si costruiranno molte azioni di gioco per sfruttare le sue qualità realizzative.
I difetti sono da ricercarsi essenzialmente su tre basi: mancanza di un secondo realizzatore affidabile e costante, anche se questo si spera sia sopperito dall'esplosione di una delle tre grandi speranze (Evans, Hawes e Thompson); difficoltà in difesa dove Sacramento non brilla, si cercheranno di costruire schemi ben ingeniati ma servirà anche un lavoro individuale mirato; panchina corta e di non di grande affidabilità.
Due riserve da non sottovalutare sono Sean May, che dopo un paio di stagioni costellato da infortuni è pronto a dimostrare di poter aiutare un team anche in NBA e non solo a livello collegiale, e Donte Green forte ala che può contare su un fisico massiccio che però non gli rallenta il gioco e la mobilità.
Sacramento ha dalla sua però la possibilità di rendersi imprevedibile non avendo oltre a Martin un altro go-to-guy e quindi cercherà di equidistribuire i palloni giocabili e gli schemi.
Previsione: Alta scelta di lotteria
Quintetto ideale: Tyreke Evans; Kevin Martin; Andres Nocioni; Jason Thompson; Spencer Hawes
Sesto uomo: Francisco Garcia
Panchinari di spicco: Beno Udrih; Sean May; Donte Green
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