In molti ambiti della vita e dello sport nella nostra fattispecie, ci sono regole non scritte chiamate regole di etica, di morale o anche solo regole interne (se sono per un sistema chiuso) che sono osservate proprio perché magari rappresentano o la sportività o il giusto decoro verso chi ama il prodotto o semplicemente atte al benessere dei componenti di quel gruppo sociale.
Non sempre queste regole collimano con l'esigenza dei singoli, sono ancorate nella morale pubblica e non possono rappresentare il pensiero di tutti. In alcuni casi rari come quello successo nella gara tra Spurs ed Heat, il giusto è difficile da decifrare perché da entrambe le parti ci sono "regole" non scritte da rispettare e l'opinione pubblica è spaccata.
venerdì 30 novembre 2012
Stern e la multa al "modello" Spurs
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Francesco e Angelo Cerbone
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30.11.12
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mercoledì 28 novembre 2012
Rookie in progress: Gli ostacoli per una matricola e il primo quintetto della classe 2012
Si dice, giustamente, che il ritmo NBA (inteso come stile di vita) per un rookie sia un ostacolo in più che si aggiunge all'ambientamento al nuovo gioco, ai nuovi compagni più esperti e smaliziati, alla diversa fisicità e anche al diverso ruolo in squadra. Molti ragazzi arrivano con lo status addosso di essere dei leader del proprio gruppo, delle celebrità nel proprio campus, senza troppe responsabilità sulle spalle e senza aver in mano tutti quei soldi che spesso e volentieri ti fanno gestire la vita diversamente. La difficoltà di allenamenti regolari, la stanchezza di tenere fisicamente e mentalmente tutte quelle partite ravvicinate hanno caratterizzato in primis quello che si chiama il rookie wall, quello scoglio che da circa Febbraio fa vacillare anche un buon rookie fino a quel momento. Ovvio che non è condizione imprescindibile cadere nella rete di questo "mito" e spesso è il ripetersi, le aspettative che circondano il giocatore ad essere il fardello più pesante da gestire.
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Francesco e Angelo Cerbone
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28.11.12
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domenica 25 novembre 2012
Durant, Raptors, James...La settimana NBA da 1 a 10: Week 4
I fatti, i momenti, gli eventi, gli aneddoti che si verificano in una settimana di NBA sono tantissimi ma alcuni di loro sono più significativi o più singolari di altri, quelli che possono da soli rappresentare in sintesi quanto è accaduto in quei giorni. Terminata anche la quarta settimana di regular season, visto l'arrivo della Domenica, si torna con la settimana NBA da 1 a 10, più una variabile jolly a seconda di quello che succederà nei 7 giorni.
Uno il segno di spunta sulla casella del totale delle
triple doppie di Kevin Durant in carriera (25 punti 13 rimbalzi e 10 assist per
lui, a metà gara era già in doppia doppia con 13 punti e 10 rimbalzi). Prima
della gara contro i Warriors di questa settimana, infatti, non era mai
riuscito a realizzarne nessuna ed è un po’ particolare visto che stiamo
parlando di uno dei primi tre giocatori al mondo.
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Francesco e Angelo Cerbone
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25.11.12
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giovedì 22 novembre 2012
La peggiore partenza della storia dei Washington Wizards
Le 0 vittorie e le ben 10 sconfitte sono la rappresentazione
numerica di quello che è il peggior inizio della franchigia di Washington nella
propria storia. Sconfitte su sconfitte maturate in successione, figlie più di
problematiche di roster piuttosto che di gioco.
La disperata situazione (in termini di sconfitte) dei
Wizards riguarda principalmente l’attacco, il peggiore della NBA. Secondo
alcune statistiche è anche il peggiore degli ultimi 10 anni. Tutto questo però
non è da ricercarsi in primo luogo in un tipo di gioco poco solido, in una
sbagliata circolazione di palla, magari quelli non sono proprio i migliori ma
sono passabili e di certo non sono il capro espiatorio di questa falsa partenza,
quello è da ricercarsi in mancanze di roster per l’appunto.
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Francesco e Angelo Cerbone
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22.11.12
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mercoledì 21 novembre 2012
NCAA: Jack Taylor frantuma il record di punti segnati in una singola gara
Gara di Division III, Grinnell College affronta Faith Baptist Bible. La gara non desterebbe scalpore e non avrebbe di certo avuto una risonanza internazionale ed un tale clamore a livello mediatico se non fosse stato per qualcosa di veramente storico che è successo. Il risultato finale è stato di 179-104 per Grinnell College ma la peculiarità è che 138 di quei punti sono stati realizzati da un singolo giocatore(!): Jack Taylor.
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Francesco e Angelo Cerbone
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21.11.12
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domenica 18 novembre 2012
Raptors, Bargnani, Grizzlies...La settimana NBA da 1 a 10: Week 3
I fatti, i momenti, gli eventi, gli aneddoti che si verificano in una settimana di NBA sono tantissimi ma alcuni di loro sono più significativi o più singolari di altri, quelli che possono da soli rappresentare in sintesi quanto è accaduto in quei giorni. Terminata anche la terza settimana di regular season, visto l'arrivo della Domenica, si torna con la settimana NBA da 1 a 10, più una variabile jolly a seconda di quello che succederà nei 7 giorni.
Uno l'occhio di Monroe chiuso durante un tiro libero.Per un fastidio il centro dei Pistons ha dovuto tirare con l'occhio destro chiuso, mettendo comunque a segno il tiro dalla lunetta. Rappresentazione simbolica di questo inizio di stagione di Greg, che predica quasi da solo e che quella partita l'ha chiusa con 19 punti 18 rimbalzi e 6 assist, dimostrandosi ancora una volta l'uomo del presente e del futuro dei Pistons. Era da 1997, che qualcuno nella Motown non faceva almeno 19-18-6, da quando Grant Hill fece 35 punti 18 rimbalzi e 6 assist. Ma non c'è solo una gara da segnalare, le prime 10 gare ci raccontano che ha messo a segno 4 doppie doppie ed una tripla doppia con cifre di tutto rispetto anche nelle altre gare. La prima vera nota lieta di questi Pistons, con lui le difese non potranno permettersi di chiudere nemmeno mezzo occhio.
Uno l'occhio di Monroe chiuso durante un tiro libero.Per un fastidio il centro dei Pistons ha dovuto tirare con l'occhio destro chiuso, mettendo comunque a segno il tiro dalla lunetta. Rappresentazione simbolica di questo inizio di stagione di Greg, che predica quasi da solo e che quella partita l'ha chiusa con 19 punti 18 rimbalzi e 6 assist, dimostrandosi ancora una volta l'uomo del presente e del futuro dei Pistons. Era da 1997, che qualcuno nella Motown non faceva almeno 19-18-6, da quando Grant Hill fece 35 punti 18 rimbalzi e 6 assist. Ma non c'è solo una gara da segnalare, le prime 10 gare ci raccontano che ha messo a segno 4 doppie doppie ed una tripla doppia con cifre di tutto rispetto anche nelle altre gare. La prima vera nota lieta di questi Pistons, con lui le difese non potranno permettersi di chiudere nemmeno mezzo occhio.
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18.11.12
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venerdì 16 novembre 2012
L'angolo della tattica: Ecco come Utah è arrivata al supplementare
Con questa rubrica andremo ad analizzare alcuni aspetti tattici, alcuni movimenti, alcune scelte che condizionano il risultato finale dell'azione e spesso anche la gara stessa. Ci concentreremo il più delle volte su una-due determinate azioni rappresentative accompagnandole con delle immagini.
La prima analisi che andiamo a compiere è estrapolata dalla "famosa" gara dei tre supplementari tra Raptors e Jazz, vinta poi da quest'ultimi.
La prima analisi che andiamo a compiere è estrapolata dalla "famosa" gara dei tre supplementari tra Raptors e Jazz, vinta poi da quest'ultimi.
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16.11.12
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mercoledì 14 novembre 2012
Melo(dia) in casa Knicks
5 W - 0 L. Questi sono i numeri che meglio descrivono l'inizio dei New York Knicks, capaci di partire subito forte, grazie all'integrazione veloce dei nuovi arrivi, grazie a degli accorgimenti tattici ma soprattutto grazie ad una rinnovata mentalità vincente.
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14.11.12
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lunedì 12 novembre 2012
Il nuovo coach dei Los Angeles Lakers
Dopo tanti nomi è stato scelto Mike D'Antoni. Il baffo ha vinto la bagarre per la panchina dei losangelini, superando in volata Phil Jackson. Infatti secondo quanto riportato da fonti interne all'NBA, Jackson era prontissimo al grande rientro e voleva accettare la proposta dei Lakers. Aveva posto come condizioni solo quelle di voler lavorare con Brian Shaw e Scottie Pippen, in poche parole li voleva nel suo staff, per il resto non c'erano altri intoppi. Per questo il coach più premiato della storia sembra essere rimasto sorpreso dalla decisione che ha visto la dirigenza scegliere il coach ex Knicks. Quest'ultimo ha firmato un quadriennale con team option nell'ultimo anno, che gli frutterà 12 milioni complessivi.
Ufficialmente la ragione alla base della scelta è stata individuata nello stile di gioco.
Ufficialmente la ragione alla base della scelta è stata individuata nello stile di gioco.
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12.11.12
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domenica 11 novembre 2012
Pistons, Davis, Thunder...La settimana NBA da 1 a 10: Week 2
I fatti, i momenti, gli eventi, gli aneddoti che si verificano in una settimana di NBA sono tantissimi ma alcuni di loro sono più significativi di altri, quelli che possono da soli rappresentare in sintesi quanto è accaduto in quei giorni. Terminata anche la seconda settimana di regular season, visto l'arrivo della Domenica, si torna con la settimana NBA da 1 a 10, più una variabile jolly a seconda di quello che succederà nei 7 giorni.
Uno/dodici/duemiladieci, l'ultima volta che i Pistons non videro nessuno del quintetto andare in doppia cifra per punti segnati. Pardon, la penultima volta visto che nella città dei motori è successo di nuovo nella gara persa contro i Lakers. A proposito di motori, non sarà mica questa la spia luminosa che indica che bisognerebbe cambiare l'olio al motore? Oppure si vuole continuare a perdere? 7 L in 7 partite.
Uno/dodici/duemiladieci, l'ultima volta che i Pistons non videro nessuno del quintetto andare in doppia cifra per punti segnati. Pardon, la penultima volta visto che nella città dei motori è successo di nuovo nella gara persa contro i Lakers. A proposito di motori, non sarà mica questa la spia luminosa che indica che bisognerebbe cambiare l'olio al motore? Oppure si vuole continuare a perdere? 7 L in 7 partite.
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11.11.12
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venerdì 9 novembre 2012
L'esonero di Mike Brown e l'inizio difficoltoso dei Lakers
E’ una questione di alchimia o di una somma di fattori da
mettere a posto? O di entrambe? O ancora, è qualcosa che non funziona nel
sistema o che non va di sera in sera?
La situazione di oggi dei Lakers non era certo pronosticabile ad avvio
anno. Certo i problemi più evidenti erano visibili sin da subito (panchina ed in parte la difesa), ma l’avvio
così difficoltoso probabilmente in pochi lo avrebbero visto nel futuro prossimo
(ormai presente) dei losangelini.
Questo perché avere un quintetto con Nash a gestire i
compagni (anche se per adesso non è lui il play, visto l'infortunio), Bryant scorer, World Peace difensore tenace e la coppia ben assortita
Gasol-Howard sembra con pochi punti deboli. Magari è così, e si dimostrerà tale, ma ci sono altri
problemi sia insiti che strutturali che stanno intaccando la costruzione di un
solido avvio di campionato.
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Francesco e Angelo Cerbone
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9.11.12
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domenica 4 novembre 2012
Harden, Lakers, Knicks,...La settimana NBA da 1 a 10: Week 1
I fatti, i momenti, gli eventi, gli aneddoti che si verificano in una settimana di NBA sono tantissimi ma alcuni di loro sono più significativi di altri, quelli che possono da soli rappresentare in sintesi quanto è accaduto in quei giorni. Terminata teoricamente la prima settimana di regular season, visto l'arrivo della Domenica, inauguriamo una nuova rubrica volta a rappresentare quanto detto sopra e che ritroveremo tutte le Domeniche. 10+1 punti da rilevare, la settimana NBA da 1 a 10, più una variabile jolly a seconda di quello che succederà nei 7 giorni.
Uno il giorno all'anno che si assiste alla premiazione per il titolo NBA ricevendo in consegna gli anelli. Quest'anno è stato il turno degli Heat, al momento sono loro i signori degli anelli.
Uno il giorno all'anno che si assiste alla premiazione per il titolo NBA ricevendo in consegna gli anelli. Quest'anno è stato il turno degli Heat, al momento sono loro i signori degli anelli.
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4.11.12
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giovedì 1 novembre 2012
Ball so Hard(en)
Come onorare un sostanzioso contratto appena firmato? Chiedere a James Harden. Arrivato da pochi giorni in quel di Houston, Harden si è subito calato nella nuova realtà. Dalle voci dello sbigottimento del giocatore per siffatta trade, alla certezza di una firma per $80 milioni di dollari. Massimo salariale per un'estensione che lega Harden per i prossimi 5 anni a quelli di Houston e che vedrà la sua scadenza proprio quando il ragazzo sarà nella maturazione più piena, cestisticamente parlando. Ma se ad Harden entreranno molti soldi, quello che ha guadagnato Houston è un leader, che fino a pochi giorni fa di fatto non aveva. Un regalo, come ha sottolineato McHale. La giovane guardia sa bene che da adesso in poi ha un nuovo ruolo, sa perfettamente che ogni volta che scenderà sul parquet sarà per essere il go-to-guy dei titolari (e non delle seconde linee) e provare a guidare la crescita di una formazione giovane e futuribile.
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Francesco e Angelo Cerbone
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1.11.12
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