Iniziamo oggi l'analisi delle squadre della Southwest Division cominciando dalla sua squadra più rappresentativa: i San Antonio Spurs.
La squadra sono anni che cavalca la cresta dell'onda entrando nella post season sempre con almeno una chance di vittoria grazie ad una squadra rodata che al fianco dell'intramontabile Duncan ha visto crescere giocatori di grande livello che garantiscono alla squadra di continuare questo ciclo senza dover ricominciare, cosa che prima o poi accadrà, probabilmente quando Duncan inizierà una vera e propria parabola discendente. Il team poi per continuare a rimanere in piedi sull'onda ogni anno costruisce trade oculate che puntano a far rimanere competitiva la squadra abbassando (anche se di poco) l'età media del team.
Quest'anno la mossa di rilievo è stata l'acquisto di Richard Jefferson senza perdere nessun uomo di riferimento per la franchigia. Jefferson diventerà l'ala piccola titolare (posto in cui l'anno scorso giocava Michael Finley, che ora può portare il suo contributo dalla panchina allungando le rotazioni) e sarà di grande aiuto alla squadra perchè sarà un altra bocca da fuoco in grado di macinare punti, che può sfruttare il suo atletismo per dare agli Spurs anche un ottimo contropiedista e un giocatore in grado di spaccare le difese con le penetrazioni. Poi Jefferson, particolare da tenere conto, ha 29 anni e quindi è un giocatore che può ancora giocare almeno altre 3 o 4 stagioni ad altissimo livello di rendimento e di minuti in campo, energia per una squadra ricca di veterani.
Uno dei furti del draft (forse il furto più grande) quest'anno lo hanno fatto proprio gli Spurs prendendo al secondo giro DeJuan Blair, ala-centro che era quotata in lotteria ma che poi è scivolata molto in basso nel draft per via dei suoi potenziali problemi alle ginocchia e per la sua altezza che raggiunge giusto giusto i due metri. Comunque il ragazzo sopperisce alla sua modesta altezza (per il ruolo che occupa) con atletismo ed energia che porteranno agli Spurs un buon ricambio dei lunghi in grado di contribuire con rimbalzi, difesa e punti in velocità.
Altro buon acquisto che rinforza il reparto esterni e che è in linea con la filosofia di Gregg Popovich di prendere possibilmente giocatori che siano buoni anche in difesa, è Keith Bogans, guardia che era in forza ad Orlando e che darà modo agli Spurs di allungare le rotazioni con un giocatore esperto e pronto a dare il suo specialmente in fase difensiva.
La difesa infatti è l'arma in più della franchigia texana poichè Popovich è un cultore maniacale degli schemi difensivi e chiede ai giocatori applicazione massima dalla parte del campo dove non si segna. Gli Spurs infatti sono una delle squadre che possono contare maggiormente sulla solidità mentale dei suoi uomini e sulla massima concentrazione in ogni minuto di utilizzo sul parquet.
Dal punto di vista tattico la squadra può contare su molte soluzioni offensive; il gioco è quasi interamente gestito a metà campo con schemi ragionati e volti a liberare gli spazi, con i soli Ginobili e Parker chiamati ad inventare fuori dagli schemi. I ritmi sono bassi ma sono molte le accellerazioni che si vengono a creare quando lo schema prevede una partenza in palleggio per buttarsi dentro e schiacciare la difesa con gli aiuti difensivi. Tony Parker infatti grazie alle sue ottime abilità di penetratore e tiratore può dare varietà al suo gioco offensivo rendendosi sempre pericoloso. Quando penetra arriva sicuramente a canestro quindi attira aiuti difensivi che liberano spazi per scarichi facili a giocatori liberi.
Il fulcro dell'attacco rimane però Tim Duncan, il leader silenzioso, il giocatore che non ti accorgi se non solo a fine partita che chiude sempre con una doppia doppia. Duncan è il riferimento in post basso e spesso l'azione inizia con un passaggio nella sua direzione facendo muovere le difese. I suoi movimenti in post basso portano a numerosi raddoppi puniti puntualmente dal tiratore di turno libero fuori dall'area. Si può giocare con efficacia il pick 'n roll che può essere iniziato da più giocatori non solo da Parker e quindi regala imprevidibilità alla manovra.
La forza degli Spurs la si può trovare anche nel fatto che molti di loro possono prendersi tiri difficili e tiri importanti facendo diventare San Antonio una forza nei finali di gara.
La panchina è abbastanza lunga ed attrezzata con Ginobili che parte sesto uomo per avere anche un go-to-guy offensivo quando i titolari escono per rifiatare, mossa molto furba di Popovich che sa bene quanto conti avere un sesto uomo di alto livello. A sostituire Parker c'è il giovane George Hill, buon ricambio che stà crescendo e che in pochi anni potrà diventare un giocatore molto affidabile. Poi per completare il reparto esterni uscenti dalla panchina c'è Finley, guardia-ala esperta e molto utile per tutto quello che può portare in campo entrando subito in ritmo partita.
I difetti degli Spurs sono principalmente due: l'affidabilità del reparto lunghi ad eccezione dell'uomo franchigia Tim Duncan, e l'alta età media dei giocatori nel roster.
Il primo difetto si spera venga sopperito dalla crescita repentina di DeJuan Blair che in un meccanismo così ben gestito come San Antonio può trovare velocemente la sua dimensione, ma comunque se anche così fosse il problema lunghi rimane, perchè al fianco dei due sopracitati ci sono l'esperto ma non proprio una garanzia in attacco Antonio McDyess, e il buon tiratore Matt Bonner lungo che non può rimanere a lungo in campo per i suoi limiti difensivi ed offensivi ad eccezione della schiacciata ed del buon tiro da tre. L'arrivo di Theo Ratliff può aiutare ma non cancellare il difetto maggiore della franchigia.
L'alta età di molti dei giocatori della rotazione limiterà la loro permanenza in campo e quindi il loro apporto alla partita oltre al fatto che gli anni avanzati inevitabilmente comportano anche un generale calo delle prestazioni.
Previsione: Semifinale di conference
Quintetto ideale: Tony Parker; Roger Mason jr.; Richard Jefferson; Tim Duncan; Antonio McDyess
Sesto uomo: Emanuel "Manu" Ginobili
Panchinari di spicco: Michael Finley; George Hill; DeJuan Blair
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Complimenti per la profondità dell'analisi!
RispondiEliminaCiao. Grazie!
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