Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

domenica 30 dicembre 2012

Durant, Bryant, Clippers...La settimana NBA da 1 a 10 speciale Natale: Week 9

I fatti, i momenti, gli eventi, gli aneddoti che si verificano in una settimana di NBA sono tantissimi ma alcuni di loro sono più significativi o più singolari di altri, quelli che possono da soli rappresentare in sintesi quanto è accaduto in quei giorni. Terminata anche la nona settimana di regular season, visto l'arrivo della Domenica, si torna con la settimana NBA da 1 a 10, più una variabile jolly a seconda di quello che succederà nei 7 giorni.
Settimana speciale dedicata al Natale.


è diventato Bryant nella classifica dei giocatori che hanno messo a segno più punti complessivi nel giorno di Natale. Ha sorpassato Robertson nella speciale classifica con 383 punti contro i 377 di  Big O. Un primato che potrebbe divenire difficilmente battibile in un futuro prossimo visto che per l’NBA è più sicuro che ci sarà una partita per i Lakers il 25 Dicembre, dell’arrivo di Babbo Natale.

venerdì 28 dicembre 2012

mercoledì 26 dicembre 2012

DeMarcus Cousins: Una storia, due bivi

Un talento cristallino, un giocatore potenzialmente dominante, un atleta prezioso capace di unire atletismo, forza fisica, movimenti di qualità in post basso e quant'altro. Tutto però limitato dal suo carattere "passionale" che per ora gli impedisce di saltare sull'ultimo gradino, quello della star assoluta.
Se si distingue anche per essere un lungo molto abile in ambedue le fasi di gioco e forse il più promettente tra i centri, si distingue anche per il suo carattere, la sua impazienza che traspare a volte anche dalle sue giocate, il suo essere emozionale comprovato dai falli commessi. Ma soprattutto è il rapporto interpersonale con le figure autoritarie ad essere il suo cruccio.
Se da un lato in quel di Kentucky quel genio di Calipari diceva di Cousins che era uno dei lunghi più forti che avesse mai allenato grazie alla difficoltà di marcare un giocatore come DeMarcus che sa sia tirare che giocare di forza fisica vicino canestro, dall'altro lato già alcuni scout scrivevano sul proprio taccuino che ci sarebbero state difficoltà a livello caratteriale.

domenica 23 dicembre 2012

Shaq, Ibaka, Pierce, Clippers...La settimana NBA da 1 a 10: Week 8


I fatti, i momenti, gli eventi, gli aneddoti che si verificano in una settimana di NBA sono tantissimi ma alcuni di loro sono più significativi o più singolari di altri, quelli che possono da soli rappresentare in sintesi quanto è accaduto in quei giorni. Terminata anche l'ottava settimana di regular season, visto l'arrivo della Domenica, si torna con la settimana NBA da 1 a 10, più una variabile jolly a seconda di quello che succederà nei 7 giorni.

Uno, unico, inimitabile, Shaquille O’Neal. Seppur almeno centomila avranno il suo cognome o quella simpatia, difficile, molto difficile, che qualcuno riuscirà ad imitare quello che è stato e che è ancora Shaq. Non solo uno dei centri più dominanti della storia del gioco, ma anche uno showman capace di ballare hip hop durante l’All Star Game e video, di sfidare campioni di varie discipline nei propri sport, diventare sceriffo, di fare il commentatore, di sfornare battute a go-go durante le interviste e capace di accaparrarsi una miriade di soprannomi dovunque andasse a giocare. Ovviamente non è nel suo stile fermarsi ed in questi giorni ha anche lanciato sul mercato la sua marca di Vodka. Ovviamente per atleti e quindi rigorosamente senza zucchero e glutine. Il simbolo è l’immagine di O’Neal e si chiamerà LUV-SHAQ. Nessuno come lui. Uno, nessuno, centomila.

venerdì 21 dicembre 2012

Breaking News: Denver Nuggets


L'angolo della tattica: Golden State Warriors

Come mai prima di questa stagione, i Golden State Warriors stanno dimostrando di aver accantonato la monodimensionalità di gioco che li caratterizzava alcuni anni or sono. Lo filosofia di base è sempre incentrata su un tipo di basket veloce, che impegna i tiratori e con i lunghi capaci di correre per il campo e fare tagli, ma sostanzialmente il gioco rispetto al passato è molto cambiato. A cominciare dall'impronta difensiva e all'efficacia a rimbalzo, due pesanti caratteristiche che stanno contribuendo in maniera piuttosto notevole alla crescita di squadra e alle soddisfazioni che regalano ultimamente ai tifosi.

martedì 18 dicembre 2012

Il buon periodo del Beli e il suo grande sostenitore...

Tra i tre italiani, Marco Belinelli è sempre stato quello che ha più "faticato" in NBA, per alcuni fattori anche strutturali di gioco, dove una guardia bensì capace per più caratteristiche, ma non da stella, può trovare difficoltà ad inserirsi in un contesto di gioco come quello americano.

Ma ad oggi, "grazie" soprattutto all'infortunio di Rip Hamilton, Belinelli ha trovato minutaggio, ha trovato responsabilità, ha trovato fiducia, ma soprattutto ha trovato un sistema che si plasma su una struttura solida di base con si improvvisazioni, ma in primis una schematizzazione che inquadra il giocatore nel ruolo e gli dona la possibilità di esprimersi partendo da un gioco organizzato. Proprio come diceva un ex grande coach come Sandro Gamba, grandi individualità riescono a fuoriuscire giocando in un contesto di squadra.

lunedì 17 dicembre 2012

Anthony, Belinelli, Rubio...La settimana NBA da 1 a 10: Week 7


I fatti, i momenti, gli eventi, gli aneddoti che si verificano in una settimana di NBA sono tantissimi ma alcuni di loro sono più significativi o più singolari di altri, quelli che possono da soli rappresentare in sintesi quanto è accaduto in quei giorni. Terminata anche la settima settimana di regular season, visto l'arrivo della Domenica, si torna con la settimana NBA da 1 a 10, più una variabile jolly a seconda di quello che succederà nei 7 giorni.

Uno inteso come unico, “l’evento” che è successo tra i Nets ed i Raptors e che probabilmente resterà tale per gli anni avvenire. Durante un tiro libero per Brooklyn, Humphries va alla lunetta e comincia la manovra per eseguire lo shoot. In quell’istante gli si para davanti uno degli arbitri di gara che cerca di stopparlo (!), si, stopparlo, per fare in modo che il giocatore non tirasse e permettesse prima ai Raptors di effettuare una sostituzione. Buon metodo, in fondo a che serve il fischietto se puoi, più comodamente, cercare di stoppare un 2 metri e 6?

venerdì 14 dicembre 2012

Lo strano caso di Dottor Kobe e Mr. Bryant

Mentre Los Angeles, sponda Lakers, continua a perdere e coach Mike aspetta con un ansia mai avuta il rientro del figliol prodigo Nash, abbiamo colto una casistica alquanto interessante. 
Al di là dei miglioramenti che D'Antoni richiede a gran voce soprattutto in fase di possesso con un Howard che vorrebbe più coinvolto in pick 'n roll ed un Kobe gestore dal palleggio, e al di là dei due "cardini" principe da aggiustare quali l'efficienza della panchina e la difesa spesso creatrice di buchi per i tagli, c'è una particolare statistica che può far riflettere.

giovedì 13 dicembre 2012

Un uomo, una garanzia: Tim Duncan

A cavallo degli anni '90 era in voga un noto telefilm, Highlander. Il film aveva come protagonista un certo Duncan MacLeod, un immortale. Anche la NBA ha il suo immortale e caso vuole che anch'esso si chiami Duncan. Che da una parte sia il nome e dall'altra il cognome è poco importante, ciò non toglie l'assonanza tra queste due leggende.

Tim Duncan è anch'egli un immortale, una leggenda in campo, essenzialmente la migliore ala grande che il gioco abbia mai conosciuto, un leader che non smette mai di stupire, un giocatore straordinario.

martedì 11 dicembre 2012

Il peggior tiro libero della storia

Non molto tempo fa, anzi, parlavamo di un record fatto registrare in una partita collegiale con Jack Tayor che faceva strabuzzare gli occhi di tutti grazie ai suoi 138 punti in una singola gara. Ma ad oggi sempre in una partita collegiale c'è un altro "gesto" da segnalare ma non propriamente positivo, per essere eufemistici.
Il peggior tiro libero della storia.

Nella gara tra WCU e Appalachian State, ad 11 minuti dal termine, il centro di riserva di App State, tale Brian Okam, è in lunetta pronto ad eseguire il tiro libero. I saltatori sono pronti a lottare per il rimbalzo ma del tiro non sembra esserci traccia, più che altro si vede Okam rilasciare la palla, che si arcua in una parabola si, ma talmente corta da non raggiungere nemmeno il centro dell'area piccola prima di depositarsi nelle braccia di un compagno di squadra. 

domenica 9 dicembre 2012

Belinelli, Knicks, Bulls, James...La settimana NBA da 1 a 10: Week 6

I fatti, i momenti, gli eventi, gli aneddoti che si verificano in una settimana di NBA sono tantissimi ma alcuni di loro sono più significativi o più singolari di altri, quelli che possono da soli rappresentare in sintesi quanto è accaduto in quei giorni. Terminata anche la sesta settimana di regular season, visto l'arrivo della Domenica, si torna con la settimana NBA da 1 a 10, più una variabile jolly a seconda di quello che succederà nei 7 giorni.


Uno il minuto e 25 secondi, il tempo che ci è voluto a Rasheed Wallace per prendere due tecnici e farsi espellere dalla gara. 85 secondi di partita, in teoria un lasso di tempo così breve che alcuni giocatori non riuscirebbero neanche a riempire una statistica. Anche se in realtà gli arbitri sono stati un po’ generosi nel dare via i falli, è anche vero che evidentemente Wallace ci tiene a rimanere primo nella speciale classifica di chi ha collezionato più technical fouls in carriera.

venerdì 7 dicembre 2012

New Orleans Pelicans e Charlotte Hornets?

Tante voci stanno circolando in questi giorni attorno agli Hornets. Ma per questa volta l'accezione del termine sveste i panni di Hornets intesi come franchigia e roster annesso, in quanto non riguardano propriamente la squadra bensì proprio il nome Hornets. Tom Benson, il nuovo proprietario, quello che comanda anche i Saints nell'NFL per capirci, deterrebbe i diritti sul soprannome Pelicans e vorrebbe sfruttarli modificando l'attuale nome e trasformandolo in New Orleans Pelicans, per l'appunto.


giovedì 6 dicembre 2012

Raptors e Lakers: La soluzione è lo scambio Bargnani-Gasol?

Ci sono momenti nella quotidianità di tutti i giorni dove la pressione, la stanchezza, i risultati insperati, ti portano a dire basta, ti portano a volere un cambiamento o in certi casi limite a voler provare a ripartire da zero. Forse quel momento in casa Raptors è giunto. Forse dopo anni in cui Bargnani è "cresciuto" sul suolo canadese, lo abbandonerà, perché proprio lì in quel di Toronto, c'è bisogno di una svolta.

domenica 2 dicembre 2012

Nets-Celtics in tre atti, Bargnani, Gallinari, Bryant...La settimana NBA da 1 a 10: Week 5

I fatti, i momenti, gli eventi, gli aneddoti che si verificano in una settimana di NBA sono tantissimi ma alcuni di loro sono più significativi o più singolari di altri, quelli che possono da soli rappresentare in sintesi quanto è accaduto in quei giorni. Terminata anche la quinta settimana di regular season, visto l'arrivo della Domenica, si torna con la settimana NBA da 1 a 10, più una variabile jolly a seconda di quello che succederà nei 7 giorni.


Uno il mese di gare che è dovuto trascorrere per riuscire a portare a casa una vittoria. Uno, finalmente, dunque, il simbolo della W nel record stagionale dei Wizards. Dopo dodici sconfitte, anche nella capitale degli Stati Uniti arriva la vittoria. NBA.com giustamente nota come siano passati in realtà sette mesi e due giorni dall’ultima vittoria ufficiale del team, ma ci sono stati i mesi di pausa quindi tale valore assume un significato puramente statistico e null’altro. Inutile infierire, già un mese non è proprio poco roba…

venerdì 30 novembre 2012

Stern e la multa al "modello" Spurs

In molti ambiti della vita e dello sport nella nostra fattispecie, ci sono regole non scritte chiamate regole di etica, di morale o anche solo regole interne (se sono per un sistema chiuso) che sono osservate proprio perché magari rappresentano o la sportività o il giusto decoro verso chi ama il prodotto o semplicemente atte al benessere dei componenti di quel gruppo sociale. 
Non sempre queste regole collimano con l'esigenza dei singoli, sono ancorate nella morale pubblica e non possono rappresentare il pensiero di tutti. In alcuni casi rari come quello successo nella gara tra Spurs ed Heat, il giusto è difficile da decifrare perché da entrambe le parti ci sono "regole" non scritte da rispettare e l'opinione pubblica è spaccata.

mercoledì 28 novembre 2012

Rookie in progress: Gli ostacoli per una matricola e il primo quintetto della classe 2012

Si dice, giustamente, che il ritmo NBA (inteso come stile di vita) per un rookie sia un ostacolo in più che si aggiunge all'ambientamento al nuovo gioco, ai nuovi compagni più esperti e smaliziati, alla diversa fisicità e anche al diverso ruolo in squadra. Molti ragazzi arrivano con lo status addosso di essere dei leader del proprio gruppo, delle celebrità nel proprio campus, senza troppe responsabilità sulle spalle e senza aver in mano tutti quei soldi che spesso e volentieri ti fanno gestire la vita diversamente. La difficoltà di allenamenti regolari, la stanchezza di tenere fisicamente e mentalmente tutte quelle partite ravvicinate hanno caratterizzato in primis quello che si chiama il rookie wall, quello scoglio che da circa Febbraio fa vacillare anche un buon rookie fino a quel momento. Ovvio che non è condizione imprescindibile cadere nella rete di questo "mito" e spesso è il ripetersi, le aspettative che circondano il giocatore ad essere il fardello più pesante da gestire.

domenica 25 novembre 2012

Durant, Raptors, James...La settimana NBA da 1 a 10: Week 4


I fatti, i momenti, gli eventi, gli aneddoti che si verificano in una settimana di NBA sono tantissimi ma alcuni di loro sono più significativi o più singolari di altri, quelli che possono da soli rappresentare in sintesi quanto è accaduto in quei giorni. Terminata anche la quarta settimana di regular season, visto l'arrivo della Domenica, si torna con la settimana NBA da 1 a 10, più una variabile jolly a seconda di quello che succederà nei 7 giorni.

Uno il segno di spunta sulla casella del totale delle triple doppie di Kevin Durant in carriera (25 punti 13 rimbalzi e 10 assist per lui, a metà gara era già in doppia doppia con 13 punti e 10 rimbalzi). Prima della gara contro i Warriors di questa settimana, infatti, non era mai riuscito a realizzarne nessuna ed è un po’ particolare visto che stiamo parlando di uno dei primi tre giocatori al mondo.

giovedì 22 novembre 2012

La peggiore partenza della storia dei Washington Wizards

Le 0 vittorie e le ben 10 sconfitte sono la rappresentazione numerica di quello che è il peggior inizio della franchigia di Washington nella propria storia. Sconfitte su sconfitte maturate in successione, figlie più di problematiche di roster piuttosto che di gioco.

La disperata situazione (in termini di sconfitte) dei Wizards riguarda principalmente l’attacco, il peggiore della NBA. Secondo alcune statistiche è anche il peggiore degli ultimi 10 anni. Tutto questo però non è da ricercarsi in primo luogo in un tipo di gioco poco solido, in una sbagliata circolazione di palla, magari quelli non sono proprio i migliori ma sono passabili e di certo non sono il capro espiatorio di questa falsa partenza, quello è da ricercarsi in mancanze di roster per l’appunto.

mercoledì 21 novembre 2012

NCAA: Jack Taylor frantuma il record di punti segnati in una singola gara

Gara di Division III, Grinnell College affronta Faith Baptist Bible. La gara non desterebbe scalpore e non avrebbe di certo avuto una risonanza internazionale ed un tale clamore a livello mediatico se non fosse stato per qualcosa di veramente storico che è successo. Il risultato finale è stato di 179-104 per Grinnell College ma la peculiarità è che 138 di quei punti sono stati realizzati da un singolo giocatore(!): Jack Taylor.

domenica 18 novembre 2012

Raptors, Bargnani, Grizzlies...La settimana NBA da 1 a 10: Week 3

I fatti, i momenti, gli eventi, gli aneddoti che si verificano in una settimana di NBA sono tantissimi ma alcuni di loro sono più significativi o più singolari di altri, quelli che possono da soli rappresentare in sintesi quanto è accaduto in quei giorni. Terminata anche la terza settimana di regular season, visto l'arrivo della Domenica, si torna con la settimana NBA da 1 a 10, più una variabile jolly a seconda di quello che succederà nei 7 giorni.

Uno l'occhio di Monroe chiuso durante un tiro libero.Per un fastidio il centro dei Pistons ha dovuto tirare con l'occhio destro chiuso, mettendo comunque a segno il tiro dalla lunetta. Rappresentazione simbolica di questo inizio di stagione di Greg, che predica quasi da solo e che quella partita l'ha chiusa con 19 punti 18 rimbalzi e 6 assist, dimostrandosi ancora una volta l'uomo del presente e del futuro dei Pistons. Era da 1997, che qualcuno nella Motown non faceva almeno 19-18-6, da quando Grant Hill fece 35 punti 18 rimbalzi e 6 assist. Ma non c'è solo una gara da segnalare, le prime 10 gare ci raccontano che ha messo a segno 4 doppie doppie ed una tripla doppia con cifre di tutto rispetto anche nelle altre gare. La prima vera nota lieta di questi Pistons, con lui le difese non potranno permettersi di chiudere nemmeno mezzo occhio.

venerdì 16 novembre 2012

L'angolo della tattica: Ecco come Utah è arrivata al supplementare

Con questa rubrica andremo ad analizzare alcuni aspetti tattici, alcuni movimenti, alcune scelte che condizionano il risultato finale dell'azione e spesso anche la gara stessa. Ci concentreremo il più delle volte su una-due determinate azioni rappresentative accompagnandole con delle immagini.

La prima analisi che andiamo a compiere è estrapolata dalla "famosa" gara dei tre supplementari tra Raptors e Jazz, vinta poi da quest'ultimi.

mercoledì 14 novembre 2012

Melo(dia) in casa Knicks

5 W - 0 L. Questi sono i numeri che meglio descrivono l'inizio dei New York Knicks, capaci di partire subito forte, grazie all'integrazione veloce dei nuovi arrivi, grazie a degli accorgimenti tattici ma soprattutto grazie ad una rinnovata mentalità vincente. 

lunedì 12 novembre 2012

Il nuovo coach dei Los Angeles Lakers

Dopo tanti nomi è stato scelto Mike D'Antoni. Il baffo ha vinto la bagarre per la panchina dei losangelini, superando in volata Phil Jackson. Infatti secondo quanto riportato da fonti interne all'NBA, Jackson era prontissimo al grande rientro e voleva accettare la proposta dei Lakers. Aveva posto come condizioni solo quelle di voler lavorare con Brian Shaw e Scottie Pippen, in poche parole li voleva nel suo staff, per il resto non c'erano altri intoppi. Per questo il coach più premiato della storia sembra essere rimasto sorpreso dalla decisione che ha visto la dirigenza scegliere il coach ex Knicks. Quest'ultimo ha firmato un quadriennale con team option nell'ultimo anno, che gli frutterà 12 milioni complessivi.

Ufficialmente la ragione alla base della scelta è stata individuata nello stile di gioco.

domenica 11 novembre 2012

Pistons, Davis, Thunder...La settimana NBA da 1 a 10: Week 2

I fatti, i momenti, gli eventi, gli aneddoti che si verificano in una settimana di NBA sono tantissimi ma alcuni di loro sono più significativi di altri, quelli che possono da soli rappresentare in sintesi quanto è accaduto in quei giorni. Terminata anche la seconda settimana di regular season, visto l'arrivo della Domenica, si torna con la settimana NBA da 1 a 10, più una variabile jolly a seconda di quello che succederà nei 7 giorni.

Uno/dodici/duemiladieci, l'ultima volta che i Pistons non videro nessuno del quintetto andare in doppia cifra per punti segnati. Pardon, la penultima volta visto che nella città dei motori è successo di nuovo nella gara persa contro i Lakers. A proposito di motori, non sarà mica questa la spia luminosa che indica che bisognerebbe cambiare l'olio al motore? Oppure si vuole continuare a perdere? 7 L in 7 partite.

venerdì 9 novembre 2012

L'esonero di Mike Brown e l'inizio difficoltoso dei Lakers

E’ una questione di alchimia o di una somma di fattori da mettere a posto? O di entrambe? O ancora, è qualcosa che non funziona nel sistema o che non va di sera in sera?
La situazione di oggi dei Lakers non era certo pronosticabile ad avvio anno. Certo i problemi più evidenti erano visibili sin da subito (panchina ed in parte la difesa), ma l’avvio così difficoltoso probabilmente in pochi lo avrebbero visto nel futuro prossimo (ormai presente) dei losangelini. 

Questo perché avere un quintetto con Nash a gestire i compagni (anche se per adesso non è lui il play, visto l'infortunio), Bryant scorer, World Peace difensore tenace e la coppia ben assortita Gasol-Howard sembra con pochi punti deboli. Magari è così, e si dimostrerà tale, ma ci sono altri problemi sia insiti che strutturali che stanno intaccando la costruzione di un solido avvio di campionato.

domenica 4 novembre 2012

Harden, Lakers, Knicks,...La settimana NBA da 1 a 10: Week 1

I fatti, i momenti, gli eventi, gli aneddoti che si verificano in una settimana di NBA sono tantissimi ma alcuni di loro sono più significativi di altri, quelli che possono da soli rappresentare in sintesi quanto è accaduto in quei giorni. Terminata teoricamente la prima settimana di regular season, visto l'arrivo della Domenica, inauguriamo una nuova rubrica volta a rappresentare quanto detto sopra e che ritroveremo tutte le Domeniche. 10+1 punti da rilevare, la settimana NBA da 1 a 10, più una variabile jolly a seconda di quello che succederà nei 7 giorni.

Uno il giorno all'anno che si assiste alla premiazione per il titolo NBA ricevendo in consegna gli anelli. Quest'anno è stato il turno degli Heat, al momento sono loro i signori degli anelli.

giovedì 1 novembre 2012

Ball so Hard(en)

Come onorare un sostanzioso contratto appena firmato? Chiedere a James Harden. Arrivato da pochi giorni in quel di Houston, Harden si è subito calato nella nuova realtà. Dalle voci dello sbigottimento del giocatore per siffatta trade, alla certezza di una firma per $80 milioni di dollari. Massimo salariale per un'estensione che lega Harden per i prossimi 5 anni a quelli di Houston e che vedrà la sua scadenza proprio quando il ragazzo sarà nella maturazione più piena, cestisticamente parlando. Ma se ad Harden entreranno molti soldi, quello che ha guadagnato Houston è un leader, che fino a pochi giorni fa di fatto non aveva. Un regalo, come ha sottolineato McHale. La giovane guardia sa bene che da adesso in poi ha un nuovo ruolo, sa perfettamente che ogni volta che scenderà sul parquet sarà per essere il go-to-guy dei titolari (e non delle seconde linee) e provare a guidare la crescita di una formazione giovane e futuribile.

mercoledì 31 ottobre 2012

E' iniziata la Regular Season NBA 2012/2013

It's began. Dopo un'estate vissuta tra la fine della telenovela Howard (è veramente finita o rimandata di una stagione?), l'ipotesi della rivoluzione degli sponsor sulle maglie, l'addio di Nash da Phoenix, il definitivo spostamento dei Nets in quel di Brooklyn, le prime considerazioni dei talentuosi rookie arrivati quest'anno, la nuova destinazione del Beli, l'affare Iguodala-Bynum, il ritiro non ritiro di Kevin Garnett, l'arrivo di Ray Allen in quel di Miami, l'esaltazione proprio degli Heat vittoriosi quest'anno, e quant'altro, eccoci al via, con il campo che risponderà alle tante domande che la fine della stagione estiva si porta dietro. 

domenica 28 ottobre 2012

James Harden agli Houston Rockets


Tenerli entrambi a cifre altissime era molto difficile, veramente molto. Lo sforzo economico era ingente e alla fine si è arrivati all’inevitabile. Quando Serge Ibaka firmò quel bel e pesante contratto, i primi pensieri andarono subito a James Harden e sulla capacità di Oklahoma di poter maxare il contratto della fortissima guardia. Nonostante gli svariati tentativi, la voglia di entrambe le parti di accordarsi e nonostante Harden accettasse anche il ruolo di sesto uomo cambia partita, alla fine la questione monetaria ha inciso, come da molti pronosticato. 
E’ di poche ore fa infatti, la pazzesca notizia che il “Barba” non giocherà più per i Thunder ma bensì per Houston. 

sabato 27 ottobre 2012

Memphis Grizzlies e i passi... indietro

Un passo indietro, una possibilità mancata. Bastano queste semplici e poche parole per inquadrare almeno gli ultimi tre anni della storia dei Grizzlies. Affermazioni che non derivano tanto dal cammino ai playoff in sè per sè, perchè è vero che arrivare a giocarsi la semifinale di Conference e perderla a gara 7 contro i Thunder e l'anno successivo perdere a gara 7 al primo turno con i Clippers, può essere visto tranquillamente come un passo indietro, ma è come è maturato il tutto, la vera fonte del problema. Infatti quella gara 7 dell'anno passato poteva anche essere 4-3 per i Grizzlies e si arrivava lo stesso alle Semifinali di Conference come l'anno prima, ma con tutta probabilità il percorso post season sarebbe finito lì di nuovo.

venerdì 26 ottobre 2012

Breaking News: David Stern


martedì 23 ottobre 2012

Per i Wizards è il momento di uscire dall'anonimato

Negli ultimi quattro anni in quel di Washington non se la sono proprio passata bene, cestisticamente parlando. Serie prolungata di stagioni pessime, ma allo stesso contempo pochi segnali di ripresa vera e propria. Però il talento accumulato ultimamente nel roster, potrebbe cominciare a cambiare questa inerzia. Non un cambio radicale, ma bensì una possibilità di miglioramento comunque notevole.

giovedì 18 ottobre 2012

Jazz, il piano non è improvvisazione

I tempi bui nello Utah stanno per finire... forse. Tale affermazione non deriva dal roster attuale, per quello c'è ancora bisogno di aggiustamenti e di esplosioni di giovani, ma deriva dalla parte prettamente economica, quella del salary per intenderci. Questo perchè praticamente nessuna franchigia può vantare di avere tutto il roster in scadenza di contratto quest'anno (comprendendo anche le team option), fatta eccezione con Jeremy Evans e Marvin Williams, tra l'altro quest'ultimo ha una player option e decidendo di non esercitarla finirebbe anche lui nel calderone dei contratti scaduti. Ultimo anno buio, dunque...forse.

mercoledì 17 ottobre 2012

sabato 13 ottobre 2012

Gli Spurs: Non è ancora il momento dell'ultimo canto del cigno

Quando chiudi la regular season con un record di 50 W-16 L e la tua stagione si spegne contro gli energici e talentuosi giovani dei Thunder, il tuo obiettivo è senz'altro quello di provare a calcare la mano sul tuo gruppo ben amalgamato e trovare qualche giusta mossa per azzerare l'handicap verso i campioni della Western Conference.
Questo presupposto è poi fortemente rafforzato se hai in squadra un paio di grandi star non più giovanissime su cui comunque vuoi continuare a puntare fino all'ultimo.

martedì 9 ottobre 2012

NBA Europe Live versione 2012


Nella campagna “sponsorizzata” da David Stern finalizzata a portare la NBA sempre più nel mercato internazionale, alcune franchigie in questi giorni stanno affrontando l’NBA Europe Live. Prime gare di pre season per le squadre NBA coinvolte, una prima possibilità per ricreare l’atmosfera partita, per provare alcuni nuovi schemi e per testare le nuove leve, anche se spesso la voglia di giocare per la squadra americana è inferiore ad una partita di regular season dopo essere stati già automaticamente esclusi dai playoff.

domenica 7 ottobre 2012

I Milwaukee Bucks e la fretta di arrivare all'anno prossimo


Monta Ellis vuole usufruire della sua player option ed uscire un anno prima dal contratto, così da guardarsi intorno da free agent. Una mossa saggia per il folletto ex Warriors per tanti motivi, tra i quali spicca soprattutto un motivazione: gli attuali Milwaukee Bucks. Sia chiaro l'impressione è che Monta voglia uscire anzitempo dal suo biennale da undici milioni annui perchè è alla ricerca del suo ultimo ricco e lungo contratto che qualche squadra in NBA sicuramente sarebbe pronta ad offrirgli, ma giocare in questi Bucks certamente ha dato una spinta importantissima nella sua scelta.

giovedì 4 ottobre 2012

La seconda possibilità dei Chicago Bulls

Nel momento stesso in cui ti accorgi che la tua primaria stella, tale Derrick Rose, si accascia al suolo per un infortunio tanto grave quanto sciagurato, ti rendi conto subito che la tua stagione sta per imboccare un vicolo cieco e non la strada giusta per la Finale. Nella mente di coach Thibodeau sarà passata tutta la bella stagione regolamentare, così come nella mente di tutti, soprattutto dei tifosi, si è prefigurata la fine della credibilità di una Chicago pronta per lottare fino all'ultimo.

Ma la passata stagione ormai è andata, il ricordo ci sarà sempre, ma è il momento per i Bulls di provare a ripartire usufruendo di quelle basi perfette createsi in casa negli ultimi anni.

domenica 30 settembre 2012

Il Barclays Center è solo l'inizio: la nuova era dei Brooklyn Nets

Nuova arena. Nuovo logo. Nuovo team. La squadra è ancora possibile di sostanziali modifiche l'anno prossimo (solo con manovre articolate però, il salary è intasatissimo) ma bisogna pensare a quest'anno e al risollevamento ben operato. L'importante aggiunta di elementi di spessore dona alla franchigia le potenzialità oggettive per cominciare a percorrere il cammino sulla retta via, almeno per rilanciarsi e portare i Nets a riprendere a sognare come succedeva 10 anni fa. Manca qualcosa per sentirsi al pari degli squadroni ma la strada intrapresa può portare in alto. 

mercoledì 26 settembre 2012

La rinnovata fiducia attorno ai Dallas Mavericks


In quel di Dallas si tende a guardare il bicchiere mezzo pieno anziché quello mezzo vuoto. Le partenze di Kidd e Terry, pesanti non solo per la classe dei due ma soprattutto per l’amalgama perfetta con il sistema di squadra e per l’utilità di emergere con le proprie giocate quando conta, hanno lasciato spazio al nuovo che avanza.

Nella fattispecie a sostituire i due veterani sono arrivati due giovani con comunque qualche annetto di NBA sulle spalle e le credenziali per crescere e migliorare la formazione texana: Collison e Mayo.

domenica 23 settembre 2012

Work in progress per non essere il secondo team di L.A.: i Clippers

Pochi giorni fa Chris Paul, in un'intervista, aveva annunciato di essere contento di essere finito nell'altra squadra di L.A., i Clippers, motivando le sue dichiarazioni con una frase che può essere riassunta come "vincere ai Clippers sarebbe leggendario". Come a dire, è vero è sempre bello vincere, ma vincere con i Lakers è "ordinario" mentre con i Clippers sarebbe qualcosa da farti entrare nella storia.

mercoledì 19 settembre 2012

Houston riparte dai giovani

Man mano che proseguiva la stagione NBA, la strategia di Houston per il futuro si delineava sempre di più, rendendosi chiara agli occhi di tutti. Il pensiero base si poteva riassumere con una semplice frase: se si può portare a casa Howard proviamoci, altrimenti se davvero è così ricco questo draft, perché non ripartire con esso?

Alla fine i fatti hanno condotto alla seconda ipotesi quasi direttamente, vista la volontà tendente allo zero, del numero 12 a trasferirsi ai Rockets. 

venerdì 14 settembre 2012

Miami a caccia del rep(H)eat

Correre. La chiave di volta per migliorarsi per Spoelstra è aumentare il ritmo, spingere ancor di più i contropiedi e sfruttare le transizioni. Il coach degli Heat ha voluto semplicemente precisare che per l'anno prossimo vuole giocare ancora di più all'offensiva, esaltando le possibilità di provare a tenere costante il gioco veloce. Ciò non implica lasciare la difesa un pò in avaria, ma difendere forte per poter ripartire con slancio immediato verso il canestro avversario.
E molte delle scelte, se non tutte, operate questa estate, sono finalizzate a questo obiettivo. A partire dalla volontà di crescere, muscolarmente parlando, di almeno 3 chili da parte di Chris Bosh, il primo segnale non velato di farlo giocare molto da 5, in linea con il corso tattico scelto. Non un'esagerazione che lo possa snaturare ma alcuni chili, forse anche qualcuno in più che lo rendano più forte agli urti/scontri in area. 

lunedì 10 settembre 2012

Costruire e vincere in contemporanea, la nuova scommessa dei Celtics

Durante la serie con Miami, l'ipotesi che potesse essere l'ultima volta degli original Big Three di Boston era quasi divenuta certezza con Garnett che pensava addirittura al ritiro e con la possibilità di ricostruire abbastanza velocemente con Ainge che aveva anche pensato di sacrificare qualcuno di importante per rivitalizzare la franchigia e darle nuovo lustro.

Giocatori giovani dal gran potenziale, prime scelte da alto primo giro, a Boston si pensava di smettere di cavalcare i veterani e pensare al cambio comunque prima o poi atteso. Ma alla fine il progetto si è evoluto diversamente. 

venerdì 7 settembre 2012

I Cavaliers dopo due anni di ricostruzione e quella "scommessa" persa

Quando si comincia a parlare dei Cavaliers e di quando erano contender, la prima cosa che viene in mente a tutti è solo LeBron James. Il grande "traditore" per tutti quelli che amano la squadra e volevano vincere qualcosa. 
Oggi però accanto al suo nome un'altra cosa alberga nella mente dei tifosi, le famose parole di un arrabbiato Dan Gilbert quando ha saputo che il suo 23 era andato a South Beach: "Vinceremo un titolo prima di James". Parole di amarezza tirate in ballo sempre, a suo tempo, trite e ritrite su giornali e articoli web e che oggi non possono che tornare in voga nella mente di tutti, tifosi Cavs e non. Perchè James il titolo l'ha vinto pochi mesi fa e perchè, come prevedibile, i Cavs al momento sono ben lungi dal poter ambire ad alzare il trofeo di campioni.

mercoledì 5 settembre 2012

La particolare situazione dei Detroit Pistons

C'è chi potrebbe definire la situazione di Detroit semplicemente come uno status di limbo tra l'elevazione/ la crescita e la possibilità di non riuscire mai ad uscire dal mezzo. 
Il riassunto difatti sta proprio qui. Una più che buona squadra sulla carta sia per assortimento che per prospettiva, ma molto difficilmente collocabile ai piani alti tra gli squadroni che albergano nelle zone post primo/secondo turno playoff. Nello stesso contempo un team difficile da migliorare dall'esterno senza stravolgere il roster, a meno che non arrivi però il sostanzioso e sperato scatto dall'interno sia soprattutto in termini di crescita dei talenti in squadra che in termini di gioco, in primis nel girare il pallone e creare assist (nell'ultima stagione non proprio un dato idilliaco quello delle assistenze).

sabato 1 settembre 2012

Breaking News: NBA Store Europe


giovedì 30 agosto 2012

Howard come O'Neal

Molte volte è stato proposto il paragone, molte volte l'accostamento tra i due nomi è stato oggetto di dibattito di come l'uno fosse o meno l'erede dell'altro, ma solo oggi anche la scia delle decisioni di Dwight rimarca quella che è stata in modo comunque diverso, la scia di Shaq.
Il lento declino di uno dei migliori centri della storia della NBA, tale Shaquille O'Neal, sembrava lasciare un vuoto sia per la dominanza in campo, sia per lo stile un pò retrò di un gioco centralizzato sotto il tabellone. Ma il vuoto anche per il suo fare ironico, baldanzoso a volte velenoso e per certi versi geniale che regalava fuori dai campi di gioco. Uno che riusciva a far parlare sempre di sè sempre e che ora invece parla prevalentemente lui degli altri visto il suo nuovo impiego dietro un microfono. 

sabato 25 agosto 2012

Il ritorno di una contender: i Los Angels Lakers

In quel di Los Angeles, sponda Lakers, non si è mai nascosto che l'idea di cavalcare l'estro dell'uomo franchigia Kobe Bryant fino a che regge gli altissimi livelli di gioco è l'unica via che si vuole percorrere, che poi nella fattispecie coincide con la cosa più giusta da fare, sia per puntare a rimanere competitivi sia per onorare la carriera di un atleta che ha ancora tanto da offrire. Ma il piano quest'anno ha superato le aspettative più rosee. In primis, l'aggiunta di un altro veterano che può associarsi un pò al discorso fatto in precedenza su Bryant, Steve Nash. Il play è pronto a lottare per il titolo, è pronto ad offrire il suo solito contributo con la genialità che lo ha sempre contraddistinto, quella caratteristica che lo renderà sempre uno dei migliori, nonostante l'età che avanza.

martedì 21 agosto 2012

I Warriors possono già raggiungere i playoff?

" Se siamo sani (per tutta la stagione, ndr) possiamo raggiungere i playoff ", parole di Stephen Curry, il play dei Golden State Warriors, il nuovo leader, il nuovo go-to-guy, insomma parole del nuovo uomo franchigia del team. Curry ha ragione. Dopo anni di limbo e di gioco tutt'altro che schematizzato, in realtà nell'era Don Nelson definibile praticamente anarchico, c'è un progetto a lungo termine a Golden State.


sabato 18 agosto 2012

Il nuovo corso dei Magic

L'esigenza di Howard a cambiare, ha lasciato i Magic difronte ad una biforcazione.
Si poteva scegliere di impacchettare il lungo ed arrivare a qualche pezzo di rilievo, su cui lanciare subito le nuove basi senza però avere la sicurezza di trovare qualcosa di pregevole e duraturo, oppure ricostruire da zero con salary e scelte.

Facendo un piccolo passo indietro, troviamo prima l'assunzione del nuovo GM, poi la scelta del nuovo allenatore ed infine arriviamo alla famosa trade di questi ultimi giorni. Alla fine sottolineando come tutto il cambiamento sia una vera e propria tabula rasa su cui costruire con nuovi pezzi, la volontà è stata quella di perseguire la seconda strada della biforcazione. La strada che probabilmente porterà ad un'agonia iniziale, con alcune stagioni che verosimilmente saranno a vuoto in termini di risultati, guardando però sempre al futuro prossimo che potrebbe essere più che mai roseo e che si creerà con i free agent e le nuove stelle collegiali. 

martedì 14 agosto 2012

L'affare dei Nuggets

Senza alcun dubbio la trade che ha portato Howard a vestire di giallo-viola è la trattativa spezza inerzia, quella che può cambiare gli scenari restituendo con prepotenza alla Lega una contender più che mai realistica. Anche con Bynum Los Angeles lo era, ma avere un cambia partita come Howard è avere una marcia in più, nonostante l'ottimo Andrew sia comunque considerabile il secondo centro della Lega per somma di fattori.

Ma la trade non ha cambiato solo le sorti di quelli di L.A., ha scompigliato anche un pò le carte, lasciando anche a Denver un bel arricchimento per il proprio roster.

I Nuggets hanno dato via delle scelte, hanno dato via il buon Afflalo e lo scorer Harrington ma hanno guadagnato un giocatore di grandissima caratura come Andre Iguodala.

sabato 11 agosto 2012

I nuovi Sixers senza Iguodala e con un Bynum in più

Passare gli anni nel limbo dei playoff, per via di un roster abbastanza buono ed amalgamato per centrare la post season ma troppo debole per arrivare fino in fondo, non può e non deve essere l'obiettivo di nessuna franchigia. Spesso però è quello che capita a molti team, infarciti di tanti buoni giocatori ma privi dei leader, degli sposta inerzie che sempre di più, soprattutto in questo periodo, stanno tendendo a concentrarsi in poche squadre.

venerdì 10 agosto 2012

Dwight Howard andrà ai Lakers

Dopo mesi di attesa per scoprire quale sarebbe stato il futuro di Howard nella prossima stagione, oggi dovrebbe arrivare l'ufficialità che il centro col numero 12 ormai ex Magic, giocherà per i Lakers. 
Si parla di questa singola stagione perché "Superman" non ha dato garanzie di sicurezza di una sua permanenza futura e a fine anno divenendo free agent, può anche scegliere di cambiare lido. 

Ma fatto sta che il lungo la prossima annata vestirà di giallo-viola accanto a Nash, Bryant e Gasol. Si anche lo spagnolo, accostato a praticamente tutte le voci di mercato dei losangelini, ma che alla fine sarà pronto a dare ancora il suo contributo alla causa dei californiani.
L'affare si concluderà con un mega scambio messo in piedi nelle ultime ore che vede coinvolte ben 4 squadre: 76ers, Nuggets ed ovviamente Magic e Lakers.
Con una schematica tabella elenchiamo giocatori e scelte coinvolte.