Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

domenica 30 maggio 2010

DWYANE WADE, LEBRON JAMES, CHRIS BOSH E JOE JOHNSON: UN INCONTRO CHE DECIDE IL FUTURO DELLA NBA

Esiste una regola nella NBA, che proibisce ai giocatori free agent, di accordarsi per i piani futuri e di conseguenza per i nuovi ingaggi. Ma la regola è impossibile da controllare, è impossibile da gestire, perchè dei giocatori, che magari nella vita sono anche amici, possono incontrarsi facilmente fuori dai campi da gioco, e parlare di quello che preferiscono senza essere vincolati da delle norme ristrettive.

Ma quando ad incontrarsi, per sedersi insieme e chiacchierare, sono: Wade, James, Johnson e Bosh, sembra che la NBA si veda ben lungi dal sanzionare un gruppo che è il cuore del presente e del futuro della Lega. Secondo i portavoce della National Basketball Association, non è stato infranto alcun regolamento e tutto è nella norma anche il discorso dichiaratamente aperto di Dwyane Wade.





venerdì 28 maggio 2010

SARA' QUESTA LA VERA FORZA DEI CAMPIONI?

(Foto NBA.com)
Era il 30 Aprile 2010.
I Lakers capitanavano la serie contro gli incredibili Thunders per 3-2, ma Oklahoma negli ultimi 24 secondi di gara 6, era avanti di una lunghezza: 94-93.
L' ultimo possesso toccava, tuttavia, a Los Angeles, o per meglio a dire a Kobe Bryant.

Mossa scontata, perchè se c'è un genio dei buzzer beater, di questi tempi moderni, è proprio la stella dei californiani. In regular season Kobe aveva già dimostrato più volte che quel "fondamentale" era ancora di sua proprietà. Nei playoff però le cose sono diverse, Scott Brooks, sapeva benissimo che sarebbe stato lui a prendersi il tiro della vittoria.
Il coach scelse una marcatura ad uomo per evitare che qualcuno fosse libero per uno scarico, mentre i Lakers optarono per l'isolamento dell'ex numero 8.
Bryant, incredibilmente, sbagliò il tiro, ma in mezzo ad una folla di maglie bianche, sbucò un catalano, che con un tap-in, decretò la fine del percorso dei Thunders per quest'annata. 

Questa notte del 28 Maggio 2010, praticamente un mese dopo, è successo di nuovo, ma con un protagonista diverso: Ron Artest.


giovedì 27 maggio 2010

LA RINASCITA DEGLI ORLANDO MAGIC : UNA RIMONTA CHE SEMBRA IMPOSSIBILE

Quando alcuni giorni fa la serie si era trascinata sul 3-0, quasi nessuno, forse neanche in casa Orlando, credeva realmente di poter provare a risalire la china, provare a rimontare per riscrivere la storia dell'NBA. Il destino delle due squadre sembrava già segnato, con i Celtics ad attendere in Finale chi ad Ovest l'avrebbe spuntata (in una serie tutt'altro che decisa) e coi giocatori dei Magic già pronti a guardarsi la Finale che conta sul divano di casa.

(Foto nydailynews.com) 

Ma il team della Florida non si voleva di certo ritirare vittima di uno sweep e l'orgoglio, aiutato da una più lasciva Boston, ha fatto si che Howard e compagni potessero guadagnare almeno una vittoria.

martedì 25 maggio 2010

MIKE BROWN LICENZIATO DAI CLEVELAND CAVALIERS

Quando si perde c'è sempre una dominante tendenza a evidenziare che le colpe della sconfitta siano necessariamente della perdente e non meriti di chi vince.
Ed è giusto così, perchè è meglio guardare in casa propria e capire da dove si deve cominciare a cambiare, per poter tornare, od incominciare, a vincere.

E' quello che è successo in casa Cavs, dove l'aria di cambiamento veleggia già da tanto tempo ormai, a causa di quel fatidico luglio 2010, il confine tra il futuro ed il presente della squadra dell'Ohio. Luglio non è ancora giunto, ma quell'aria di cambiamento ha iniziato il suo percorso.

Si parte dalle fondamenta, dall' "organizzatore" della chimica di squadra, la mano invisibile che teoricamente e praticamente dovrebbe guidarli dalla panchina, il coach Mike Brown.

domenica 23 maggio 2010

IL FUTURO DI CHRIS BOSH SEMBRA LONTANO DAL CANADA

Mentre l'ennesima vittoria dei Celtics di stanotte proietta praticamente Boston direttamente alla finalissima, alcune voci su uno dei prezzi pregiati del mercato estivo, si susseguono senza sosta, alimentate da dichiarazioni e da smentite.

Chris Bosh, l'ala di Toronto sembra sempre più pronto a passare il confine, con un piede (se non tutti e due), già negli States, pronto a lasciare definitivamente la squadra che fino ad oggi lo ha eletto suo leader.
Sembra infatti che CB4 abbia avuto un dialogo con il management di Toronto nel quale indicava le franchigie che più l'aggradano, quelle che reputa le giuste candidate a cui prestare i propri servigi l'anno prossimo.

Infatti anche se Bosh in teoria può divenire free agent senza restrizioni a fine stagione, sa benissimo che solo tramite una sign and trade potrà accaparrarsi il massimo di stipendio stabilito dalla Lega.

venerdì 21 maggio 2010

DOUG COLLINS NUOVO ALLENATORE DEI PHILADELPHIA 76ERS

(Doug Collins, ai tempi di quando allenava Michael Jordan a Washington.)

Oramai si è capito, Philadelphia ha una grande tendenza a non scordarsi mai del suo passato e più volte punta a riportarlo al presente.
E' successo con la volontà di ricondurre l'ex Georgetown, Allen Iverson, in patria, dopo l' "esilio" a Denver, a Detroit e a Memphis e prima ancora è accaduto con coach Maurice Cheeks, playmaker dei Sixers a cavallo tra gli anni '70 e '80.
Questo giusto per citare due esempi recenti.

Ora Phila, ci riprova, rivendicando la sua prima scelta al draft del lontano 1973, Doug Collins. Doug ha militato poi per le successive otto stagioni con la maglia di Philadelphia, salvo doversi poi ritirare per un grave infortunio.

giovedì 20 maggio 2010

LA DIFFICILE SCELTA DEI NETS

Poche ore prima del draft, il nuovo proprietario di maggioranza dei Nets, Mikhail Prokhorov, si lasciava andare ad affermazioni molto forti sull'immediato futuro dei suoi Nets, promettendo a tifosi e giornalisti che la squadra nel giro di pochi anni sarebbe divenuta una potenza nella Lega. 
Il magnate russo sottolineava poi come la rinuncia a Kiki Vandeweghe sarà sicura, bocciando il suo operato di general manager e liquidandolo con una frase che non lascia sconti: "Il suo ingaggio scadrà questa estate e gli faccio i miei migliori auguri."


Ma di certo il progetto che aveva permeditato, non è iniziato come previsto. La fortuna ha scelto di non baciare i Nets, che al draft non avranno nè la prima scelta (John Wall), nè la seconda (Evan Turner).

(nella foto Mikhail Prokhorov)

mercoledì 19 maggio 2010

JOHN WALL A WASHINGTON? ; ECCO IL VIDEO DELLA DRAFT LOTTERY 2010


Per quasi tutte le franchigie, arrivare primi al draft equivaleva a dire John Wall, l'eccellente play di Kentucky, accreditato come prima scelta assoluta da ogni mock draft fin dall'inizio dell'anno (per le sue doti vedete l'articolo prospetti nba).

Ma a vincere la draft lottery, come ormai spesso accade, è una squadra sorpresa: i Washington Wizards.
Un pò di sollievo per i maghi, che dopo un'annata eccessivamente sfortunata, possono proseguire più velocemente il loro cammino di ricostruzione iniziato proprio quest'anno con le cessioni di Haywood, Butler e Jamison su tutti.
Washington era quinta per possibilità, statisticamente parlando, di accapparrarsi la prima piazza e dunque, molto probabilmente, non si era costruita pensieri se scegliere John Wall alla prima o Evan Turner.

(Foto a lato nba.com)

martedì 18 maggio 2010

BILANCIO DI GARA 1 TRA LAKERS E SUNS

Se qualcuno vi avesse detto che nella NBA, nei playoff, c'era qualcuno in grado di dominare anche quando ha un ginocchio malandato ed un dito fuori uso oramai da parecchio tempo (e non è il mignolo, bensì l'indice che ti da molta della direzione del tiro), sarebbe stato difficile non fargli obiezioni. 
(Foto Nba.com)
E' vero, se proprio dovevate fare un paio di nomi, il primo che saltava nella mente di (quasi) tutti era quello del 24 giallo-viola.
Ma neanche il più ottimista tifoso di Kobe poteva credere che poche ore dopo che dal ginocchio della stella dei Lakers era stato "asportato" del liquido, la stella del team della California potesse infilare 40 sonori punti ai Suns in finale di conference.

Prestazione maiuscola, condita da 5 assist ed altrettanti rimbalzi, che ha poi oscurato tutto il resto. Si perchè dietro quei 13 canestri su 23 in azione, di cui 3/6 da tre ed un ottimo 11/12 ai liberi, c'è una squadra che gira ed anche parecchio.

domenica 16 maggio 2010

E' APERTA LA RICERCA DEL NUOVO ALLENTORE DEGLI ATLANTA HAWKS

Atlanta di per sè è un'ottima squadra, composta da elementi che sanno amalgamarsi perfettamente tra di loro e che hanno dalla loro la giovane età. Sono un gruppo solido, maturato insieme nel corso degli anni e sempre più forte anno dopo anno.

Però, anche se il loro progetto riguarda il presente e non un futuro a lunga scadenza, in un programma che mira solo a rafforzare e non a ricostruire, qualcosa va cambiato, perchè non si riesce a superare lo scoglio che gli permetterebbe di raggiungere traguardi più importanti.

Con Joe Johnson possibile partente nell'infuocata estate che si sta per profilare, potrà servire reindirizzare il ruolo di prima stella, e si dovrà trovare un nuovo innesto, o nuovi innesti che possano sopperire almeno in parte alla perdita di un giocatore tanto fondamentale.

venerdì 14 maggio 2010

L'ULTIMA PARTITA DI LEBRON JAMES CON LA MAGLIA DEI CAVALIERS?

"No comment",e quant'altro si avvicini al perdurato silenzio circa il suo futuro, era ciò che accompagnava LeBron James da un paio di mesi a questa parte. Stanco di continue domande su Luglio e sul suo status di free agent senza restrizioni.

Non avrebbe parlato finchè il campionato non era finito, finchè la sua mente non fosse stata sgombra dalle preoccupazioni e dalle attenzioni che ogni gara dei playoff poteva procurargli, ma ora il suo cammino per quest'anno è terminato.

giovedì 13 maggio 2010

SI ARRIVERA' A GARA 7 ?

La dominatrice della regular season, il giocatore più ambito, una squadra che non è scoperta in nessun ruolo, eppure è lì ad un passo dall'essere eliminata ancor prima di poter vedere il proprio nome in una gara di finale.
Per Cleveland le cose si fanno veramente difficili, costretta a rincorrere una squadra come Boston che dell'esperienza fa la sua arma primaria. I Cavs si trovano alle corde in un match, quello di stanotte, dove non eseiste una seconda via, o si vince e ci si va a giocare tutto in gara 7, o si esce definitivamente dai giochi, con il forte rimpianto di aver perso il treno, forse anche per un pò d'anni se il Re dovesse decidersi ad accasarsi altrove.

I Cavaliers dovranno espugnare il TD Garden, non proprio una passeggiata, tutto questo con la pressione di chi ha tutto da perdere e nulla da guadagnare. Boston dal canto suo, non starà certo a guardare gli avversari affaccendarsi, ma trascinata dai "Big Four" (Rondo ormai è d'obbligo), cercherà di chiudere subito la serie per prepararsi alla sfida con Howard e compagni.

martedì 11 maggio 2010

SI AVVICINANO LE FINALI ...

Con stanotte il quadro delle Finali di Conference si è delineato quasi perfettamente con l'unica eccezione della sfida tra Boston e Cleveland, che non scompone affatto i pronostici fatti da tutti ad inizio serie, di una successione di partite combattute ed incerte.
Si può dare un ipotetico vantaggio ai Cavaliers, se non per il fatto di aver il fattore campo, ma Boston è dall'anno dell'ultimo titolo una squadra solida che non si arrende mai, neanche contro l'età che inesorabilmente avanza portando con se l'inevitabile calo.

Ma la notte appena passata ha visto chiudersi ben due serie che si aggiungono a quella tra San Antonio e Phoenix; tre scontri in tutto che hanno visto il trionfo netto da parte delle vincenti, le quali hanno risolto le proprie pratiche con uno sweep che non lascia sconti. 

Nel caso di Orlando, la vittoria contro gli Hawks dopo sole quattro partite, li avvantaggia molto. I Magic hanno ora la possibilità di riposare e prepararsi al meglio tatticamente e mentalmente alla Finale di Conference consci poi che, chiunque passerà il turno tra Cleveland e Boston, sarà sfiancata (almeno per le prime gare).

lunedì 10 maggio 2010

AL DI LA' DEI BIG THREE: RAJON RONDO E TONY ALLEN

Nella NBA si sà, spesso si tende ad esagerare nell'avvolorare le mere statistiche, anche se non sempre descrivono quella che è stata la partita veramente.

Eppure non si può rimanere indifferenti di fronte ad una tripla doppia fatta in una semifinale di conference, in una gara tirata fino all'ultimo, contro la squadra più forte della regular season e per giunta se non è la prima volta che ne collezioni una nei playoff ed hai solo 24 anni.

(foto sports.yahoo.com)

domenica 9 maggio 2010

L'IMPORTANZA DI DEREK FISHER

Non è il giocatore più talentuoso, non è il difensore più forte, non è quello che segna a valanga o quello che ti fa 10 assist a partita, e non è neanche un animale d'area pronto a scorazzare nel pitturato. Ma lui è un vincente. E' uno di quei pochissimi giocatori che puoi considerare come vere e proprie armi da playoff, uno di quelli a cui puoi affidarti nei finali, a prescindere se hanno sbagliato molti tiri nel corso della gara.

Fisher è come Robert Horry, come James Posey, uno di quei giocatori che nella post season ritrovano l'essenza di quello che sono, che si riscoprono delle mine vaganti pronte ad esplodere come trappole piazzate appositamente per distruggere tutto il buono fatto dagli altri.

Stanotte è stata un'altra prova che arricchisce l'ormai stracolmo bottino di tiri importanti presi ed infilati, e che zittisce tutti coloro che ad inizio stagione lo consideravano ormai finito e pronto a sparare solo poche cartucce o colpi a salve.

venerdì 7 maggio 2010

SPURS E SUNS, CHI E' VERAMENTE LA MIGLIORE?

Due sorprese ma anche due certezze, è il paradosso che accompagna Spurs e Suns, due squadre che anche se ogni anno scendono di pronostico, riescono ad essere sempre lì guidati dall'esperienza e spinti dalla freschezza.
La chiave del loro successo è sempre la stessa, veterani che sanno essere esempi dentro e fuori dal campo e giovani pronti a farsi valere e a gestire il proprio minutaggio con massima serietà.

Una gran bella sfida la loro, una serie difficile da pronosticare perchè anche se Phoenix è in vantaggio già di due vittorie, San Antonio ha dimostrato di non cadere mai ed anzi di saper reagire, sempre.

Gioco veloce contro gioco ragionato, tagli dei lunghi contro movimenti da post, il gioco delle due formazioni sembra l'opposto, ma entrambe hanno la stessa capacità di gestire bene i palloni, di variare le soluzioni, di saper adattare il proprio stile a quello imposto dalla gara.

giovedì 6 maggio 2010

I MIGLIORI QUINTETTI NBA 2009/2010

Da poche ore sono stati resi noti i migliori quintetti di quest'annata. Come ogni anno la NBA ne decide tre, che premiano i migliori giocatori della stagione. 
Nel primo ci sono i leader di questa regular season e via via a scalare gli altri, secondo un ordine che premia la bravura dimostrata nelle 82 gare regolari.

Non ci sono grandi sorprese, fatta eccezione per il centro del terzo quintetto...

La votazione si è basata sul giudizio di 122 persone, chiamate a scegliere. Particolare nota va a James ed a Howard, che sono stati gli unici ad ottenere tutti i favori dei "giudici".

Di seguito l'elenco completo (tra parentesi il numero di volte che il giocatore è stato selezionato ed affianco i punti corrispondenti):
2009-2010 All-NBA Teams


PRIMO QUINTETTO


mercoledì 5 maggio 2010

IL WALZER DEGLI ALLENATORI

Ad inizio anno ogni squadra si crea delle attese, si prefigge degli obiettivi, o, al massimo, battezza la stagione come di transizione, utile semplicemente per proseguire lungo una linea guida costruita per giungere al compimento di un progetto. Ma finchè le cose vanno come si spera, le riconferme e le congratulazioni arrivano a fiocchi, ma non tutto è rose e fiori.

Se per Scott Brooks la dirigenza dei Thunder ha fatto scattare la clausola per rinnovarlo, stessa sorte non è toccata ad altri allenatori che ora si ritrovano a spasso. Che sia per la stagione fallimentare o per dei dissidi interni, fatto sta che ora che la stagione regolare è finita, alcuni allenatori sono stati sollevati dai propri incarichi come capro espiatorio di una colpa comune e generalizzata. Ovviamente non si può cambiare un' intera squadra in un' estate (a parte New York, eccezione che conferma la regola), e quindi per dare il segnale forte che la dirigenza è pronta a migliorarsi, qualcuno deve "cadere".

Vinny Del Negro non dirigerà più Rose e compagni (foto nba.com)

Se alcuni sono stati "ostracizzati" durante la stagione, i primi a farne le spese a fine annata sono stati coach Eddie Jordan, ormai ex coach dei Philadelphia 76ers, Jeff Bower che resta a lavorare sempre a New Orleans ma dietro una scrivania, e da poche ore anche Vinny Del Negro.

lunedì 3 maggio 2010

MA I LAKERS SONO PIU' FORTI O PIU' DEBOLI QUEST'ANNO?

Analizzando le recenti uscite dei campioni in carica, si ha la netta sensazione di vivere in un singolare paradosso, ma i Lakers fanno ancora più paura quest'anno, oppure sono più deboli?

E' strano che si possano trovare moventi validi per due strade così tanto divergenti tra loro, eppure cadere in questo quesito è possibile.

Già contro Oklahoma, formazione rispettabilissima ma con un nucleo nella quasi totalità esordiente in post season, i campioni dovevano vincere con più facilità, sfruttare meglio quell'esperienza che hanno accumulato gli anni passati. Eppure hanno rischiato seriamente di andare a gara 7. Dall'altro lato della medaglia però, si sono viste le risorse infinite dei californiani, che nei momenti che contavano hanno sempre buttato dentro la palla ed il gruppo ha anche sopperito ad un paio di partite non proprio idilliache del loro leader, Bryant.
Ma il cinismo che accompagnava il gruppo solo un anno fa, sembra si sia perso nel vento.

domenica 2 maggio 2010

RIMPAZZA IL MERCATO NBA; CB4 CHIEDE AIUTO AI TIFOSI PER DECIDERE IL SUO FUTURO

Questo periodo dell'anno per le franchigie più forti è sinonimo di playoff e di lotta al titolo, ma per le franchigie che invece non sono riuscite ad entrare nella parte più infuocata della stagione (le ultime serie dei playoff), questo periodo dell'anno è sinonimo di cambiamenti. Mai come quest'anno, per via della celeberrima estate delle stelle, le franchigie hanno cominciato a muoversi così presto sul mercato. A dire il vero molte di esse non si sono proprio fermate per tutto il corso del campionato cambiando strategie e scenari e mantenendo fisso solo l'obiettivo ultimo.


Sarà pure vero che a muoversi ci saranno tanti di quei giocatori di livello che fanno pensare ad uno sconvolgimento vero e proprio delle forze in gioco, ma è vero anche che per arrivare a questo, le mosse di scambi e rilasci forzati sono ancora di più.


In quest'ottica la prima che sta valutando nuove e diverse ipotesi è Chicago.


sabato 1 maggio 2010

LEBRON JAMES MVP


Che il trofeo individuale più ambito, l'MVP, fosse una corsa a tre, forse già lo si era pronosticato ampiamente ad inizio stagione, quando i nomi che circolavano erano quelli di Bryant, Wade e James
La corsa fino alla fine è rimasta a tre, seppur siano cambiati i nomi, anzi un nome. Non più Wade, non certo per demeriti ma soprattutto perchè conta anche l'andamento di squadra, bensì Kevin Durant, il leader dei giovani Thunders.

Kevin ha scavalcato anche Mr.81 nelle graduatorie, convincendo sempre di più il pubblico, che la lotta per l'assegnazione del trofeo si sarebbe limita ad uno scontro a due, complice il problema al dito di Kobe che a lungo andare ha cominciato a limitarlo.
Se veramente c'è stato qualche dubbio nello scegliere.