Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

giovedì 15 ottobre 2009

ANALISI DELLE SQUADRA NBA 2009 : UTAH JAZZ



Proseguiamo la carrellata delle analisi delle squadre NBA ai nastri di partenza della stagione 2009/2010, proseguendo lungo la Northwest Division e soffermandoci sugli Utah Jazz.

Sono ormai anni che la squadra c'è, che raggiunge quasi tranquillamente i playoff ma che puntualmente viene eliminata nei primi turni, complice anche un tabellone che presenta sempre accoppiamenti ostici per Utah. Ma le colpe dei Jazz si fermano al fatto che ci sono delle franchigie che in questo momento sono semplicemente più forti e per questo Utah non riesce ad inoltrarsi mai nelle partite che contano veramente tanto nel post-stagione.

Utah ha bisogno di effettuare alcuni accorgimenti per puntare al massimo ma le vicende accadute in estate non l'hanno aiutata di certo. La franchigia per poter operare sul mercato e soprattutto per non sforare il tetto salariale aveva optato per lasciar andare uno dei suoi migliori uomini, Carlos Boozer, per puntare sulla loro giovane ala grande che nella stagione passata aveva dimostrato di potersi meritare il quintetto. Boozer però ha esercitato l'opzione di restare un ulteriore anno ai Jazz e tale decisione ha spiazzato un pò tutti. Carlos stesso aveva poi parlato di cessione quasi sicura, poi smentita prontamente dalla dirigenza. Anche se ora tutto è alla normalità, quel che è accaduto non farà bene alla squadra, soprattutto nello spogliatoio, perchè restare concentrati solo sul campionato non pensando alle voci ed alle vicende che possono accadere all'esterno, non è un atteggiamento semplice da assumere.

La riconferma di Paul Millsap strappato al corteggiamento di Portland, è il più grande acquisto della franchigia, che in realtà non ha effettuato clamorose trade e quindi ha lasciato intatto il nucleo dello scorso anno. L'unici arrivi di rilievo sono giunti dal draft, dove Utah ha preso un play che faccia rifiatare Deron Williams, Eric Maynor, un giovane che fa della rapidità il suo punto di forza, che deve ancora crescere ma qualche aiuto lo può già dare fin da ora ed un lungo Goran Suton che fino ad ora dove ha militato si è sempre comportato egregiamente ma bisogna vedere come si adatterà ai piani alti.

La riconferma di tutto il gruppo sarà per Utah sia di aspetto positivo che negativo, in quanto porterà i giocatori ad intendersi sempre meglio conoscendosi già bene tra loro e conoscendo le tattiche, gli schemi e i ritmi impostati da Sloan, ma sostanzialmente farà rimanere la squadra anche quest'anno nel limbo senza ambizioni di finale. Comunque Utah ha dalla sua un aspetto interessante e utile per la squadra, cioè la permanenza di Sloan sulla panchina dei Jazz ormai da più di vent'anni e quindi la sua esperienza cresce di importanza per il team ogni anno di più. Il roster così si amalgama sempre meglio al gioco votato dal coach ed inoltre tale fattore è fondamentale per l'adattamento dei nuovi giocatori nell'ambiente che Sloan ormai conosce benissimo.

L'incognita sarà rappresentata dall'utilizzo di Boozer e Millsap, in quanto l'anno prossimo Millsap avrà sicuramente i gradi da titolare ma quest'anno dovrà contenderli con Carlos che non può, per il talento che ha partire dalla panchina, ma Utah ha un progetto ed è quello di far crescere sempre più Paul e quindi continuare ad utilizzarlo uscendo dalla panchina non è proprio la migliore soluzione. A conti fatti però un sano dualismo tra giocatori potrebbe anche far bene perchè li spingerà sempre a dare il massimo.

In attacco la squadra non ha lacune nel settore lunghi, soffre troppo dal perimetro dove Williams fa il doppio del lavoro per sopperire al problema. Infatti i Jazz stanno sperando nella rapida crescita di C.J.Miles, crescita che con ogni probabilità potrà avvenire ma nel lungo termine e quindi nel frattempo servirebbe un giocatore che possa occupare quella zona, (appurato che oramai Sloan utilizza Kirilenko partendo dalla panchina), se Utah lo trova farà un gran bel salto di qualità. Come detto i lunghi nella fase offensiva sono ottimali, Boozer, Millsap ed Okur rappresentano una garanzia in termini di punti, garanzia che anche Brewer sta cominciando a fornire giocando ogni volta la sua onesta partita. Ma l'attacco si incentrerà soprattutto sulla stella della franchigia, Deron Williams; un play eccellente, che sa tirare, anche da oltre l'arco, che sa penetrare e che sa sapientemente passare il pallone all'uomo libero o più in forma. Inoltre la forza di Williams sta anche nel suo fisico che a differenza di molti play gli permette di poter fronteggiare i suoi pari ruolo anche mettendosi spalle a canestro senza soffrire la fisicità del difensore ed inoltre gli permette di assorbire in maniera migliore i contatti.

In difesa la squadra è discreta, tra le squadra approdate alla post season , Utah era la seconda squadra ad aver subito più punti nella stagione regolare (la prima era Chicago), segno che qualcosa deve ancora muoversi anche sotto questo punto di vista.

Tatticamente il team grazie alla presenza di Okur e Boozer può svariare in attacco perchè entrambi sono dotati di un buon tiro lontano dal pitturato e soprattutto Okur farà aprire le difese perchè è in grado di poter colpire anche dalla lunga distanza. Questo permetterà le penetrazioni avendo l'area più sgombra; Boozer invece sarà il riferimento sotto i tabelloni e i raddoppi che attrarrà su di sè consentiranno scarichi facili sui perimetrali dei Jazz come Williams e Korver.

Previsione : Se gli accoppiamenti nei playoff non sono troppo proibitivi, secondo turno dei playoff
Quintetto ideale : Deron Williams; Ronnie Brewer; C.J. Miles; Carlos Boozer; Mehemet Okur
Sesto uomo : Paul Millsap
Panchinari di spicco : Kyle Korver; Eric Maynor; Andrei Kirilenko
Related Posts : Analisi squadre NBA 2009, Utah Jazz

1 commento:

  1. Anonimo15.10.09

    Uno dei miei giocatori preferiti è Kirilenko che a parte alcune lacune realizzative è uno dei giocatori più completi dell'Nba.
    Mi dispiace non vederlo giocare anche se capisco il Coach; che in quel ruolo preferisca far giocare giocatori più offensivi visto che Utah non ha un vero realizzatore.

    RispondiElimina