Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

mercoledì 29 giugno 2011

I cambiamenti in casa Raptors

A Toronto lo avevano detto, avrebbero scelto un coach prima del draft. L'hanno fatto, per più motivi, ma quello principale era semplice: scegliere un prospetto consultandosi anche con l'allenatore.

Come guida è stato scelto Casey e ci vuole poco a capire che dietro la scelta Valanciunas (il giocatore scelto al draft),  ci sono i connotati del nuovo coach e di Colangelo, in una pick numero 5 che vedeva ancora liberi due play come Knight e Walker. Dunque il primo obiettivo della franchigia era quello di assicurarsi il famoso centro che serve come il pane alla squadra e poter finalmente spostare Bargnani ala grande, togliendolo da quel ruolo di intimidatore d'area e uomo di riferimento nel pitturato, che mai gli è calzato molto bene (sempre ammesso che il nuovo lungo arrivi da subito altrimenti discorso rimandato all'anno venturo, per via di alcuni problemi che il lituano porta con sé).

domenica 26 giugno 2011

La sorpresa Tristan Thompson

Tante sorprese in questo draft 2011 ma la prima è sicuramente la scelta numero 4, Tristan Thompson.

Svanita la piccola possibilità di aggiudicarsi Kanter, Cleveland non ha voluto rischiare su di un internazionale dal contratto incerto per rafforzare il proprio reparto lunghi, ma ha voluto comunque chiamare un rimbalzista anche se la scelta di un'ala piccola non sarebbe stata una cattiva idea vista la pochezza del reparto.

La ragione principale della scelta dei Cavs è stato il potenziale enorme del ragazzo, da tutti etichettato come un animale da rimbalzo offensivo e di grande abilità anche sotto il proprio canestro. Un mastino un pò sottodimensionato per il ruolo di ala grande tra i pro, ma che è aggressivo, atletico e dall'apertura alare straordinaria. Una cosa impressionante è la velocità con cui ricade dopo un salto e rispicca il volo per un secondo balzo.

venerdì 24 giugno 2011

Mercato NBA: Tutti gli scambi della nottata del draft

Come al solito, la notte del draft non ci ha regalato solo le selezioni dei migliori prospetti dell'anno (vedi articolo precedente), ma anche i primi scambi di giocatori, tra franchigie. Ecco quelli che sono avvenuti stanotte, riassunti schematicamente:

Pacers - Spurs


Indiana riceve: George Hill

San Antonio riceve: No. 15 pick (Kawhi Leonard), No. 42 pick (Davis Bertans), 2005 No. 46 pick (Erazem Lorbek)

Nets - Celtics

New Jesery riceve: No. 25 pick (MarShon Brooks)

Boston riceve: No. 27 pick (JaJuan Johnson), 2014 second-round pick

Bobcats - Bucks - Kings

Charlotte riceve: Corey Maggette, No. 7 pick (Bismack Biyombo)

Milwaukee riceve: Stephen Jackson, Beno Udrih, Shaun Livingston, No. 19 pick (Tobias Harris)

Sacramento riceve: No. 10 pick (Jimmer Fredette), John Salmons

NBA draft 2011: ecco le scelte

Ecco le scelte del draft 2011:
Prima dell'ordine di chiamata, ecco due trade che sono andate in porto:
Sacramento acquista la decima pick e John Salmons. Milwaukee prende Beno Udrih, la 19esima scelta, Stephen Jackson e Shaun Livingston. Charlotte riceve la 7a scelta e Corey Maggette.
Altra trade: George Hill passa ad Indiana in cambio gli Spurs ottengono i diritti su Kawhi Leonard. 
Tutte le trade avvenute in nottata, nel prossimo articolo.


1.   Cleveland Cavaliers: Kyrie Irving. PM, Duke

2.   Minnesota Timberwolves: Derrick Williams, SF/PF, Arizona

3.   Utah Jazz: Enes Kanter, C, Turchia/Kentucky

4.   Cleveland Cavaliers: Tristan Thompson, PF, Texas

5.   Toronto Raptors: Jonas Valanciunas, C, Lituania

6.   Washington Wizards: Jan Vesely, SF, Repubblica Ceca

7.   Sacramento Kings: Bismack Biyombo, PF, Repubblica Democratica del Congo (scelta girata ai Bobcats)

8.   Detroit Pistons: Brandon Knight, PM, Kentucky

9.   Charlotte Bobcats: Kemba Walker, PM, Connecticut

10. Milwaukee Bucks: Jimmer Fredette, PM, BYU (scelta girata ai Kings)


giovedì 23 giugno 2011

Mock Draft NBA 2011

A poche ore dall'inizio dell'NBA draft 2011, vi proponiamo un nostro ipotetico ordine di scelta per la lotteria, ovvero le prime 14 chiamate, dalla numero 1 dei Cavs alla 14esima dei Rockets.
Tralasciando possibili cessioni di scelte dell'ultimo secondo e quindi magari diverse chiamate per via dei vari bisogni del team selezionatore, ecco il nostro mock draft:

1.   Cleveland Cavaliers: Kyrie Irving
2.   Minnesota Timberwolves: Derrick Williams
3.   Utah Jazz: Brandon Knight
4.   Cleveland Cavaliers: Enes Kanter
5.   Toronto Raptors: Kemba Walker
6.   Washington Wizards: Kawhi Leonard
7.   Sacramento Kings: Jan Vesely
8.   Detroit Pistons: Bismack Biyombo
9.   Charlotte Bobcats: Tristan Thompson
10. Milwaukee Bucks: Chris Singleton
11. Golden State Warriors: Marcus Morris
12. Utah Jazz: Jimmer Fredette
13. Phoenix Suns: Markieff Morris
14. Houston Rockets: Jonas Valanciunas

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mercoledì 22 giugno 2011

Mercato NBA: scambi in arrivo per le scelte al draft?

Domani notte, ore 1:00 italiane, si terrà il draft NBA 2011.
Un giorno dunque, per mettere a posto le contrattazioni appunto per il draft, onde evitare un lavoro frenetico stesso nella nottata delle scelte.

Ecco le ultime che si sono sentite in merito a ciò (a domani per il nostro mock draft).

Non si può che partire da i T-Wolves, non solo per il fatto che si parla della seconda scelta assoluta, ma anche per l'inevitabile mole di notizie che circolano intorno ad essa. Oramai è chiaro che l'intenzione di Rambis e Kahn è quella di portare a casa un centro vero, un cambia inerzia sotto i tabelloni, sacrificando appunto la pick n° 2. E per farlo non stanno aspettando che qualcuno bussi alla loro porta, anzi sono andati loro. Precisamente si sono presentati a Los Angeles, dalle parti di Jerry Buss. Senza mezzi termini, Minnesota vorrebbe uno scambio tra la 2 e Andrew Bynum, quello che a conti fatti è il miglior centro prendibile. Difficile che lo scambio si possa fare, in California si è rinunciato a molto pur di tenerlo e quindi tutto lascerebbe pensare che i cambiamenti dei Lakers non passeranno da questa trade.

sabato 18 giugno 2011

L'ascesa di Kawhi Leonard

Tanti workout in questi giorni e tanti giocatori smaniosi di dimostrare il proprio valore per innalzare le proprie quotazioni al prossimo draft. Essere scelti tra i primi è come si sa un vantaggio notevole perché se da una parte la franchigia prende il migliore del lotto (o presunto tale), dall'altra parte il giocatore ha un contratto molto più remunerativo e la sicurezza di avere da subito un ruolo di rilievo per poter dimostrare le proprie doti anche tra i pro.

In tanti stanno cercando di convincere i team a prenderli, ed alcuni stanno letteralmente accrescendo la propria reputazione sbalordendo i selezionatori. Uno di quelli che sta prendendosi molti elogi e sembra pronto a salire di qualche posizione è Kawhi Leonard, l'ala piccola di San Diego State.

venerdì 17 giugno 2011

NBA rumors: tempo di draft e di mercato

Sono giorni frenetici per la NBA. Non appena archiviata la stagione con la vittoria del titolo da parte dei Mavs, è iniziato il periodo pre-draft. Nei prossimi giorni ci concentreremo, ovviamente, su questo evento, simbolo dell' inizio e della fine di una stagione.

Ma il draft non è solo il periodo di mandare in NBA nuove promesse, ma è anche un valido motivo per rinnovarsi, per trattare giocatori. Un significativo modo per iniziare il mercato.

lunedì 13 giugno 2011

DALLAS MAVERICKS NBA CHAMPIONS 2011 : ANALISI DI GARA 6

Sono stati i playoff delle sorprese, degli upset ed i playoff della fine di alcune dinastie.
In questo contesto suona allora familiare la vittoria contro pronostico dei Mavericks, anche loro sfavoriti alla vigilia ed anche loro più volte chiaccherati come una dinastia che si stava giocando l'ultima carta prima di lasciare il tavolo da gioco. La vittoria probabilmente avrà dato loro nuova linfa vitale, forse l'anno prossimo non dovranno ricominciare cambiando come a San Antonio, come ai Lakers, come a Boston e come ad Orlando.

DALLAS MAVERICKS NBA CHAMPIONS 2011

I Dallas Mavericks sono i campioni NBA 2011. Per la prima volta nella loro storia la franchigia del Texas può alzare la coppa.

Dirk Nowitzki è l'MVP delle finals, e altro non poteva essere.

Qui sopra il tabellone completo dei playoff e di seguito il video della celebrazione dei Mavericks con le parole a caldo di alcuni dei protagonisti.

A breve tutti i dettagli sulla gara.

Per il video:

sabato 11 giugno 2011

L'ANTI MIAMI? LA NBA

Una finalissima scoppiettante, emozionante e spettacolare sia per la qualità dei singoli in senso assoluto che per lo spirito, la voglia e la determinazione che rendono paritarie le due formazioni.

Una serie bella anche per le intelligenti mosse tattiche che si vedono sul campo realizzate dopo un colloquio con lavagnetta tra coach e squadra.
Con un equilibrio tale di forze, la tattica può cambiare l'inerzia. Più volte durante questa post season Rick Carlisle è sembrato più che all'altezza di guidare una squadra aspirante campionessa, ed è riuscito dove molti hanno fallito, ovvero fermare gli Heat, almeno finora.


venerdì 10 giugno 2011

THE TIME IS NOW...ITZKI

Per l'ultima volta in questa stagione si è calcato il parquet dell'American Airlens Arena e i Mavericks hanno onorato al meglio quest'ultima partita in campo amico. Una vittoria che li porta ad una sola W dalla finale, che gli consente di avere in mano la possibilità di giocare senza il timore di chi la prossima deve per forza di cose vincerla.

Ma gli uomini di coach Carlisle non hanno in testa questa tranquillità ma anzi la mentalità giusta, come sottolineato da Nowitzki a fine match. Il tedesco ha detto che loro tutti giocheranno come se si fosse a gara 7 consci che vincere a South Beach è difficile, ma non impossibile se la squadra gira come stanotte. O come ha detto Terry rispondendo alla domanda "Ora dovete andare a vincere o gara 6 o gara 7?" e lui ha risposto "No, noi dobbiamo andare a vincere gara 6".

mercoledì 8 giugno 2011

Dallas pareggia la serie contro Miami

Come segna nella foto Jason Terry, la serie è nuovamente in parità (2-2), così come la forza dei due team in campo e l'abilità difensiva messa in mostra dai giocatori.

Una finale veramente combattuta che sta regalando emozioni forse inaspettate, come finali praticamente sempre tirati all'ultimo e con giocate decisive che premiano talvolta l'uno, talvolta dell'altro.

E stanotte il collettivo del Texas ha avuto ragione sulla compagine della Florida, annullando la prospettiva di pedere di nuovo tra le mura amiche ed annullando l'ipotesi di un 3-1 che poteva tagliare le gambe anche ai mai arrendevoli ragazzi di coach Carlisle.

lunedì 6 giugno 2011

I Miami Heat si portano sul 2-1

Se Bosh non difendeva in quel modo in gara 2 e Dirk non segnava con il layup, gara 2  con ogni probabilità, sarebbe andata ai supplementarie e le cose sarebbero potute facilmente cambiare. Se stanotte, sempre Nowitzki, non avesse sbagliato sulla sirena quel suo fadeaway, impossibile da stoppare visto l'allontanamento che lui si permette di effettuare, oggi gara 3 sarebbe finita in modo diverso.

E' questo quello che succede quando una finale si rivela molto più equilibrata rispetto a quanto creduto alla vigilia. Non c'è dubbio che Dallas e Miami stanno dando vita ad una serie spettacolare, una finale al cardiopalma, decisa dagli episodi.

domenica 5 giugno 2011

Aspettando gara 3...

Dopo l'1 pari che Dallas è riuscita a strappare a casa degli Heat, gara 3 può essere molto importante per l'inerzia della serie e capire se Miami può strappare dalle mani dei Mavs il privilegio di potersi portare in Texas il trofeo grazie alle sole vittorie casalinghe da qui in avanti.

Ovviamente la serie è lunga, ma vincere fuori casa può avvantaggiare e non poco, soprattutto psicologicamente, quelli di Sout Beach.

Per ora l'impresa più difficile l'hanno fatta i Mavericks, recuperare e vincere da uno scarto che sembrava proibitivo visto il tempo rimasto e l'avversario, senza il pubblico a supporto.
La forza mentale della squadra è mostruosa, l'importanza di un ottimo coach motivatore e dei tanti uomini di esperienza playoff ha fatto la differenza, ma la chiave principale sta nella capacità di spingersi dove in molti alzerebbero bandiera bianca.

venerdì 3 giugno 2011

I demeriti dei Miami Heat

Dallas ha vinto la seconda gara della finale, in casa Heat, portandosi sull'1 a 1.
Bel bottino per i Mavericks, che annullano il fattore campo. Ora quelli di Miami dovranno espugnare le mura dell' American Airlines Center. Impresa non proprio facile visto che al momento gli uomini di Rick Carlisle hanno in groppa una sola L tra le mura amiche, rifilatagli dai Thunder.

Comunque James e compagni hanno tutte le carte per portare tranquillamente a casa la W e Dallas lo sa bene. Questo perchè anche nella sconfitta di stanotte, Miami è stata per gran parte di gara, nettamente in predominio. Poi il solito blocco mentale e di gioco, quello più volte visto in regular season e ripetuto occasionalmente anche nei playoff. solo che questa volta valeva di più, molto di più.


giovedì 2 giugno 2011

SHAQUILLE O'NEAL SI RITIRA

Questa sarà una delle annate che più si ricorderanno nella storia della NBA, sia che regali il primo titolo ai magic three di Miami, sia che regali il primo titolo della storia alla compagine di Dallas.
Ma il motivo che rende così speciale questa annata è più che altro per alcune notizie bomba che si sono succedute in questi giorni.


Infatti dopo l'ufficiale ritiro del più grande vincente coach di tutti i tempi, Phil Jackson, anche un'altra icona di questo sport ha scelto di cambiare il proprio mestiere, lasciando il basket giocato, ma probabilmente non le scene, almeno così si spera, non sia altro che per la sua lingua tagliente che ben analizza tante situazioni e giocatori.

mercoledì 1 giugno 2011

Gara 1 della finale NBA 2011 va ai Miami Heat


"Dwyane ci siamo. Ora portiamo a termine la nostra missione".
"Ci sono LeBron, sono pronto".
Una delle tante interpretazioni che si possono evincere dagli sguardi dell'immagine sopra.

E' iniziata più o meno così la prima nottata di finale NBA. Con quell'immagine di giusto agonismo ed intesa che James e Wade si sono scambiati ad inizio gara. Quello stesso spirito che li ha poi contraddistinti per tutta la gara.

Dall'altra parte capeggiava un Nowitzki meno appariscente, ma visibilmente emozionato.
Emblemi che fin da subito hanno fatto capire che questa gara non può essere come tutte le altre.