Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

mercoledì 31 marzo 2010

IL DIFFICILE MOMENTO DI TURKOGLU

Neanche un anno fa verso la fine di Maggio, dunque in piena primavera, si assisteva allo sbocciare di un fenomeno, un leader che per tutta la stagione aveva fatto vedere belle cose ma che aveva dato il suo miglior apporto in quelle 5 gare contro Cleveland in finale di Conference, contribuendo e non minimamente, anzi, a portare Orlando alla sua prima finale NBA.

Sembrano trascorsi secoli, da quel turco che difendeva come un ossesso in ogni possesso dei Cavs, specialmente su quel 23 che non è proprio il più semplice da marcare. Ma non era solo la difesa l'arma del Turkey Glue (la colla turca), l'ala piccola dei Magic spaziava a piacimento nelle maglie avversarie mostrando un repertorio di tiro vastissimo, in grado di fare centro in ogni angolo, che era il lato debole od il semplice tiro frontale, la lunetta o il classico tiro da oltre l'arco, il fadeaway o il complesso tiro cadendo all'indietro.

E' così che Toronto lo immaginava quando lo prese, preferendolo all'atletico Shawn Marion e firmandogli un mega-contratto di 5 anni con il particolare, non proprio piccolo, del prezzo, che tende ad incrementarsi con l'avanzare degli anni, fino a raggiungere i $12.200.000 nell'ultimo anno di contratto.



In Canada, i tifosi dei Raptors avevano cominciato a tessere sogni di gloria con l'innesto del turco, finalmente era arrivato all'Air Canada Center quel tiratore mortifero capace di spezzare i ritmi e vincere le partite punto a punto e condurre una difesa che fino a quel momento pareva in affanno, cioè era finalmente giunta l'arma giusta per colmare i vuoti canadesi.

Purtroppo non è stato così, o per lo meno, non è ancora così, perchè Hedo fatica e non poco, a tornare ai livelli di Orlando e coach Triano sta ancora cercando il modo per risolvere il problema. E' dalla stagione 2003-2004 che Turkoglu non segnava così poco, appena 11.8 punti a gara e confeziona circa 1 assist ed 1 rimbalzo in meno rispetto alla stagione passata; ma quello che più ha fatto penare la dirigenza è stata la difesa blanda che il giocatore sta offrendo. 
Ora i tifosi non lo acclamano più, anzi, sono (come tutti d'altronde) un pò delusi ed al contempo frustati dal suo andamento; lo staff ora deve fare il possible per rimetterlo in moto, non fosse altro che per giustificare l'oneroso contratto offertogli. 

Eric Wagman nel sito Outside The NBA ha racchiuso splenditamente il tutto con una significativa metafora, poi riportata anche su un blog di Yahoo:
"Per quanto riguarda tali circostanze...nella vita reale riguardo al lavoro, non importa quale industria, posto di lavoro o salario, sappiamo tutti che ci sono alcune persone che ci fanno divenire furibondi. Quelle persone che hanno anzianità e non sembrano mai fare altro che passare il tempo alla macchinetta del caffè. Quelle persone che hanno anzianità  e non gli viene mai chiesto di effetturae "progetti speciali", gente che sembra sfuggire alle critiche che accompagnano il resto dei dipendenti. Quelli che sembrano intoccabili. Non sembrano mai fare nulla, ma quando è il momento di tagliare posti di lavoro sembrano sempre salvi e quando c'è un incremento di salario loro ci sono sempre. E mentre non portano mai una tazza di caffè agli altri, ci sono sempre quando qualcuno porta una scatola di ciambelle".

Comunque non è ancora tutto già archiviato, forse Turkoglu ha ancora bisogno di inserirsi, forse è stata solo una stagione sfortunata, forse ancora doveva trovare stabilità in nuova piazza.

Fatto sta che il bello deve ancora venire: i playoff.E non sia mai detto che ora che è tornata la primavera, Hedo non risbocci nuovamente, magari prima di Maggio, altrimenti sarà troppo tardi.
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