Il titolo è più che altro una provocazione; Chris Paul è uno di quei giocatori che dovrebbero essere acquistati e non certo ceduti, ma vogliamo offrirvi una diversa lettura allo scenrio che si prospetta in casa Hornets.
"La mia assenza potrebbe essere un fattore positivo per il team. So che qualcuno potrebbe darmi del pazzo dopo questa affermazione, ma credo che il fatto che io non sia in campo, faccia responsabilizzare molto i miei compagni e possa dare loro quella fiducia e quel giusto atteggiamento che può essere utile a loro per crescere e così far migliorare la squadra. Se ciò accadrà, quando tornerò saremo pronti per fare un ultimo grandioso mese con il giusto sprint e la giusta carica per agguantare i playoff". Queste furono le parole di Paul circa un mese prima del suo rientro sul parquet.
Marcus Thornton e Darren Collison, intanto, durante la mancanza forzata di Paul hanno elevato il loro gioco, si sono responsabilizzati, come la stella si era augurata, ed assieme a West, hanno trascinato la squadra in ogni gara. Tutto questo avrebbe fatto fatica a fuoriuscire se il folletto degli Hornets non si fosse fermato, semplicemente perchè Collison non avrebbe mai avuto così largo minutaggio e palloni giocabili tra le mani e Thornton non si sarebbe mai preso così tanti tiri e responsabilità.
Ora Paul è rientrato.
Certamente per la franchigia, lo spogliatoio, i tifosi ed i media, questa notizia non può che allietare, ma la sua assenza ha aperto scenari che ad inizio stagione erano impensabili.
L'idea è che con il suo ritorno, Collison e Thornton riperderebbero spazi e minutaggi inesorabilmente e gli Hornets non hanno intenzione di far si che ciò accada. Sanno bene che questa ipotesi potrebbe avverarsi ed è per questo che, sebbene New Orleans non abbia più niente da chiedere alla stagione (a meno di clamorose sorprese), ha deciso comunque di "accellerare" il ritorno di Paul. "Servirà per renderci conto di come entrambi potranno coesistere in futuro (Collison e Paul, ndr)...Utilizzeremo quest'ultimo mese per valutare e capire da dove continuare la costruzione della squadra" ha detto coach Jeff Bower. in effetti per ora le indicazioni sono alquanto vaghe perchè Paul sta riprendendo la forma ottimale e quindi non sta ancora giocando al meglio delle sue capacità.
Dunque New Orleans sta valutando l'ipotesi di portare i due play insieme sul campo (un pò come voleva fare Minnesota con Rubio e Flynn), via suggestiva che renderebbe imprevedibile la manovra e provocherebbe non poche difficoltà alle difese, ma entrambi sono play puri, bisognosi di avere molti possesi per sfoderare il loro talento e quindi farli giocare assieme può essere più difficile del previsto.
Così una via interessante ma altrettanto rischiosa, sarebbe affacciarsi al mercato. Infatti, sebbene Paul sia uno dei migliori ad interpretare il ruolo di play e sicuramente superiore a Collison per sicurezza e leadership, a differenza di quest'ultimo, ha enorme mercato, enorme fascino, le franchigie farebbero carte false per poterselo accaparrare e quindi potrebbe essere lui il giocatore da trattare. Così New Orleans potrebbe fargli fare le valige, magari cedendo anche un discendente Stojakovic (sfruttando il fatto che il suo contratto scade l'anno prossimo), ricavando $29 milioni in meno di salary complessivi da spendere per un'ala piccola dall'enorme valore, un lungo di ottimo livello da affiancare a West e Okafor ed un buon play di riserva.
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