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venerdì 16 novembre 2012

L'angolo della tattica: Ecco come Utah è arrivata al supplementare

Con questa rubrica andremo ad analizzare alcuni aspetti tattici, alcuni movimenti, alcune scelte che condizionano il risultato finale dell'azione e spesso anche la gara stessa. Ci concentreremo il più delle volte su una-due determinate azioni rappresentative accompagnandole con delle immagini.

La prima analisi che andiamo a compiere è estrapolata dalla "famosa" gara dei tre supplementari tra Raptors e Jazz, vinta poi da quest'ultimi.


Con Toronto avanti tre punti a 7 secondi dalla fine, una solida difesa volta ad evitare un tiro da tre comodo avrebbe regalato la vittoria ai canadesi senza incorrere in nessun supplementare.
Ma non è stato così. La tripla l'ha presa Al Jefferson sinonimo che comunque la difesa ha lavorato discretamente, ma è stato un tiro senza copertura. L'idea far tirare Jefferson sarebbe stata buona se poi lo avessero comunque contrastato.



Come si denota dall'immagine, Utah è ben spaziata ma difficilmente può costruire un tiro veloce qualitatevole. Foye porta palla sul lato sinistro con Jefferson che finta di andare per un blocco ed invece continua verso l'esterno. Il difensore di Big Al collassa sul portatore di palla andando a raddoppiare un tiratore comunque più efficace del 25 dei Jazz, ma così facendo lascia che lo scarico trovi il lungo che è libero di scagliare la tripla. Certo, Jefferson non è il cecchino da tenere sempre sott'occhio ma in una gara in bilico così, a prescindere non bisogna lasciare nulla al caso.

Comunque con la gara in pareggio, Toronto aveva ancora 2 secondi per disegnare un tiro anche da due punti e vincere.

Dalla rimessa laterale Calderon ha una possibilità di servire il compagno (cerchiato in nero) in taglio verso il canestro grazie al fatto che lo schieramento del resto del team ha permesso di avere l'area completamente sgombra. La palla sarebbe arrivata sulla corsa ed un layup rovesciato avrebbe risolto la contesa. Millsap anche se avesse visto arrivare l'assist, avrebbe avuto quel piccolo ritardo che avrebbe causato la ricezione dell'avversario. Ma tutto questo non è accaduto, per l'ostruzione dello stesso Jefferson che saltellando dinanzi al giocatore di Toronto ne ha limato la visuale ed eliminato la scontata linea di passaggio. Questo sottolinea anche la giusta accortezza di schierare un lungo dinanzi all'addetto alla rimessa quando il tempo non c'è per costruire l'azione.

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