Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

domenica 11 novembre 2012

Pistons, Davis, Thunder...La settimana NBA da 1 a 10: Week 2

I fatti, i momenti, gli eventi, gli aneddoti che si verificano in una settimana di NBA sono tantissimi ma alcuni di loro sono più significativi di altri, quelli che possono da soli rappresentare in sintesi quanto è accaduto in quei giorni. Terminata anche la seconda settimana di regular season, visto l'arrivo della Domenica, si torna con la settimana NBA da 1 a 10, più una variabile jolly a seconda di quello che succederà nei 7 giorni.

Uno/dodici/duemiladieci, l'ultima volta che i Pistons non videro nessuno del quintetto andare in doppia cifra per punti segnati. Pardon, la penultima volta visto che nella città dei motori è successo di nuovo nella gara persa contro i Lakers. A proposito di motori, non sarà mica questa la spia luminosa che indica che bisognerebbe cambiare l'olio al motore? Oppure si vuole continuare a perdere? 7 L in 7 partite.


Due le conclusioni che permettono ai Thunder di non iniziare un mini caso su di loro. Due tiri fondamentali che gli hanno permesso di vincere contro i Bulls (quelli privi di Rose da non dimenticare) e non subire 3 L in 5 gare (poi hanno vinto anche contro Detroit). Ovviamente entrambi gli shoot sono opera di Durant. Settimana tormentata in quel di OKC, il problema non è assolutamente K.Martin, ma quello che Harden rappresentava. Ora Westbrook si sta prendendo anche i tiri del Barba (e quelli che prima prendeva anche con lui già erano tanti), nel mentre, la squadra sta ancora cercando di metabolizzare il cambio. Ad aggravare le cose ci si mette anche il litigio Westbrook-Sefolosha. Piove sul bagnato in casa Thunder, anzi tuona.

Tre i mesi che i Pacers dovranno affrontare senza il loro go-to-guy, Danny Granger. Per lui ancora problemi ala caviglia sinistra, per i Pacers invece, problemi ampi su ambo i lati del campo perchè Granger era fondamentale sia in zona passiva che in zona attiva.Si parla di Josh Howard o di Pietrus per sostituirlo temporaneamente, non male considerando che è ancora ignoto come questi due non abbiano ancora trovato una squadra in NBA che li voglia.

Quattro le vittorie in altrettante gare per i Knicks. Era dalla stagione 1993/1994 che nella Grande Mela non si vincevano le prime 4 gare stagionali, tra cui spicca il +20 ai campioni in carica. In parole povere migliore avvio da 20 anni. La Grande Mela sta maturando.

Cinque le stoppate di Anthony Davis nel suo rientro dopo il breve stop; queste hanno contribuito a far raggiungere al team quota 35 in tale voce statistica in 5 gare, pareggiando così il record franchigia. Record a parte, Davis è già divenuto essenziale per la ssquadra. Senza di lui, nella sua unica gara ai box, gli Hornets hanno prodotto soli 62 punti (!). Anche qui però non si può fare a meno di parlare di record, infatti i sopracitati 62 punti pareggiano un altro record franchigia, quello dei più bassi punti in una sola gara. La patria del Jazz che non riesce a comporre niente senza il suo sax Davis... Ci vuole un pò di creatività.

Sei di stima al militare che, nell'intervallo della gara tra Thunder e Hawks, ha tentato una Slam Dunk aiutandosi con uno dei trampolini elastici (roba da Slam Ball). Un sei di media, visto il gesto e la voglia, che fa però media con una conclusione che non gli ha reso giustizia. Infatti è arrivato al ferro ma ha sbagliato, appendendosi alla retina durante la schiacciata, sganciandola in parte. Per una sera avrà pensato di "militare" in una squadra NBA.

Sette le triple messe a segno dal rookie Dion Waiters su undici tentativi. Waiters, il cameriere, ha voluto servire un piatto freddo ai Clippers, onorando così la quarta scelta, quella con cui i Cavs se lo sono assicurati al draft. Da lì sono seguite altre prove convincenti, tanto che hanno detto di lui e Irving "sono la migliore giovane coppia in backcourt nell'NBA". E' vero, sono solo poche partite, ma è anche vero che la stagione NBA è appena iniziata.

Otto le gare che mancano a Rajon Rondo per divenire il giocatore con la seconda striscia più lunga di assist in doppia cifra. Infatti è a quota 30, superando Stockton fermo a 29 e davanti ha...Stockton. L'ex Jazz ha anche una striscia di 37 incontri consecutivi riguardo tale record. Fattibile il sorpasso per Rondo, ma poi ne mancherà ancora uno da sorpassare per divenire il primo, che guarda caso è anche il numero uno dei playmaker di tutti i tempi, Magic Johnson, a quota 44. Lungo percorso ancora dunque, ma in fondo neanche il Rondo di Mozart ci ha messo un giorno per fare la storia della musica.

Nove ai miglioramenti in fase offensiva di Serge Ibaka. Alla numero due parlavamo dei primi problemi che i Thunder stanno affrontando da quando è arrivato il genio di Sam Presti. Ma non ci sono solo quelli in questo inizio di stagione, c'è anche una nota lietissima, un Ibaka cresciutissimo in fase offensiva, capace anche di escursioni sui 20 punti in due match consecutivi. Contro i Pistons (che sembrano quasi il risolvi problemi degli altri in questo periodo) ha fatto registrare un picco di 25 (career high). Vista la sua nuova completezza in ambo i lati del campo prolungargli il contratto come priorità, anche prima di quello di Harden, è stato saggio. Mossa sofferta e dubbiosa, perchè Harden è certamente un fuoriclasse e se ne sente la mancanza al momento, ma per le alchimie difensive soprattutto, era meglio tenere Ibaka se proprio bisognava scegliere, ed ora ha anche cominciato a segnare abbastanza. Presti ci ha visto bene anche questa volta.

Dieci alla percentuale da oltre l'arco di O.J. Mayo. O.J. ha tirato 46 triple in sole 7 gare, quasi sette triple a partita prese, segnandone ben 28. Ne ho fuoriuscito un 60,9%, eccellente ancor di più considerando che le difese sono anche abbastanza concentrate su di lui, visto che al momento non c'è Nowitzki. Sarà anche il nuovo arrivato ma sta facendo lui da leader in questo scampolo di stagione. Finalmente comincia a far vedere quello che da quando è giovane volevano da lui, che le "profezie di Mayo" si stiano cominciando ad avverare?

Numero jolly: -40; +40. Non stiamo parlando delle escursioni termiche del deserto asiatico anche se freddo e caldo possono c'entrare. -40 (!) il plus-minus di Tayshaun Prince contro i Lakers, un dato da brividi. Chi invece non aveva la mano fredda, ma tutt'altro, sono stati i Magic, capaci di infilare 40 punti nel solo terzo quarto, nella gara contro i Suns. Con quel roster, Orlando ha fatto un'impresa davvero Magic(a).

Condividi
Related Posts : Anthony Davis, Detroit Pistons, Dion Waiters, Kevin Durant, New Orleans Hornets, New York Knicks, O.J. Mayo, Russell Westbrook, Serge Ibaka, settimana NBA da 1 a 10

Nessun commento:

Posta un commento