Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

venerdì 14 dicembre 2012

Lo strano caso di Dottor Kobe e Mr. Bryant

Mentre Los Angeles, sponda Lakers, continua a perdere e coach Mike aspetta con un ansia mai avuta il rientro del figliol prodigo Nash, abbiamo colto una casistica alquanto interessante. 
Al di là dei miglioramenti che D'Antoni richiede a gran voce soprattutto in fase di possesso con un Howard che vorrebbe più coinvolto in pick 'n roll ed un Kobe gestore dal palleggio, e al di là dei due "cardini" principe da aggiustare quali l'efficienza della panchina e la difesa spesso creatrice di buchi per i tagli, c'è una particolare statistica che può far riflettere.


Kobe essenzialmente è un gran realizzatore ma è comprovato che quando sul suo tabellino di score finale presenta 30 punti o più, i Lakers hanno perso il 91,6% delle volte (!). E' successo in 12 gare che l'uomo franchigia dei LAL segnasse un trentello o più e solo una volta (contro Phoenix) i Lakers ne sono usciti vincitori. In più in tutte le gare vinte (tranne quella con Phoenix) Bryant ha preso meno della sua media di 20 tiri a gara.   

Dati che fanno riflettere. E' sbagliato dunque dare la maggior parte dell'attacco nelle mani di Kobe? No che non è sbagliato, ma è inevitabilmente da correggere alcune delle soluzioni prese all'interno del sistema d'antoniano. Questa casistica sottolinea come a Bryant nei momenti di difficoltà o venga assegnato (o se lo assegna da solo) il compito di rimettere in carreggiata la partita mettendo da parte un pò il gioco di squadra o soprattutto di come il gioco debba essere meglio gestito con Kobe che deve incidere e fare la differenza ma in un contesto dove in molti giocano bene e lui non è il solo faro  che illumina la notte. 
Il tutto è riconducibile con i tre punti focali dove i Lakers devono migliorare (accennati nelle prime righe).
Ma sarà veramente il rientro di Nash salvifico? Potrebbe essere, ma invece di attendere il play 38enne, bisogna cominciare a lavorare soprattutto sulla circolazione della palla che quando mette in ritmo anche gli altri giocatori in casacca giallo-viola porta spesso alla vittoria.

Per rimanere in tema di stelle, i Lakers non devono essere come la costellazione del "Canis Major" con Sirio la più luminosa che equivale a Bryant e le altre un pò staccate, ma più come la costellazione di Orion, dove Rigel è la più luminosa (Bryant), ma segue a ruota Betelgeuse (Howard) e di un pò staccate (ma non troppo) Bellatrix, Alnilam (fate voi con Nash-Gasol o chi per lui in un possibile scambio) e Alnitak (possibile Metta World Peace se difende come solo lui sa). Poi Saiph, Mintaka e Meissa ci sono tra le riserve?

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2 commenti:

  1. Anonimo14.12.12

    Complimenti per l'articolo...e per il titolo! :)

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  2. Ciao. Grazie per i complimenti. Alla prossima!

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