Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

martedì 14 agosto 2012

L'affare dei Nuggets

Senza alcun dubbio la trade che ha portato Howard a vestire di giallo-viola è la trattativa spezza inerzia, quella che può cambiare gli scenari restituendo con prepotenza alla Lega una contender più che mai realistica. Anche con Bynum Los Angeles lo era, ma avere un cambia partita come Howard è avere una marcia in più, nonostante l'ottimo Andrew sia comunque considerabile il secondo centro della Lega per somma di fattori.

Ma la trade non ha cambiato solo le sorti di quelli di L.A., ha scompigliato anche un pò le carte, lasciando anche a Denver un bel arricchimento per il proprio roster.

I Nuggets hanno dato via delle scelte, hanno dato via il buon Afflalo e lo scorer Harrington ma hanno guadagnato un giocatore di grandissima caratura come Andre Iguodala.


Difensivamente parlando non farà di certo rimpiangere Afflalo, anzi, Iguodala è uno dei migliori esterni difensivi della lega ed in più Iggy è una star, anche se ancor meglio definibile con il termine "all around".
Sa essere incisivo in ambedue i lati del campo, sa giocare di squadra e porta atletismo, corsa ed anche altezza (quando gioca da guardia e non da ala piccola). Infatti tante le possibilità tattiche con lui in campo. Schierarlo da guardia innalza il quintetto senza perdere in velocità, invece da ala piccola spinge il gioco a velocizzarsi perché può portare o Gallinari o Chandler ad ala forte, con un mix di atletismo corsa e pericolosità perimetrale.

Non è il leader che forse aveva bisogno Denver per il definitivo salto di qualità, ma è conforme sicuramente all'attitudine che ad oggi ai Nuggets si richiede, non un prevaricatore ma tanti elementi di grande spessore a giocare insieme, tutti capaci di fare la differenza chi in una partita chi in un'altra, con un tasso di imprevedibilità altissimo.
Cercare di formare un pò quello che erano i Pistons del 2003/2004, un gruppo compatto di livello molto alto ma senza un vero go-to-guy, anche se il comando generale imposto da Billups era un fattore decisamente determinante.

Denver ad ora può contare però oltre che alla compattezza, al fatto che i giocatori che compongono l'ossatura possono crescere ancora. McGee crescendo tecnicamente e in esperienza, può innalzare il suo gioco perché può combinare questo ad un atletismo fuori dal comune, Lawson ha fatto vedere di essere un buon play ma ha margini per migliorare il suo playmaking e deve più che mai essere la voce in campo, e poi Gallinari e Faried. Il Gallo è la speranza più rosea per arrivare a crescere in casa un all star, ma non la stella mangia palloni ma quella che fa la giocata giusta e trascina la squadra, Faried può divenire il rimbalzista ed il giocatore che anche se magari segna poco è indispensabile per l'energia e la spinta che genera. Iguodala sembra un inserimento perfetto per provare ad accrescere in qualità questo progetto.
Ovvio che, oltre ai cinque sopracitati, ci sono altri interpreti di spessore nel sistema, come Chandler, Miller, Mozgov, l'eterna promessa Corey Brewer e le nuove speranze Fournier e Quincy Miller, due che hanno il talento e che devono riuscire a tirarlo fuori a questo nuovo livello.

Per i ragazzi di coach Karl si profila un futuro appeso ad un filo, legato al superamento della fase buoni ma non eccellenti, sperando nella crescita dei singoli. Con la giusta alchimia di squadra si può provare ad essere la mina vagante, quella che non si paragona allo squadrone ma che può infastidirlo e magari affrontarlo a viso aperto. 

Condividi
Related Posts : Analisi squadre NBA 2012, Andre Iguodala, Danilo Gallinari, Denver Nuggets, JaVale McGee

1 commento:

  1. Potreste. Contattarmi? Ho una cosa importante da dirvi, la mia e-mail e' glistatiuniti@gmail.com ....grazie

    RispondiElimina