Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

lunedì 12 novembre 2012

Il nuovo coach dei Los Angeles Lakers

Dopo tanti nomi è stato scelto Mike D'Antoni. Il baffo ha vinto la bagarre per la panchina dei losangelini, superando in volata Phil Jackson. Infatti secondo quanto riportato da fonti interne all'NBA, Jackson era prontissimo al grande rientro e voleva accettare la proposta dei Lakers. Aveva posto come condizioni solo quelle di voler lavorare con Brian Shaw e Scottie Pippen, in poche parole li voleva nel suo staff, per il resto non c'erano altri intoppi. Per questo il coach più premiato della storia sembra essere rimasto sorpreso dalla decisione che ha visto la dirigenza scegliere il coach ex Knicks. Quest'ultimo ha firmato un quadriennale con team option nell'ultimo anno, che gli frutterà 12 milioni complessivi.

Ufficialmente la ragione alla base della scelta è stata individuata nello stile di gioco.

Secondo quelli dei piani alti dei Lakers, per un cambio di coach in corsa serviva proprio un allenatore che della corsa fa il suo credo, perché, come hanno detto, per loro si è ritenuto che il run & gun fosse il modo di giocare più facile da imparare in breve tempo. Come a dire il triangolo è complicato da insegnare in breve tempo, ai molti volti nuovi del team e quindi non c'è il giusto tempo per impararlo, mentre il "corri e spara in meno di sette secondi" è sicuramente di più immediata lettura. 
Inoltre ha giocato un ruolo più che fondamentale il fatto che in regia ci fosse Steve Nash, il pupillo di Mike all'era dei Suns. In California si sono subito resi conto che il canadese non riusciva ad immergersi nel gioco di Mike Brown, mentre conosce alla perfezione quello dell'altro Mike.

Da valutare Howard, lui è un centro abbastanza mobile, non tiratore però, ma la sensazione è che coach D'Antoni lo farà rendere al meglio, più che altro bisognerà vedere la gestione dei rientri difensivi. Sicuramente tanti pick 'n roll e sfruttamento continuo del suo atletismo per fare tanti punti aggredendo il ferro, magari dopo una rollata dal blocco. Adatto al gioco d'antoniano è anche Pau Gasol, un lungo veloce che sa tirare, abile anche nel trovare il tiratore grazie alla sua abilità di passaggio. Un giocatore sfruttabile alla Odom per intenderci, uno che oggi avrebbe fatto molto comodo al nuovo gioco di L.A. .

Quel che più conta però in casa Lakers è che Bryant si è detto soddisfatto della scelta. Anche se ha affermato che adora Jackson e che se la scelta fosse caduta su di lui ovviamente sarebbe stato contento, si è detto comunque felice del sostituto scelto. Facile intuire il perché, il gioco del baffo è amato da quasi tutti i giocatori, a maggior ragione se parliamo di uno come Bryant che con il run & gun avrà tantissima libertà di muoversi e caterve di tiri a disposizione. 

Resta da vedere se funzionerà anche perché per giocare sempre in velocità devi poter sfruttare tiratori e seconde linee, non proprio le prelibatezze dei californiani. Ma magari il sistema porterà miglioramenti in questi aspetti. Certo che per D'Antoni è l'occasione della vita...

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