Passati ormai molti mesi dall'analisi iniziale che avevamo fatto indicando e approfondendo i dieci giocatori che a nostro avviso quest'anno avrebbero dato dimostrazione del loro talento, li riprendiamo alcuni (i più importanti) per analizzarne la stagione fino a questo punto. Quasi nessuno di questa lista ha deluso ed anzi le prestazioni di molti di loro hanno semplicemente dato adito agli estimatori e fornito degli spunti in più di analisi.
John Wall è sempre più prepotentemente il candidato alla prima scelta assoluta. Non solo sta migliorando il tiro in sospensione, suo cruccio, ma ha dimostrato quanto sia di livello altissimo il suo gioco fatto di buonissime letture offensive e di propensione ad attaccare il canestro appena vede lo spiraglio, terrificante il suo ball-handling e soprattutto eccezionali i suoi velocissimi cambi di mano ripetuti cambiandone anche le combinazioni. Le sue medie parlano di 16,4 punti a partita 6,6 assist e circa 2 steals e 3 rimbalzi e mezzo di media.
Oltre a John Wall anche l'ala forte Al Farouq Aminu e quell'animale d'area di Patrick Patterson stanno facendo vedere gran belle cose. Il primo anche se spesso e volentieri nelle gare più difficili sbaglia molti tiri, aspetto sul quale deve crescere in prospettiva NBA, invece è una garanzia a rimbalzo anche quando si trova a fronteggiare squadre ben attrezzate nel settore lunghi. Per lui 16 punti 11 rimbalzi, 1,5 stoppate e 1,4 palle rubate di media a partita.
Patterson invece anche se spesso tira poco riesce sempre a contribuire alla causa spingendo i compagni con grinta ed energia, con buonissime percentuali anche da tre da dove tira molto raramente ma con il 40%. Difensore arcigno contribuisce in entrambe le fasi di gioco e le sue cifre che recitano 7,5 rimbalzi e 15 punti di media non dicono tutto dell'apporto che rende in campo.
Anche Cole Aldrich, seppur con i suoi limiti offensivi evidenti, non sta affatto sfigurando imponendo il suo fisico possente soprattutto in difesa dove intimidisce ed argina spesso i buchi con sonore stoppate (3,7 di media) e con tagliafuori potenti che gli garantiscono una decina di rimbalzi a gara.
Uno che prima di doversi fermare ai box per un brutto infortunio stava garantendo prestazioni da chiamata altissima è Evan Turner quasi sicuramente il secondo miglior prospetto in ottica NBA, essenzialmente uno di quelli che per altezza possono giocare in ala ma che per controllo di palla, abilità nel dribbling e visione di gioco sono tranquillamente delle guardie. Un 6-7 dal potenziale enorme capace di prendere quasi 10 rimbalzi di media e infilare la retina per circa 19 punti a partita a cui si aggiungono 5,7 assist. Nelle poche uscite stagionali con Ohio State ha letteralmente dominato e ora che è tornato dallo stop forzato lo attendiamo a continuare la sua strabiliante stagione collegiale.
Un giocatore che invece si sta imponendo al grande pubblico e che vi presentiamo per la prima volta è Wesley Johnson l'ala piccola di Syracuse che si sta facendo conoscere dal pubblico per le sue belle prestazioni qualunque sia l'avversario che gli Orange affrontino. Possiede un ottimo tiro in sospensione ed è capace anche di costruirselo da solo dal palleggio. Le sue lunghe braccia lo aiutano a rimbalzo dove ne tira giù 9 a partita. Deve però aggiungere massa per attacare più efficacemente il ferro e spesso le sue decisioni di passaggio sono discutibili. Rimane un ottimo realizzatore anche e soprattutto grazie al suo lungo raggio di tiro e al suo 42,5% da oltre l'arco.
Un' ultima citazione va a Luke Harangody che sta spadroneggiando contro tutti i lunghi avversari che ha incontrato sinora (circa 25 punti e 10 rimbalzi di media) ma sono stati banchi di prova poco indicativi e per dare un giudizio sulle sue reali capacità lo si attende a test più importanti contro avversari di ben altra caratura.
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