Nate Robinson entra nella storia dello Slam Dunk Contest divenendo il primo giocatore di tutti i tempi a trionfare per ben tre volte in questa competizione. Ma andiamo con ordine...
Innanzitutto la serata si apre con l'H.O.R.S.E. che vede trionfare nuovamente Kevin Durant, già vincente l'anno precedente cioè quello inaugurale di questa gara. Per farvi un'idea questa è una delle conclusioni che ha effettuato Durant e che gli altri hanno dovuto imitare:
Per chi vuole questo è il link di un parte della competizione dell'anno passato:
http://www.nba.com/video/channels/allstar/2010/02/13/20100213_horse_durant_play1.nba/
E' il turno dell'Haier Shooting Stars, a trionfare è la squadra di casa, il Texas, grazie ad un Nowitzki chirurgico da metà campo (almeno nelle finale) che "gela" (giusto per usare un iperbole dato che il tono della gara è scherzoso e non sicuramente teso) il team dei losangelini che hanno sfoderato anche un Gasol da oltre l'arco.
La serata prosegue con il Taco Bell Skill Challenge, la prova di abilità per le guardie e vede fronteggiarsi Deron Williams, Steve Nash, Brandon Jennings e Russell Westbrook che ha sostituito all'ultimo Derrick Rose a causa di una contusione all'anca destra subita dal play di Chicago. La sfida è veramente combattuta con Jennings che non passa alla finale per soli 0.7 decimi in più rispetto a Nash (che ha completato il percorso in 35 secondi). Westbrook, evidentemente meno preparato rispetto agli altri dato che ha saputo del rimpiazzamento solo poco prima, blocca il cronometro sui 44.1 secondi. Deron che sembra muoversi col freno a mano tirato riesce a completare il circuito in soli 34.1 secondi.
In finale vanno dunque i due maggiormente pronosticabili: Nash e Williams. Il play dell'Arizona torna decisamente più concentrato e si impegna vistosamente riuscendo ad ultimare la "pista" in 29.9 secondi. Williams a metà circuito è sulla scia del contendente e sembra anche che possa far meglio di lui, ma battezza male un passaggio diretto nei "cerchi" che per un nulla non entra e la gara finisce lì, anche perchè poi la giovane stella dello Utah comincia a corricchiare per finire il giro ed al momento dell'appoggio a canestro finale si vede volare davanti anche uno Steve Nash che tenta di stopparlo scherzosamente. Stupisce comunque l'estrema calma di Deron che senza correre più di tanto stava comunque per riportarsi a casa il titolo, già vinto nel 2008.
La gara da tre punti, per bellezza e agonismo, segue la scia dello Skills Challenge, infatti il livello è veramente alto e si passa in finale se si mettono almeno 17 punti a referto. I favoriti, (almeno per quello visto in stagione, anche se poi è sempre un terno a lotto questa disputa) Gallinari e Frye, si fermano a quota 15 come il detentore del trofeo Cook, e passano il turno Curry, Pierce ed il generale Billups. Danilo paga lo scarso inizio scegliendo di tirare dal lato più debole per lui (se ce ne è uno) e non riesce poi a recuperare.
La finale vede poi trionfare il capitano di Boston, che con 20 punti si porta casa il trofeo sotto gli occhi soddisfatti del suo compagno di squadra Garnett.
Ed eccoci tornati dove l'incipit ci aveva lasciati...
La serata si chiude con lo Slam Dunk Contest, che però tradisce un pò le attese. Viziato soprattutto dal cambio in diretta delle idee iniziali dei partecipanti che per non rischiare di non far entrare la palla nel cesto, optano per soluzioni più semplici che però non li valorizzano come invece il loro atletismo gli permette.
(Foto sports.yahoo.com)
In finale vanno i due migliori in quel momento: il funambolico "Kripto" Nate Robinson ed il rookie DeMar DeRozan (che passa il turno con una schiacciata mozzafiato grazie all'ausilio del tabellone e di Sonnie Weems), mentre rimane l'amaro per non aver visto pienamente l' elicottero di Shannon Brown, provato subito, salvo poi ripiegare in altro.
Il trofeo lo porta casa Nate, grazie ai voti del pubblico (il 51% degli spettatori) e grazie soprattutto a questa evoluzione (link in basso) che scatena il pubblico presente.
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